Siamo in macchina e non ho idea di dove siamo diretti, in questo posto la notte sa di felicità, spensieratezza, è la città che vive anche di notte, e la amo.
Fortunatamente non sono vestita tanto di merda, dei pantaloncini neri e una canottiera nera in pizzo, e sopra la felpa che ho preso prima di uscire, la toglierò sicuramente.
Mi sistemo un po' guardandomi alla specchietto, sotto lo sguardo di Jake.-sei perfetta, tranquilla.- dice con tono rauco è un mezzo sorriso.
-Grazie, lo so.- mi volto verso di lui e mi metto a ridere.
-Modesta.-
-Sto solo cercando di sembrare te.- gli faccio la linguaccia e lui mi da un colpetto sul braccio.
-Sei proprio stronza.-
-Che ne dici se chiamiamo i ragazzi?- chiedo.
-No, voglio stare solo con te.- dice serio fissando davanti a lui la strada.
Quelle parole mi fanno salire un brivido dietro la schiena, e rimango completamente stupita.
-Oh, ehm okay.- dico sistemandomi sul sedile, apro un po' il finestrino perché qui dentro c'è un'aria molto pesante.
Arriviamo al locale, scendiamo dalla macchina e ci avviamo dentro, lui ha una semplice t-shirt a V che fa intravedere i perfetti pettorali, un jeans che gli sta semplicemente perfetto, okay il mio cervello è in tilt.
Si certo, te lo stai mangiando con gli occhi.
Lascio perdere la mia coscienza e mi avvicino a lui, afferrandogli la punta della t-shirt per non perderlo nella folla, lui non contento prende la mia mano e la intreccia con la sua, ed è un semplice contato, non capisco perché io e il mio corpo reagiamo in questo modo, il mio petto sta per aprirsi praticamente.
Andiamo davanti al bancone e ordiniamo da bere.
Dopo una birra e tre cocktail siamo in pista a ballare come pazzi e a ridere, inizia a girarmi la testa e in mezzo a questo ammasso di persone vedo solo lui, mi guarda, ma non si avvicina neanche un po' e questo mi fa impazzire, non so neanche perché!
Vedo una bionda avvicinarsi a lui e gli tocca il braccio, e non ci vedo più, vado verso di lui e con un braccio lo attiro a me e con l'altro spingo via la ragazza.-è occupato, non vedi?- le lancio uno sguardo omicida e lei se ne va.
Poi mi ricordo di essere appiccicata a lui, alzo lo sguardo su di lui e trovo il suo, serio e con un luccichio di fuoco, con la lingua si bagna il labbro inferiore, resto ipnotizzata da ogni suo gesto, forse è l'alcol, ma ho voglia di toccare quelle labbra piene e carnose. Poi mi riprendo fortunatamente.
-come tu non volevi i nostri amici, io non voglio le tue troie, solo noi due, hai detto.- gli faccio l'occhiolino e faccio due passi indietro, lui si mette a ridere e scuote la testa, torno a ballare muovendo i fianchi e cantiamo a squarciagola, lui si avvicina finalmente, e balliamo, siamo così vicini, e lui mi tiene dai fianchi, le sue mani sono potenti e mi stringono, così che i nostri corpi sono attaccati, si avvicina al mio collo, e sento sfiorare la punta del suo naso la mia pelle, ho i brividi ovunque e mi si blocca il respiro.
-il tuo profumo mi stordisce, e questi pantaloncini sono troppo corti e non va bene, perché non hai idea di cosa potrei farti.-
Anche se c'è la musica capisco fottutamente tutto quello che ha detto.Si allontana dal mio collo e mi guarda dritto negli occhi.
Chiudo gli occhi a fessura e mi avvicino un po'.
-Potrei anche immaginare.- gli sorrido -Ma sono sicura che non sei gran che.- gli faccio la linguaccia allontanandomi e lui ride.
Mentre ballo sento vibrare il telefono nella tasca, lo guardo e vedo dei messaggi.
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Take me home.
RomanceAmanda Anderson, una ragazza forte e fragile allo stesso tempo, coraggiosa e umile, con una bellezza rara e semplice, una ragazza dal passato burrascoso pieno di tormenti che continuano a perseguitarla. Può porre fine a tutto questo da sola , certo...