Capitolo 28

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Peter's pov
Il sangue mi ribolle nelle vene. Ne ho il diritto? Beh, probabilmente no, ma cosa posso farci.
Cazzo, ho appena detto ad una ragazza di amarla e lei mi ha completamente rifiutato
Come hai fatto tu
Penso. Oh merda. Questo sì che si chiama karma: lei mi sta facendo soffrire come io ho fatto soffrire lei.
Per di più, Troy che continua a tormentarmi con i miei scheletri nell'armadio...
Mi affretto ad arrivare in classe per la seconda ora: letteratura inglese.
È una palla, ma almeno non ci sarà lei

                                    [...]

Dopo queste 5 ore di lezioni, arriva l'ora peggiore: punizione.
Stare in una stanza con me, Allison e qualche studente qui e lì non mi rassicura affatto, ma devo affrontare la cosa.
Entro in classe e mi siedo vicino a lei, non perché voglia farlo, che sia chiaro, ma perché le altre persone sono tutte a me sconosciute.
Mentre io sto in silenzio a pensare, Ally inizi a fare conoscenza con Tyler McGason.
È davvero simpatico quel ragazzo.
I suoi capelli neri si abbinano perfettamente alla carnagione scura, e i rasta sono raccolti in una capigliatura dalla forma stravagante.
Il classico tipo che fa impazzire tutte le ragazze senza essere di nessuna.
Cerco di origliare la conversazione ma non capisco nulla, anche perché dopo poco, Allison si gira verso di me
"Cazzo Peter, fatti gli affari tuoi... ti vedo con la coda dell'occhio" mi dice Allison
"Oh, ehm, scusate, siete le uniche persone che conosco" dico io.
Ho conosciuto Tyler ad una festa, eravamo gli unici ad essere ancora sobri. A guardarlo, sembrerebbe solo uno sempre fatto, ma è più intelligente di ciò che vuol far credere.
"Ehy, Peter, ci si rivede" mi salute Tyler, allegro e gentile.
"Scusate la domanda poco indiscreta, ma io pensavo voi due stesse insieme" fa lui con noncuranza. La domanda è imbarazzante...
"Ci siamo mollati" dico io velocemente
"Lui mi ha mollata" mi corregge Allison.
Tyler si rende conto di aver fatto la domanda sbagliata perciò annuncia
"Oh ehm, okayy... io vado a sedermi li. Stare tra due ex ad osservarli stuzzicarsi a vicenda è un po' strano. Ci si vede" saluta Tyler.
"Fantastico" conclude Allison
"Allora Peter... non fa male essere rifiutati non appena si dichiara il proprio amore? Come ci si sente?" Mi chiede lei
"Beh... una vera merda" dichiaro io.
"Mh... come va con Veronica?" Mi dice lei
"No Allison, non cambiare discorso. Sai benissimo che sto con lei solo perché tu stai con Troy"
"Allora usare le ragazze è una cosa che fai con tutte?" Mi guarda lei, indignata.
"No. Allison... non so davvero più che dirti. Siamo a giugno, è passato un mese, un mese che cerco di farmi perdonare. Ma non potrò stare sull'orlo del precipizio per sempre: puoi lasciarmi cadere, o mi puoi salvare, Allison. Prendere o lasciare. Quello che ti sto chiedendo è: mi perdoni o no?" Dico in fine io, ponendole la domanda che volevo farle da tempo.
"Io... cazzo Peter... Lo sai, lo sai che vorrei tornare da te. Ma la parte più razionale di me mi dice ' No Allison! Non farlo ' e- e non so più che fare..." dice lei, in preda ad un attacco isterico.
La campana della punizione suona, ma io cammino con lei per evitare di lasciare il discorso incompleto.
"Ti accompagno. Non abbiamo ancora finito." Dico fermamente io. Lei annuisce.
"Beh... non posso risponderti così, su due piedi" mi dice lei
"Perché no? Tu lo sai quello che vuoi. Io lo so che ti manco, lo so che ti mancano le nostre passeggiate, i nostri baci. Tu lo sai quello che vuoi, Allison."
"Io lo so quello che voglio. Ma cosa succederà dopo? Se- se me ne pentissi? Io non voglio più soffrire Peter" ammette sconfitta
"Stai già soffrendo, stando con una persona che neanche sopporti, stai soffrendo, imponendoti di stare lontano da me, perché avanti, Allison, l'hai detto tu stessa, tu sei innamorata."
"Hai ragione..." sussurra infine.
Si siede per terra, con la schiena appoggiata ad un muretto e io mi siedo accanto a lei.
Stiamo in silenzio, non abbiamo bisogno di parole per capire la situazione.
Io la osservo, la guardo negli occhi e lo vedo.
Vedo come lotta con se stessa per non cedere, vedo come è vulnerabile.
Le porto un braccio attorno alle spalle e lei si stringe a me in un abbraccio più che da solo amici.
Allison's pov
E così, tra le sue braccia, mi sento a casa.
Perché casa è quel posto dove c'è amore, dove c'è gioia. E lui, beh lui sa darmi sia l'amore che la gioia.
Alzo la testa per guardarlo e lui si avvicina lentamente.
I nostri nasi si sfiorano, e noto che mi sta chiedendo il permesso con lo sguardo.
Io annuisco, impaziente.
Azzera la distanza posando le sue labbra sulle mie, e in quel momento un brivido percorre tutto il mio corpo. Questo è il mio primo bacio dopo un mese, il primo con sentimento, per lo meno.
Le nostre labbra si staccano delicatamente.
"Mi eri mancata." ammette Peter, così a bassa voce, che faccio fatica a sentirlo

Il suo sguardo|| Spider-manDove le storie prendono vita. Scoprilo ora