Il piano

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Quel fastidioso, ma affascinante, vicino di casa

Il piano




Il giorno dopo, domenica sull'ora di pranzo, Sakura stava appunto mangiando qualcosa mentre guardava la televisione. Si era svegliata anche piuttosto presto, anche se avrebbe preferito dormire qualcosa in più, ma proprio non era riuscita a riaddormentarsi, non sapeva nemmeno il perchè. Stava di fatto che ne aveva approfittato per fare un paio di lavatrici e pulire l'appartamento. Ora stava solo aspettando le 14:00 che arrivasse Ino, l'aveva contattata ore prima per dirle di venire da lei. Oltre a stare in sua compagnia, voleva dirle della serata passata con Sasori, solo al pensiero le veniva da sorridere, e aveva bisogno di raccontare gli eventi successi di recente alla migliore amica. Solo a pensare a lui si sentiva elettrizzata, provava una sensazione di desiderio, di volerlo vedere ancora. Infatti già un paio di volte era uscita sul balcone per stendere i panni bagnati con la speranza di vederlo, ma nulla. Non poteva di certo andare a suonare al suo campanello solo per vederlo, le sembrava strano e troppo invadente, non voleva nemmeno far sembrare che lo cercasse apposta. Per questo aveva cercato la coincidenza sul balcone, aveva anche più di una volta cercato di fare rumore, ma di lui neanche l'ombra. Non lo voleva vedere per qualche motivo sentimentale, anche perchè i sentimenti erano sempre rivolti a Itachi, ma Sasori gli piaceva, e provava desiderio e attrazione per lui. Voleva vederlo per stare in sua compagnia, anche soltanto parlandoci, però non si sarebbe lamentata di certo se fossero finiti per fare altro.

In televisione non c'era proprio nulla di interessante, d'altronde era Domenica, si stava quasi annoiando. Anche Madara sembrava poltrire sul suo tappetino accanto al divano, era da tutta la mattina che se ne stava bello spaparanzato lì. Dopo aver finito di mangiare, lavò i pochi piatti e sistemò la cucina.

Quando ebbe finito, notò Madara alzarsi come attirato da qualcosa, zampettando poi verso la camera da letto. Curiosa lo seguì e lo notò uscire dalla porticina della porta del balcone. Uscì anche lei subito dopo, e finalmente vide Sasori, nemmeno si era resa conto di aver sorriso.

<< Oh ma buongiorno vicina >>.

Lo vide appoggiato con gli avambracci alla ringhiera rivolto verso il panorama mentre fumava << Eccoti- volevo dire... buongiorno a te >> si corresse subito.

Lui alzò un sopracciglio << Quindi ho pensato giusto, stamattina facevi tutto quel casino per attirare la mia attenzione? >>

Sobbalzò un po' imbarazzata << Eh? No, ma che dici? Stavo solo sistemando alcune cose in casa >> ed era vero, però sì, aveva anche cercato di fare più rumore del solito.

<< Aha >>

<< Ti ho disturbato? >>

<< No >> fece un tirò di sigaretta.

Voleva chiedergli cosa avesse fatto la mattina, ma le sembrava poi di essere troppo curiosa, così se ne stette zitta. Anzi, cercò Madara, dato che non lo vedeva, lo vide infatti dalla parte di balcone di Sasori. Si avvicinò fino ad arrivare al muretto divisorio dei due balconi, notando che Madara si stava strusciando contro la gamba di Sasori << Questo gatto proprio non lo capisco >> commentò all'aria.

Sorrise divertito.

Poi alzò lo sguardo sul rosso << Non capisco perchè abbia iniziato a fare così >>

<< Evidentemente piaccio anche a lui >> la guardò con intesa, buttando fuori il fumo.

Si sentì leggermente accaldata, aveva pensato subito alla sera precedente, ai suoi baci avvolgenti e passionali, e alle sue mani delicate ma anche ardenti. Dio, solo al pensiero si sentiva quasi eccitata. Ma poi cazzo, quanto era sexy con quella sigaretta in mano.

Quel fastidioso, ma affascinante, vicino di casaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora