Capitolo 14

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POV JUSTIN

Ero in bagno... con Skylar, l'avevo trascinata a forza, volevo passare un po di tempo con lei a "parlare".

Scommetto che se gli avrei chiesto gentilmente di venire con me in bagno sarebbe scappata, quindi... meglio le maniere forti per prevenire ogni cosa.

Era seduta per terra e si guardava le scarpe con lo sguardo vuoto.

"Alzati, puttanella"

Mi avvicinai a lei ma non la toccai, lei si ranicchio portandosi le gambe al petto, con un calcio la feci cadere di lato scomponendola dalla sua posizione precedente.

"Ho detto alzati"

Cercó di tirarsi su ma la spinsi di nuovo con il piede e la feci ricadere per terra, sul pavimento sporco e bagnato.

"Alzati sfigata"

"Basta, ti prego"

"Smetterla? Ma se con te ho appena cominciato"

Andai verso di lei e la presi per il collo tirandola su per poi spingerla al muro.

"Raccontami di te, sai io non so niente"

"Non c'é niente di interessante da sapere"

"Ti ho chiesto il tuo parere?"

Gli dissi bruscamente tirandogli un pugno in pancia.

"Se tu non mi dici niente ti picchieró fino a mandarti all'ospedale"

"Lo hai già fatto, più di una volta"

Disse tossendo, era vero l'avevo mandata molte volte all'ospedale... stranamente non provavo nessun senso di colpa a quell'pensiero.

"Allora saprai cosa si prova"

"Si..."

Disse sussurrando, volevo cercare di rendere le cose più facili per lei, in modo che potesse raccontarmi del suo passato, così decisi di fargli una proposta.

"Facciamo così... se tu mi racconti del tuo passato non ti faccio niente per una settimana"

Dissi gesticolando e spostando lo sguardo dalle mie mani a lei

"Tu non mantieni le promesse"

"Se non mantengo la promessa manderai Scoot a picchiarmi ok?"

"Ti picchierà comunque"

Cazzo ma proprio non molla, mi ha fatto incazzare, se ci gira ancora in torno con questa storia la meno di brutto.

"Fidati di me"

"Come posso fidarmi di una persona che mi ha rovinato la vita?"

POV SKYLAR

Justin voleva sapere del mio passato, ma non lo avrei raccontato di certo a lui, sembrava incazzato alla mia risposta, la vena del suo collo si era ingrossata parecchio.

"Mi stai facendo arrabbiare"

Disse con tono duro e appunto incazzato, non sapevo cosa rispondere ed abbassai la testa.

"Ho mi dici qualcosa o ti picchio, ancora..."

"Mi picchieresti comunque"

Credo che quella non era la risposta giusta perché si avvicinó con lunghi passi verso di me e mi prese per il collo sollevandomi di qualche centimetro.

Cercai di prendere più aria possibile nei polmoni ma non ci riuscivo, iniziai a vedere sempre di meno ma ad un certo punto la presa sul collo sparì e io caddi a terra.

Bieber, il mio incuboDove le storie prendono vita. Scoprilo ora