Che la sfida abbia inizio...

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Quel fastidioso, ma affascinante, vicino di casa

Che la sfida abbia inizio...




10:20, era l'orario che Sakura vide sullo schermo del cellulare appena sveglia. Era talmente intontita dalla notte passata che si era dimenticata di puntare la sveglia. Alle 13:00, dopo pranzo, si sarebbe dovuta incontrare con Ino al parco, vicino al festival di primavera della città, dove poi sarebbero andate. Si erano messe d'accordo già da una settimana, e volevano fare un giro tra le bancarelle e fare qualche giostra, insomma passare la domenica pomeriggio all'aperto. Non era in ritardo, aveva tutto il tempo per prepararsi e mangiare qualcosa. Notò che Ino le aveva scritto un altro messaggio, di mezz'ora fa.

Ino: Ho visto che hai visualizzato il mio messaggio, scema xD Sono molto curiosa di sapere cos'hai combinato... Ti aspetto con impazienza davanti all'entrata del parco, devo assolutamente parlarti! Kiss kiss

Sospirò. Era davvero intontita parecchio per non aver pensato che avrebbe visto l'ora che aveva visualizzato il suo messaggio. Non importava, alla fine sapeva che Ino le avrebbe chiesto in ogni caso di Hidan. Oddio, Hidan. Aveva scopato con lui, due volte anche, le aveva procurato ben quattro orgasmi in una notte. Oh signore... E come raccontava a Ino una cosa del genere? Che imbarazzo.

Sakura: Ok, a più tardi.

Le rispose semplice, senza dire altro. Non voleva metterle ancora più curiosità, rischiava di ritrovarsela a bussare alla porta di casa solo per sapere tutto e subito.

Si alzò dal letto, e constatò che le facevano male i muscoli delle cosce << Ma porca- >> si trattenne. Non era proprio più abituata a certi movimenti, dopo mesi a rilassarsi e non fare attività sessuali. Ancora adesso pensava che non era stata una buona idea andare a letto con Hidan, ma sperava che almeno si fosse tolta quella strana e indomabile sensazione nel corpo.




Aveva camminato per dieci minuti per arrivare all'entrata del parco, aveva deciso di andare a piedi, nonostante le facessero un po' male i muscoli, ma non le andava di prendere l'auto con una giornata soleggiata come quella. Aveva infatti anche optato per dei pantaloncini di jeans, una maglietta smanicata bianca, e un cardigan a mezze maniche verde chiaro, aperto davanti e lungo fino a coprirle il fondo-schiena, e infine delle Converse ai piedi. Quando era uscita di casa, non si era dimenticata che il nuovo vicino era Sasori, al solo pensiero aveva sbuffato seccata. Almeno non l'aveva incrociato, e sperava di farlo il meno possibile nei giorni a venire... no, meglio per il resto della vita.

Appena arrivò vide Ino vestita alla stessa maniera, solo che era senza cardigan e la maglietta era viola chiaro, e i capelli li teneva legati in una coda alta.

<< Hey Sakura, buongiorno >> le sorrise smagliante con una mano in aria.

<< Ciao Ino >> la osservò meglio, sembrava più sorridente del solito.

Ino l'abbracciò esagitata << Devo assolutamente parlarti, andiamo a sederci da qualche parte, dopo andiamo a fare un giro >> le disse subito con entusiasmo.

Sakura era quasi spaventata, Ino era sempre stata un tornado, ma in quel momento sembrava più un uragano circondato da un immenso arcobaleno << Ok >> le rispose scrutandola cercando di capire che cosa avesse.


Alla fine, un paio di minuti dopo si sedettero intorno ad uno dei tavoli di legno con panche, all'ombra di un paio di salici piangenti, un po' isolate da altri tavoli e panche, in quell'enorme parco. Si erano messe una davanti l'altra, così da poter parlarsi faccia a faccia.

Quel fastidioso, ma affascinante, vicino di casaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora