Peter's pov
Quando ho visto Allison, sono rimasto senza parole. È la ragazza più bella che io abbia mai visto, ma se glielo dicessi, non mi crederebbe.
Camminiamo mano nella mano verso un ristorante italiano poco conosciuto. Lo adoro, oltre che per il cibo, perché ha un giardino fantastico.
Ho sempre voluto portare qualche ragazza qui, ma l'ho fatto solo con Allison. Lei è diversa.
Quando arriviamo sono nervoso. E se lei non trovasse questo ristorante all'altezza? E se lei non trovasse me all'altezza?
Scaccio quei pensieri e cerco di godermi la serata.
"Buonasera, avevo prenotato un tavolo per due a nome Parker."
Il cameriere ci porta al tavolo e noto l'espressione di Allison. Credo sia... felice.
"Ti piace?" Sono così insicuro...
"Scherzi vero?! Lo adoro. È così particolare e ha una certa aura romantica" dice sorridendo.
Siamo seduti l'uno difronte l'altro e so che potrei perdermi in quegli occhi.
"Perché non mi racconti un po' di te?" Mi chiede. Credo voglia scaricare la tensione.
"Oh, la mia vita non è così elettrizzanti... faccio cose da normale adolescente, più o meno" dico ridendo
"Oh avanti! Ci sarà qualcosa!" Dice sorridendo. Vedi, niente di che faccio solo il supereroe, ma tutto normale mi dice il subconscio. Non posso di certo dirle questo.
"Niente di che. A volte cazzeggio con quelli della squadra di football, ma non mi diverto. Preferisco stare con Ned"
È una mezza verità
"Tu?" chiedo io, per distogliere l'attenzione da me.
"Oh... ehm, sì, io sto con Maggie, o come ti avevo detto, disegno." Una vita esilarante direi.
"Peter, ho fame. Ordiniamo?"
"Certi, in effetti, ho anch'io una certa fame"
Ordiniamo due margherite e due Coca-Cola. È bello che nonostante sia un ristorante abbastanza elegante, sia inclusa la pizzeria.
Dopo circa 15 minuti, arrivano le nostre ordinazioni e il cibo ha un aspetto favoloso.
"È buonissima" dice Allison
"Concordo, sono contento che ti piaccia"
Tra un boccone e l'altro, chiacchieriamo un po'
"Allison, ma tra sei giorni è il tuo compleanno, non lo festeggi?"
"Oh, beh non lo trovo così importante. E poi non ho così tanti amici da invitare."
"Allison, ma è il tuo compleanno, il tuo SEDICESIMO compleanno. È un evento importante!"
"Peter, ormai è troppo tardi, sarà per l'anno prossimo"
Finita la cena arriva il momento di pagare. Noto che Allison cerca di prendere il portafogli. Perché devono sempre insistere di pagare?
"Non crederai di poter pagare la cena?! Allison, Allison, Allison, non ti lascerei mai pagare la cena. Che gentilman sarei?" Dico io sorridendo.
"Ma Peter, hai già pagato l'alt- la interrompo
"Ecco a lei. Buona serata" dico al cassiere porgendogli il conto.
Usciti dal locale lei mi guarda male, poi, però, scoppiamo entrambi a ridere.
"Vuoi fare una passeggiata o preferisci andare a casa?" Le chiedo.
"Fare una passeggiata, non voglio tornare così presto" quella frase mi fa sorridere e le metto un braccio sulle spalle.
Mentre ci incamminiamo verso il parco, il nostro momento di pace e felicità viene interrotto dall'ultima persona al mondo che avrei voluto incontrare.
"PETER PARKER, COME OSI USCIRE CON QUESTA... SGUALDRINA!" Dice Veronica indicando Allison.
Ma tra tutte le persone che potevo incontrare, ripeto, TRA TUTTE LE PERSONE, dovevo incontrare la mia ex psicopatica?! Dannazione.
"Dio Veronica non iniziare, abbiamo rotto mesi fa. E lei non è una sgualdrina, intesi?"
"Certo Pety caro. Usi quella puttanella per dimenticarmi. Pensi davvero di rimpiazzarmi con... con questa?!" Dice Ronnie scoppiando a ridere.
"Veronica ti ho lasciata ben tre mesi fa. Fatti una vita e lasciaci in pace."
"Non finisce qui." Da uno spintone a Ally e se me va.
"Ally, tutto bene? Perdonala, non so che problemi abbia." Le dico voltandomi verso di lei.
"Cazzo, ma come sei potuto uscire con quella?!" Dice lei ridendo
"Non lo so proprio" ammetto io, ricambiando la ristata.
Arrivati al parco ci sediamo su una panchina, iniziando a parlare di Veronica
"Adesso devi parlarmi di quella psicopatica." Dice lei ridendo
"Okay, okay. L'anno scorso io e Veronica frequentavamo lo stesso corso di letteratura. Lei era brillante, sembrava una intelligente, una con le palle, non era quella che è oggi.
Ho iniziato a incuriosirmi sul suo conto, così un giorno, per pranzo, mi sono seduto con lei per "parlare della lezione". Allora era diversa, non aveva amici e non era popolare, perciò quando ha notato che Peter Parker si stava sedendo con lei, ha pensato di non perdere l'occasione per "migliorare" la sua reputazione. Le ho chiesto di uscire e ha detto di sì, così dopo qualche sabato passato insieme abbiamo ufficializzato la cosa, ci siamo messi insieme. A me lei piaceva davvero, ma con il passare del tempo, lei cambiava. Non era più la ragazza brillante e semplice che avevo conosciuto. Nelle lezioni aveva iniziato a fare battutone a fine sessuale che mi imbarazzavano. Io provavo a parlare, ma non
mi ascoltava. Pian piano, ha iniziato a indossare vestiti sempre più scollati, da puttana oserei dire. Con il passare del tempo, diventò una di quelle ochette che si muovono sempre in gruppo per ridere della prima persona che gli passa davanti. Dopo qualche mese non ne potevo più, e ho deciso di lasciarla. Inutile dire che non l'ha presa bene"
"Wow, è proprio una storia complicata" Dice lei ridendo
"Si, ma tra noi è finita." Le dico posando la mia mano sulla mia, per rassicurarla.
"Si, lo so" dice sorridendomi.
Restiamo per un po' in silenzio e lei posa la sua testa sulla mia spalla.
Dopo qualche minuto sento un rumore tra le foglie, ma dev'essere solo un animale.
Prendo la sua testa tra le mie mani e le mie labbra si posano sulle sue. Mentre la bacio, sento di nuovo un rumore tra le foglie.
Quando lei si stacca dal bacio sorride e io le porto una ciocca di capelli, caduti dal suo spettinato chignon, dietro le orecchie.
Guardo l'ora dal mio orologio e mi accorgo che sono già le 23:30 e domani c'è scuola, quindi è meglio andare a casa.
"Ehy, si è fatto tardi" le sussurro. Lei controlla l'ora e poi afferma
"Hai ragione... comunque con te il tempo è volato" dice sussurrando a sua volta.
Camminiamo mano nella mano, e mentre l'accompagno sento di nuovo un rumore, come se qualcuno ci stesse seguendo.NOTA AUTRICE
Ciao ragazzi, perdonatemi se sono sparita, ma purtroppo ho avuto il blocco dello scrittore. Comunque sono tornata, pronta più che mai per riprendere a scrivere. Approfitto di questo messaggio per ringraziarvi di cuore delle 200 visualizzazioni, grazie, grazie, grazie.
-Gaia
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Il suo sguardo|| Spider-man
FanfictionIN REVISIONE|| > Ma lei aveva già chiuso gli occhi. #2 tomholland 11 settembre 2019 #3 spiderman 20 marzo 2022