Faccia a faccia

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Quel fastidioso, ma affascinante, vicino di casa

Faccia a faccia

Sasori, per tutta la domenica non aveva visto Sakura, Ino era rimasta tutto il giorno con lei, e lui nemmeno le aveva disturbate. Pensava che era giusto che Sakura stesse vicina alla sua migliore amica, aveva bisogno di consolazione e sfogo. Per quanto avesse voluto starle accanto, preferiva darle tempo e spazio, il necessario che le serviva.

Il lunedì era uscito di casa come al solito per recarsi al lavoro, ma prima, come ogni giorno, avrebbe fatto tappa al bar.

Appena entrò vide Sakura lavorare, servendo caffè e cappuccini ai clienti. Era molto indaffarata e concentrata, probabilmente era meglio così.

Quando si portò davanti al bancone, in uno degli spazi vuoti, la vide alzare lo sguardo su di lui, notando un lieve cambiamento nel suo viso, divenendo più morbido e rilassato.

Sakura finì di servire un signore e si apprestò davanti a Sasori con debole sorriso << Ciao >>

<< Come stai? >> di conseguenza alla domanda, la vide stringere le labbra, come se il pensiero di Itachi le passò per la testa. Si era fatta più innocente e vulnerabile, la trovava così piccola. Gli veniva voglia di abbracciarla e stringerla a se.

<< Meglio... >>

Naturalmente sapeva che non stava bene, ma in quei casi era spontaneo domandarlo.

<< Grazie per avermi recuperato la macchina ieri >>

Era stato il minimo << Figurati >>

Sakura si era scusata con lui quella sera in macchina, in lacrime, ma avrebbe voluto scusarsi in modo diverso, più seriamente, perchè si meritava davvero delle scuse, magari non si meritava lei di essere perdonata, ma sentiva il bisogno di parlargli. Per quanto necessitava farlo, si sentiva un po' a disagio, dato che si sentiva ancora scombussolata dalla sofferenza del suo cuore.

<< Mi fai un caffè? >> le sorrise cercando di rasserenarla.

Scosse leggermente la testa, lasciando perdere i pensieri, mettendosi subito all'opera << Certo >>

Sasori le guardava la schiena, intenta a preparare il caffè. Voleva dirle qualcosa, fare qualcosa, ma non era ne il momento ne il posto adatto. Alla fine pensava che era meglio lasciarle altro tempo, sicuramente sarebbe capitata l'occasione di stare con lei.




Sakura, durante le ore libere del pomeriggio aveva sistemato e pulito l'appartamento. Non era troppo in disordine o sporco, ma lo aveva fatto ugualmente solo per non dover pensare. Già aveva il magone, e il cuore a pezzi 24 ore su 24, pensarci non risolveva nulla.

Mentre finiva di sistemare alcune foto su una mensola, il suono del cellulare attirò la sua attenzione. Guardò l'orologio da parete e capì che doveva essere Ino che usciva dal lavoro. Lo prese e visualizzò il messaggio.

Ino: Pizza stasera?

Sakura: Certo. A che ora vieni?

Ino: Alle 19:30 come ieri.

Sakura: Ok, a dopo.

Posò il telefono sul divano. Non poteva avere amica migliore di lei. Infondo non era la prima volta che si fiondava a casa sua per giorni di fila, e questo per starle vicina, consolarla nei momenti tristi per poi strapparle qualche risata. Preferiva avere pochi amici ma buoni... amici... Sasori, lo considerava davvero un buon amico, purtroppo non lo aveva considerato seriamente, ne dato importanza. Aveva dato delle conclusioni affrettate sul suo conto e questo le dispiaceva, si sentiva una merda, per questo appena se la sarebbe sentita sarebbe andata da lui per chiarire, ma soprattutto scusarsi.




Quel fastidioso, ma affascinante, vicino di casaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora