Sono parcheggiata davanti casa di Tessa e la sto aspettando, ho preferito mettere una felpa nera con il cappuccio visto quello che dovremmo fare, so che non c'entro niente in questa storia, ma chi se ne frega voglio farla pagare anch'io a quel bastardo.Sento aprire lo sportello della macchina e mi giro a guardarla.
-Eccomi, vieni usiamo la mia.- Chiude lo sportello e va verso la sua macchina, io chiudo la mia e la seguo.
entro e noto un piccolo borsone dietro.
-Cosa c'è lì dentro?- chiedo.
-Quello che ci serve per fare un bel lavoro.- Ride e mi unisco a lei, sembriamo delle pazze psicopatiche.
Partiamo e in quindici minuti siamo a destinazione, un po' più lontane dal luogo abitato.
Fruga dentro il borsone e prende due bombolette e una mazza.
-Io penso a rompergli gli specchietti tu disegna qualcosa a tuo piacimento.. dobbiamo solo aspettare un po' visto che le luci sono accese.- rido per l'assurdità di questo momento, incredibile.
-Ora gliele facciamo vedere noi le corna.- continuo ridendo e si unisce a me.
-Comunque cambiando discorso domani ho voglia di venirmi a prendere un caffè, com'è finita con il tuo capo? oggi non ne abbiamo più parlato poi.- chiede curiosa.
-E' un tipo sulle sue, sempre troppo serio, ma già lo conoscevo.. la prima volta che ci siamo incontrati gli ho sbattuto la macchina super lussuosa, ed è anche il mio vicino di casa.- dico sbuffando
Tessa inizia a ridere come una pazza.
-Sul serio? Non mi avevi raccontato niente stronza! Certo che hai un culo, ora te lo ritrovi sempre in mezzo.-
-Esattamente, e non è per niente piacevole.- alzo gli occhi al cielo.
Tra chiacchiere e risate si sono fatte 00.15 e il sonno inizia a sentirsi, domani abbiamo pure le lezioni.
-Credo che possiamo anche andare, a quest'ora dormono tutti.- dice guardandosi intorno, in effetti non c'è anima viva. Annuisco, ci incappucciamo e usciamo dalla macchina.
Dopo un po' di strada a piedi c'è un piccolo cancello che noi scavalchiamo facilmente, Tessa mi fa segno con il dito indicandomi la macchina, piano piano ci avviciniamo e inizia l'opera, io inizio a disegnare ovunque tutto quello che mi passa per la testa e lo stesso fa Tessa, poi si avvicina a me. -Al mio segnale scappiamo.- sussurra e io annuisco.
Impugna la mazza e con un colpo secco fa volare lo specchietto laterale, mantre io do un colpo secco al finestrino. Inizia a suonare l'allarme, lei mi fa segno e iniziamo a correre come non mai, riscavalchiamo il cancello e continuiamo la nostra folle corsa, entriamo veloci in macchina e parte a tutta velocità. Ho il cuore che sta per esplodere, forse per l'adrenalina e la corsa, non lo so, ma io e Tessa ci guardiamo e scoppiamo a ridere, quello stronzo se lo meritava proprio.
Arrivate a casa sua parcheggia e buttiamo tutti e due un sospiro di sollievo.
-Sei stata grande!- urla abbracciandomi. -Grazie..- continua, anch'io ricambio l'abbraccio.
Si stacca e noto che ha gli occhi lucidi.
-Ehi.. Che hai?- chiedo preoccupata.
-Ci tenevo così tanto a lui.. per quello che ha fatto non merita neanche le mie lacrime, ma come si fa? Ho donato a lui tutta me stessa, e ora mi sento uno schifo. Mi ha presa per il culo, mi ha tradita!- vedo la rabbia nei suoi occhi, la delusione e la stanchezza.
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Take me home.
RomanceAmanda Anderson, una ragazza forte e fragile allo stesso tempo, coraggiosa e umile, con una bellezza rara e semplice, una ragazza dal passato burrascoso pieno di tormenti che continuano a perseguitarla. Può porre fine a tutto questo da sola , certo...