Take my home

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Apro gli occhi sentendo il rumore della sveglia, sento come se ci fossero delle scimmie dentro la mia testa, che sbattono i tamburi senza sosta.
Spengo la sveglia e mi lancio sul letto, disperata. Come farò a seguire le lezioni in questo stato? Ieri sera abbiamo esagerato.
D'un tratto mi ricordo.
-Oh cazzo, Tessa!-
Guardo ovunque ma di lei nessuna traccia, vado verso la cucina correndo, poi mi blocco e butto fuori un sospiro di sollievo.

-Tranquilla non sono scappata nel bel mezzo della notte, rilassati e mangia.-
Tessa mi sorride e indica il tavolo, c'è mia madre che mangia beata e mi fa un cenno con la mano, visto che la sua bocca è strapiena, e poi provo pure a chiedermi da chi ho preso!

Fidati, non ti supera nessuno.

Dormi, è ancora presto per te.

Do un bacio a tutti e due, mi siedo e ingoio tutto quello che mi trovo davanti.

-Mi devi prestare qualche tuo indumento, non c'è la faccio a passare da casa.- mi informa.

-Apri l'armadio e prendi quello che vuoi.- dico con la bocca piena. So che è poco educato, ma ho troppa fame.

-okay.- mi fa l'occhiolino.

-vedi che non te lo prende nessuno.- indica il mio piatto.

Guardo storta mia madre, finendo l'ultimo boccone.
-Lo so, e che poi faccio tardi.-
-Viene, andiamo a prepararci.- indico a Tessa di seguirmi.

Ci prepariamo, più o meno ha la mia stessa misura di ogni cosa,
metto un paio di jeans neri, una maglia bianca e la mia giacca di pelle.
Sistemo un po' i capelli, mi trucco leggermente e sono pronta.

-Tessa hai finito?- le chiedo, vado verso il bagno per vedere a che punto è.

-Pronta!-

Salutiamo mia madre e andiamo verso l'ascensore.
Mentre aspettiamo che arriva, sento una porta aprirsi, e poi appare lui in tutto il suo splendore, i capelli un po' spettinati, ma oltre a loro niente e fuori posto.

-Buongiorno ragazze, dormito bene?- chiede avvicinandosi a noi.

Tessa ricambia il saluto e risponde con la testa annuendo.

Io non rispondo, ho troppo sonno.

-Ti hanno tagliato la lingua?- mi guarda con un sorrisetto.
Alzo gli occhi al cielo ed entro dentro l'ascensore che è appena arrivato.

-Ho sonno e ho mal di testa, lasciami stare.- dico sbadigliando.
Tessa ride sotto i baffi.
Lui alza le mani in segno di resa.
-Spero che riesci a venire a lavoro in uno stato più decente.- continua uscendo fuori.-buona giornata.-

Gli faccio il gestaccio e lo mando a fanculo, senza che lui mi veda ovviamente.
Sento la sonora risata di Tessa.

-Dio mio, siete uno spettacolo.-

-Si, da circo.- sbuffo, lei ride ancora di più.

-La smetti di ridere per favore? Mi ha già fatto girare le palle, prendiamo la tua o la mia di macchina?-

- La mia.- cerca di trattenere le risate.

Partiamo e andiamo verso l'università.

-Senti Tessa, ma tu conoscevi già Jake prima?- chiedo
-no, conoscevo solo Tyler e la Troia di ieri sera, Jake l'ho visto qualche volta con il loro gruppo, solo che io ero fidanzata e uscivo con il mio vecchio gruppo di amici di merda.- termina, deve aver ricordato qualcosa che l'ha fatta incazzare.

Take me home.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora