Capitolo 7

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2 GIORNI DOPO

POV JUSTIN

Skylar é a casa mia, stiamo guardando un film horror e lei non fa altro che starmi appiccicata, devo ammettere che l'ho fatto a posta a scegliere questo film solo perché volevo che mi abbracciasse...

É così bello stringerla a me e coccolarla... mi fa sentire bene.

Non mi ha ancora voluto dire quello che é successo 2 giorni fa, ma glie lo chiederó appena finito il film.

Era l' ultima parte del film e lei mi strinse ancora di più la maglietta, ad un certo punto si mise a cavalcioni su di me per la paura e mi abbracció, non potei trattenermi dal mordermi il labbro e sorridere per la situazione.

"Piccola, tutto ok? É finito il film sai... puoi guardare"

"Emm si s-scusa Justin"

Era arrossita, che dolce...

"Che ne dici se andiamo in camera mia e parliamo di quello che é successo due giorni fa?"

"Si...."

La presi per mano e salimmo in camera.

POV SKYLAR

Avevo paura di rientrare in quella stanza, così strinsi la mano di Justin più forte.

"Jus puoi non chiudere la porta a chiave per favore?"

Lui mi annuì un po triste, forse aveva capito perché glielo avevo chiesto...

Ci sedemmo sul suo letto, lui era con la schiena appoggiata al muro e io fra le sue gambe appoggiata sul suo petto.

Il suo torace andava su e giù e io avevo paura di schiacciarlo, forse se mi sarei messa di peso non sarebbe più riuscito a respirare ma lui mi strinse fra le sue braccia costingendomi a sdraiarmi praticamente su di lui.

"Allora piccola, iniziamo?"

"Si..."

Dissi malinconica.

"Quando tu te ne sei andato io sono andata in bagno e mentre stavo per tirare giù i pantaloni Scoot arrivó e mi chiese:'Ti piace farti Bieber é puttanella?'. Poi mi disse 'E se chiamassi Ron e ti stuprasse?'

lo chiamó e Scoot disse che poteva farmi quello che voleva... che aveva carta bianca."

Feci una piccola pausa sentendo il respiro e il cuore di Justin accelerati.

"Mi bació il collo e poi mise la mano nei-nei..."

"Nei?"

Mi incitó ad andare avanti, le lacrime stavano già scendendo ripensando a quel momento.

"Nei pantaloni e mi ha messo un dito dentro e-e io io urlai il tuo nome e lui affondó di più il dito così m-mi dimenai e per s-sbaglio gli diedi una manata li e lui mi diede un pugno in pancia e-e mi disse:'piccola puttanella che ne dici di succhiarmi il cazzo, o lo preferisci tutto dentro?"

Il suo respiro era velocissimo e mi stava stringendo forte a se, era "leggermente" arrabbiato... ma dico leggermente é.

"Mi mise in ginocchio e io non lo volevo fare e lui mi diede uno schiaffo e io andai a sbattere"

Iniziai ad entrai in iper-ventilazione, ero nel panico assoluto.

"Hey hey piccola guardami, guardami, respira come faccio io... rilassati é tutto passato ok?"

Annui.

"Piccola a me dispiace, tu non ti meriti tutto questo... io, io ti avevo promesso che nessuno ti avrebbe più fatto niente... ed in vece me ne sono andato... perdonami é solo colpa mia"

Iniziai a piangere ed ad abbracciarlo

"No non é colpa tua"

"Si in vece perché ti ho lasciato da sola, e non dovevo"

mentre lo diceva gli accarezzavo i capelli, chiuse gli occhi e si rilassó poi si addormentó, era bellissimo con quei lineamenti perfetti e i muscoli rilassati... sembrava un angelo, il mio diavolo che tutto dun' tratto era diventato un angelo.

Sentì la porta dell' ingresso aprirsi e poi chiudersi e dei passi venire verso la porta della camera, si aprì e mostró un' Ally sorridente mentre ci guardava, mi fece un segno di approvazione.

Entró anche James che quando ci vide fece un sorriso pieno di tristezza e se ne andó abbattuto.

Mi alzai cercando di non svegliare Justin e raggiunsi James abbracciandolo da dietro, non lo avevo mai ringraziato per quello che aveva fatto per me sabato, e anche per tutto l'anno... lui non mi aveva mai offesa e a volte mi difendeva.

"Grazie di tutto James, ti voglio bene"

"Di niente piccola, te ne voglio pure io"

Disse ricambiando l'abbraccio e baciandomi su una guancia.

"Adesso torna da lui, ha veramente bisogno di un tuo abbraccio"

"Si vado... grazie"

Ritornai in camera di Justin e lo svegliai.

"Hey io devo andare ci vediamo domani a scuola ok?"

"Si aspetta che ti accompagno giù"

Mi prese in braccio e mi portó giù.

"Emm Justin ho le gambe sai?"

Dissi ridendo.

"O ma non c'è di che piccola"

Rise anche lui, e che bella risata... sorrisi guardandolo.

"Sei bellissima quando ridi sai?"

Arrossii come un peperone appena me lo disse, mi mise giù e lo salutai con un bacio sulla guancia solo che quando stavo per darglielo, lui giró la testa di scatto e gli diedi un bacio a stampo.

Sorrise e io andai a casa, non gli avevo ancora detto dei tagli e non mi passava neanche lontanamente dalla mia testa di dirglielo.

Anche perché tre quarti dei tagli erano percolpa sua e non so come ci sarebbe rimasto, non volevo soffrisse anche se lui mi aveva fatto soffrire io non l'avevo mai odiato.

Odiare é una parola troppo grande, non si puó odiare una persona per queste cose,

L' odio si puó provare per un assassino, per un maniaco ma non per lui... In fondo aveva anche lui i suoi problemi, ma non sapeva come sfogarli, in fondo Justin mi é sempre piaciuto.

Arrivai a casa, mio papà non c'era come al solito... spero che non ci sia Scoot, andai in camera e trovai Scoot piangere sul mio letto.

Come non detto...

Lo guardai male e poi gli dissi:

"Esci.subito.dalla.mia.camera"

"Sky io-"

"Non mi interessa adesso... FUORI!"

Se ne andó con lo sguardo verso il basso in camera sua, non lo perdoneró facilmente questa volta, questa volta non attacca... dovrà sudare otto camice, neanche sette per essere perdonato.

Sorratemi se questo capitolo fa cagare ma é un capitolo di passaggio, vi lovvo❤

Bieber, il mio incuboDove le storie prendono vita. Scoprilo ora