"Siamo appena atterrati all'aeroporto di Parigi, grazie per aver volato con noi!" Mi sveglia l'altoparlante. Slaccio la cintura, prendo le valige e percorro il corridoio dell'aereo...
SDUN!!
"Oh scusami!" Colpisco un ragazzo col mio zaino...è alto, snello, biondo, ha degli occhi lucenti e blu come il mare...mi sono paralizzata!? Sono rimasta con la bocca aperta! Meglio chiuderla subito non vorrei fare ancora brutte figure...forse è straniero...non ha detto una parola, continua a fissarmi con quegli occhi...
"Non preoccuparti" mi dice lui con un accento Francese, sicuramente starà tornando a casa. Prende il suo zaino, si alza e percorre insieme a me il corridoio fino ad arrivare dentro all'aeroporto.
"Non ci siamo presentati! Piacere io sono Antoine." Mi porge la mano, la stringo e dico: "Il mio nome è Elisa, il piacere è tutto mio, e scusami per averti colpito..."
"Fa niente nessun problema, allora, dove vai con tutte quelle valige?" Mi chiede abbassando lo sguardo sui miei bagagli.
"All'università...appena finito il liceo ho deciso che il mio futuro doveva essere all'estero e così ho scelto Parigi, la città che ti fa sognare...scusa sono un po' smielata ahah"
"Affatto, anzi hai detto delle cose bellissime...anch'io amo questa città..."
DRIIN DRIIN -MAMMA- "scusa un secondo," sblocco il cellulare e rispondo:
"Pronto mamma?" Dico con tono allegro.
"Amore! Sei già arrivata?"
"Si sono in aeroporto" lancio uno sguardo ad Antoine facendogli segno di aspettare 5 secondi.
"Ah ok, allora ti lascio sarai stanca ci sentiamo dopo tesoro, un saluto anche da papà ciao! Ti voglio bene!" Mi dice mamma mandandomi un bacio attraverso il ricevitore del cellulare.
"Ti voglio bene anch'io ciao" torno da Antoine.
"Era tua madre?" Mi chiede
"Si" risposi.
"Deve sentire molto la tua mancanza..."
"Già...molta...io e mia madre siamo molto unite! Abbiamo gli stessi gusti, gli stessi modi di fare...so che posso sempre contare su di lei e non solo perchè è la mia mamma, lei è anche una delle mie più care amiche..."
"Wow! Si nota che le vuoi tanto bene." Dice lui guardandomi.
"Si tanto..." Guardo l'orologio:
"Oh no è tardi! Devo andare!" Mi incammino verso il taxi quando ad un certo punto lui mi prende la mano e dice: "Aspetta!" Afferra il mio braccio e fa incrociare il mio sguardo con il suo...prende una penna e mi scrive qualcosa sulla mano, subito dopo ci scambiamo un sorriso e guarda allontanarmi.
Appena salita sul taxi vedo che cosa mi ha scritto sul palmo della mano...era il suo numero di telefono... Iniziamo bene. Prendo il cellulare e segno il suo numero in rubrica.

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Una ragazza a Parigi
RomanceElisa ha appena finito il liceo e decide di trasferirsi a Parigi per frequentare l'università. Questo la aiuterà a diventare indipendente e a capire che cosa vuol dire essere adulti e ad avere le proprie responsabilità. Purtroppo Parigi è grande ed...