13. You are wonderful!

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12 dicembre ore 10:49

Matthew's Pov

Da due notti, finalmente, riuscivo a dormire sogni tranquilli.
Non vi era alcun bisogno che rimanessi sveglio fino alle prime luci del giorno perché, grazie a Margareth, li avevamo in pugno.
Era riuscita a fornirci della prove in un modo così astuto e coraggioso, che la ammiravo.
Nessuno, davanti al proprio aggressore e molestatore, avrebbe avuto il fegato di tentare una mossa tanto azzardata.
Se l'avesse scoperta, sarebbe successo il finimondo, ne ero sicuro.
Avevamo in bugno quel bastardo e la sua bella famigliola ricca.

Nessuno sapeva delle nuove prove, ad eccezione di noi 2 e Davis, il quale, appena aveva scoperto cosa aveva fatto Margareth, era inizialmente sbiancato e successivamente aveva sorriso affermando che era stata coraggiosa e che ora avevamo sicuramente più possibilità di rendere la famiglia Wilson una perdente.
Non sentivo Margareth da quel giorno.
Non sapevo se John avesse continuato a stuzzicarla e a darle fastidio e speravo vivamente che non l'avesse fatto.
Solo l'idea di lui che continuava a sputarle addosso quelle brutte parole e provava a toccarla, mi faceva ribollire la rabbia nella.
Mi stava troppo sul cazzo quel figlio di papà.
Chissà come mai...
Adesso cosa vuoi tu?
Mi chiedevo semplicemente quale fattore scatenasse tanto astio nei suoi confronti.
Che è una testa di cazzo che tratta me chiunque?
Si, anche quello.

Dopodomani ci sarebbe stata la prima udienza e noi dovevamo essere preparati al meglio a qualsiasi domanda o evenienza, per questo oggi avevo chiesto a Margareth, nonostante fosse sabato, di venire in ufficio a fare qualche prova.
Si sarebbe dovuta preparare a domande di ogni genere, anche quante volte va in bagno, poiché gli avvocati difensori cercano di trovare anche l'ago nel pagliaio per provare a salvare il culo al proprio cliente.
Non sarebbe stato facile e di questo oramai ne eravamo a conoscenza, visto le bugie che i Wilson riuscivano a sparare a caso e a cui tutti, purtroppo, credevano.
Dovevamo solo mantenere la calma e affidarci all'effetto sorpresa dell'audio.
Sarebbe stato, per il momento, il nostro cavallo di battaglia.

Sentì il mio stomaco brontolare e visto che mancavano ancora pochi minuti all'arrivo della mia cliente, decisi di fare un salto al bar di fronte per prendere un cornetto e un cappuccino da portar via.
Mi diressi svelto verso l'altra parte della strada e appena entrai, un invitante profumo di caffè appena fatto e dolci mi accolse.
Fortunatamente a quest'ora vi era poco fila, visto che gli adulti erano già tutti a lavoro e i bambini e ragazzi a scuola.
Decisi di prendere, oltre al mio cornetto alla crema e cappuccino, anche un muffin al triplo cioccolato per Margareth, nel caso avesse avuto fame una volta arrivata.

Più in fretta possibile, tornai dentro l'edificio in cui lavoravo.
Mi sedetti sulla mia comoda poltrona e inizia a mangiare il cibo acquistato, rilasciando dei gemiti di apprezzamento ogni tanto.
All'improvviso sentì bussare alla porta, così mi ricomposi e sistemai alla bell'e meglio la mia scrivania, buttando nel piccolo cestino nero le cartacce avanzate dal mio delizioso acquisto.

《Avanti!》 Dissi, cercando di assumere un tono serio e autoritario.
Vidi la porta spalancarsi lentamente e una testa bassa comparire dal piccolo spazio aperto, che dopo aver studiato l'ambiente interno allo studio, rilasciò un sospiro di sollievo e decisi di far comparire la sua intera figura.
《Che cos'erano quei gemiti? Sembrava che qui dentro si stesse svolgendo un film porno.》Mi disse tranquillamente, facendomi diventare immediatamente paonazzo.
Stavo facendo così tanto rumore mentre mi gustavo la mia colazione? Chissà cos'avranno pensato le persone che casualmente passavano di fronte al mio ufficio.
Mi venne quasi da ridere ad immaginare la scena.

《Stavo semplicemente gustandomi la mia colazione.》 Risposi, con una punta di timidezza nella voce.
Io timido? Non era mai successo. Dovevo riprendermi, accidenti!
Margareth scoppiò a ridere alla mia affermazione, facendomi sprofondare ancora di più nella vergogna.
Era meglio se le avessi detto che mi stavo guardando un film a luci rosse piuttosto!

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