La prima cosa che vedo non appena apro gli occhi, è un soffitto completamente bianco, mi sento stordita e la testa mi pulsa in modo orrendo. Sposto lo sguardo dal soffitto e finalmente riconosco il posto in cui mi trovo, più che altro mi sembra la stanza di un'ospedale.
《Ciao, occhi belli.》la voce di Grayson mi fa trasalire, mi volto subito a guardarlo 《Finalmente ti sei svegliata.》
《Cosa... cosa è successo?》fatico a parlare, ma voglio sapere davvero cosa è successo.
《Sei svenuta e mi hai fatto preoccupare a morte.》mi risponde prendendomi la mano, la accarezza dolcemente 《Non farlo mai più.》mi dice, come se fosse dipeso da me.
《Mi dispiace, non volevo farvi preoccupare.》mormoro sinceramente dispiaciuta.
《Sono tutti qui fuori, ho chiamato tuo padre ma è fuori città per lavoro e ci metterà un po' ad arrivare.》mi dice, mentre continua ad accarezzarmi la mano.
《Oddio, si sarà preoccupato da morire.》gli dico nel panico, cercando di alzarmi per mettermi a sedere.
《Fai piano, per favore.》mi rimprovera e mi aiuta a sedermi, alzandomi il cuscino per farmi poggiare la schiena sopra.
《Grazie.》sussurro imbarazzata, è una cosa nuova per me vedere Grayson così attento e preoccupato per me.
《Come stai?》mi chiede, ignorando il mio grazie.
《Sto bene, mi sento confusa ma sto bene.》rispondo e lui mi guarda senza dire niente 《Oddio, quel tipo, gli ho rotto il naso, vero?》
《L'hai fatto e sono orgoglioso di te.》mi dice, trattenendo un sorrisino che in realtà vorrei non trattenesse.
《Pensavo fossi stato tu.》ammetto ad alta voce.
《Sfortunatamente non sono riuscito a fargli nulla, però ti assicuro che se glielo avessi tirato io, nulla togliere al tuo pugno, io gli avrei fracassato la faccia, perciò gli è andata bene, se la mettiamo in questo modo.》
《Ero andata nel panico all'inizio, però dopo tutte le lezioni che ho preso, sopportandoti, di certo non potevo rimanere ferma immobile come un sacco di patate.》gli spiego ed è così bello parlare con lui, dopo tutto questo tempo, anche se non è cambiato nulla, ce l'ho ancora con lui.
《Sei stata brava.》mi dice 《Questa è la mia ragazza.》dice poi, poi mi guarda e distoglie lo sguardo, quasi come se l'ultima cosa che ha detto, doveva rimanere nella sua testa.
《Da quanto sei qui? E che ore sono?》gli chiedo, ancora stordita.
《In realtà da quando mi sei svenuta fra le braccia non ti ho lasciata un secondo e comunque abbiamo passato tutta la notte qui in ospedale, sono le sette del mattino.》il mio cuore fa una capriola alle prime parole che dice.
《Non avresti dovuto rimanere, saresti dovuto andare da Connor.》lo rimprovero ma poi mi ricordo ciò che ha detto al locale e abbasso lo sguardo.
《Non è vero.》mi volto a guardarlo confusa.
《Cosa?》
《Meghan è a casa sua, non stava con Connor.》mi dice, guardandomi intensamente, tanto intensamente da crearmi una stretta allo stomaco.
《Perché hai mentito?》gli chiedo, arrabbiata.
《E tu perché sei uscita con Brandon? Perché hai lasciato che si avvicinasse così tanto a te?》mi chiede, arrabbiato anche lui, le vene del collo gli si sono gonfiate.
《Non sono affari tuoi.》gli dico, non sapendo cos'altro dirgli.
Sai, l'ho fatto per farti ingelosire, per fartela pagare, si, come i bambini dell'asilo.
《Ti sei autorisposta alla tua domanda allora.》ribatte.
Il nostro discorso viene interrotto dallo bussare alla porta, dico avanti e subito dopo entrano in stanza Blanca, Drake, Dylan e Rachel.
Blanca corre subito ad abbracciarmi con le lacrime agli occhi.
《Stai bene vero?》mi chiede non appena si stacca dal mio collo, si siede accanto a me.
《Sto bene, mi dispiace.》
《Deve dispiacere a quell'idiota che ti ha quasi aggredita. Che pezzo di merda!》urlacchia come suo solito fare.
《L'hai steso, Aryetta! È stata una scena epica, ancora vedo il tuo pugno scontrarsi contro il naso di quel bastardo. Da oggi in poi ti chiamerò Terminator.》Drake è così entusiasta che mi fa ridere, una vera risata dopo tanto tempo 《Comunque mi sono preoccupato da morire. Volevo spaccargli la testa.》adesso diventa serio e mi fa ridere ancora di più, è bipolare questo ragazzo.
《Sto bene, non preoccuparti.》
《Almeno puoi dire che l'hai steso a terra con il tuo fascino.》mi dice Dylan, facendomi ridere anche lui.
《Josh, che è il propretario del locale, l'ha denunciato.》mi racconta Rachel 《Per farti evitare tutto quello stress, l'ha fatto lui per te.》
《Lo ringrazierò. Posso uscire di qui, vero?》chiedo a Blanca e lei annuisce.
《Prima però devono visitarti. Perciò noi usciamo e ti mandiamo il dottore, okay?》mi chiede ed io annuisco 《A dopo, ti voglio bene.》
《Anche io.》le sorrido dolcemente e saluto gli altri con un cenno.
《Io rimango.》dice Grayson a Blanca e non è una domanda, la sta avvisando.
《Fa come vuoi, tanto non appena arriva il dottore dovrai uscire per forza.》ribatte la mia migliore amica alzando gli occhi al cielo.
Rimaniamo ancora una volta da soli io e lui, questa volta si siede sul lettino accanto a me e mi avvolge le spalle con il suo abbraccio.
《Mi dispiace, per tutto. E mi manchi.》mi sussurra all'orecchio 《Per la prima volta in vita mia, ho avuto paura, vederti inerme fra le mie braccia, mi ha spaventato da morire.》continua a dire, io chiudo gli occhi e mi lascio cullare dalle sue carezze.
Questa volta veniamo interrotti dall'arrivo del dottore.
《Arya Reid, giusto?》mi chiede ed io annuisco 《Mi dispiace, ma il suo fidanzato deve uscire, devo visitarla.》mi dice ed io annuisco.
《Ti aspetto fuori.》mi bacia la fronte e prima di uscire mi guarda ancora una volta.
《Iniziamo la visita.》m'informa il dottore.
Benissimo, io odio gli ospedali, le visite e tutto ciò. Di bene in meglio.
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Lezioni d'amore
RomanceArya Reid ha diciotto anni e la testa tra le nuvole praticamente da sempre. La sua vita è piatta, nessun colpo di scena, nessuna pazzia di troppo, nessuna scarica di adrenalina, niente di niente. Ha appena finito il liceo e si ritrova, con la sua mi...