Capitolo 27🌹

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Come prestabilito i due avrebbero dovuto passare l'intera giornata a Monza,con la famiglia Fanti...
-Filo,come stai?-
Filippo si sedette sul letto e,scegliendo i vestiti da indossare,rispose alla domanda di Rolex...
-Mi sento meglio Rol,ieri notte è stata tosta,ma ora sto meglio...-
-Filippo,guardami un secondo...-
Il giovane sollevò la testa facendo incastonare i suoi occhi in quelli limpidi e cristallini della ragazza,rassegnato disse...
-Lo so Rolex.È stato difficile superare le nostre più profonde paure ma possiamo farcela,io non ce la faccio a starti lontano,è vero,ma credo che potrebbe farmi sentire meglio anche sentire solamente la tua voce e le tue parole...-
La rossa si avvicinò e cirdondò il ragazzo con le sue piccole braccia bianche...
-Va bene Filo,possiamo provarci...-
Affrontarono,lucidamente,il discorso che fecero la sera prima e poi si misero in viaggio per raggiungere la bella e piccola Monza.

In macchina la situazione era tranquilla.Filippo guidava e la rossa gli teneva compagnia parlandogli del più e del meno...
-Senti Rolex,Marta dovrà tornare a Firenze e così ho pensato che potevate farlo insieme...-
-Certo,credo che sia un'ottima idea...Filo mi prometti che non cadrai nel baratro dell'alcool-
-Rolex,sai che non posso giurare di riuscire a fare una cosa del genere ma ti prometto che ci proverò,ci proverò in tutti i modi possibili...-
La ragazza accarezzò la nuca del cantante lasciandogli un umido e confortevole bacio...

-Rolex,cara come stai?-
La biondissima Jolanda accolse i due giovani ragazzi alla porta per poi accompagnarli dentro l'abitazione.La rossa salutò tutti...
-Patrizia ciao,come stai?-
-Bene ti ringrazio e tu cara?-
-Me la cavo dai...-
-Signor Fanti lei come sta'?-
-Oh io benissimo ma dammi del tu e chiamami Marco-
Filippo osservò suo padre e poi si rivolsero degli sguardi di complicità che li fecero sentire a proprio agio e,soprattutto,rispettati l'uno dall'altro.
Rolex stava parlando con Jolanda quando sentì delle zampette pelose graffiarle la gamba,così si inginocchiò...
-Ciao piccolo nanetto peloso e tu chi sei?-
Filippo si avvicinò alla sua dolce amata e gli presentò il cagnolino...
-Lui è Bruce,è il cane di Jole...-
-Ma lo sai che sei proprio carino tu...-
Filo sorrideva osservando quella scena.Quella ragazza che non aveva mai avuto amore da nessuno era sempre stracolma di quel sentimento che non negava mai a nessuno,nemmeno ad un piccolo esserino peloso a 4 zampe.Questo fece sorridere e quasi commuovere il bello e dannato...Il pranzo trascorse con tranquillità e dopo un meritatissimo caffè si sedettero tutti sul divano e, dopo che il padre di Filippo prese una chitarra tra le mani ,iniziarono ad intonare uno dei pezzi più apprezzati dal giovane cantautore..."Bocca di rosa"di uno degli idoli di Filo,Fabrizio de Andrè.
-"La chiamavano Bocca di rosa metteva l'amore,metteva l'amore..."-
Facendo parte di quella meravigliosa scena Rolex fu sommersa da malinconia e dolore.Tutto quello che aveva sempre desiderato era lì e ne stava facendo parte.Lei voleva Amore,solo tanto Amore. Fin da piccola era sempre stata circondata da odio e violenza e questo,molte volte,le faceva rimpiangere l'infanzia e tutti i momenti meravigliosi che avrebbe potuto vivere.Si domandava che cosa avesse avuto di sbagliato per meritarsi così tanto dolore...Non riusciva mai a darsi una risposta,perché forse risposta non c'era.
-Mamma ora io e Rolex dobbiamo andare...-
-Ma sei sicuro Filo,sono solo le 18.00...-
-Mamma siamo qui da mezzogiorno...-
Rolex si intromise in quella discussione per risolvere quello che sembrava un pasticcio creato dal suo adorato cantante...
-Patrizia sei stata davvero gentilissima ma ora dobbiamo proprio andare...-
I ragazzi salutarono tutti e poi si rimisero in viaggio per la,troppo caotica,Milano.

Filippo rimase incantato nel vedere la sua piccola ed indifesa Rolex dormiente e totalmente rilassata.Quella ragazza,per lui,era stata la svolta.Per una volta non aveva desiderato solo il corpo di una donna,per una volta non era stata solo una bella scopata,come gli aveva intelligentemente detto il suo caro Lori.La sua Rolex era una ragazza speciale,una ragazza troppo buona per il mondo in cui si ritrovava,una ragazza da difendere con le unghie e con i denti a causa delle troppe ingiustizie che aveva subito da tutte le persone che,per anni,avevano riempito la sua triste vita.Il corpo della rossa scivolò sulle gambe di Filippo che le accarezzò leggermente i corti e,visibilmente,tinti capelli rossi.Arrivarono a casa e il monzese cercò di svegliarla...
-Rol,Rol siamo arrivati...-
-Mmm-
-Dai cucciola,siamo a casa-
La rossa si sollevò e,con l'aiuto del suo angelo dannato,si stese sul divano...
-Ti prego stai con me Filo...-
Il ragazzo si posizionò al fianco della rossa che,si strinse al suo petto addormentandosi sentendo i battiti cardiaci del giovane cantautore.

In quel preciso istante anche a Filippo piaceva il sonno.La ragazza era riuscita a far liberare l'anima del suo dolce Filo da quei dannati ricordi che non facevano altro che tormentare ogni suo pensiero.

I due si addormentarono abbracciati,ascoltando i loro cuori già sofferenti e respirandosi per non scordare mai i loro odori.

Come un Angelo senza le aliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora