"Caro diario,
siamo già a Dicembre...manca poco a Natale e sto finendo di mettere le ultime cose in valigia, poiché tra qualche ora Antoine mi viene a prendere per andare all'aeroporto.
Eh si! Torno a casa per le vacanze natalizie e insieme a me viene anche Antoine.
I suoi genitori sono fuori per le feste, quindi gli ho proposto di venire con me, così potrà conoscere la mia famiglia e...la mia città.
A mamma e a papà ne ho già parlato e sono al settimo cielo, loro si entusiasmano molto per queste cose, e devo dire che anche se cerco di non farlo notare ad Antoine...lo sono molto anche io.
Adesso è meglio che vada perché sta per arrivare e ancora non ho chiuso la valigia.
Ciao!"DIN DON!
Aprii la porta e lui era li con la sua valigia. O mamma mia quant'era bello! Era il tipico ragazzo francese, gentile, e assolutamente PERFETTO.
"Pronta amore?" Mi chiese.
"Prontissima!" Gli diedi un bacio sulle labbra e chiusi a chiave la porta dell'appartamento.
"Devo confessarti che sono un po' preoccupato."
"Tranquillo, i miei genitori sono ansiosi di conoscerti, non ti mangeranno mica ahahah." Scoppiammo tutti e due in una sonora risata.
Mano nella mano salimmo nell'auto di Antoine. Non ci volle molto ad arrivare all'aeroporto e in men che non si dica, eravamo già seduti nelle nostre poltrone sull'aereo, e insieme, ammiravamo dal finestrino il paesaggio circostante.
"Lo sai che ti amo vero?" Disse guardandomi negli occhi. "Se non lo sai sappilo." Continuò avvicinandosi sempre di più a me.
"Sappilo anche ti amo anch'io, e l'ultima cosa che voglio è che tu faccia qualcosa per forza."
"Se pensi che io non voglia venire a passare le vacanze da te ti sbagli.
Per me sei importante e conoscere la tua famiglia è una cosa che voglio fare.
Certo sono un po' agitato, ma non ti devi preoccupare ok?"
Gli feci un cenno con la testa e poi lo baciai. Accarezzai dolcemente il suo viso e mi tenne stretta per tutta la fase del decollo e finii per addormentarmi sulla sua spalla.
Quando atterrammo, lui mi svegliò dolcemente baciandomi sul collo e accarezzandomi lentamente i capelli.
"Amore, sveglia, siamo arrivati", mi sussurrò all'orecchio. Aprii piano piano gli occhi e in seguito mi stiracchiai.
Prendemmo i bagagli e percorremmo il corridoio che dall'aereo portava all'interno dell'aeroporto.
Le mani mi iniziarono a sudare...ma non perché Antoine avrebbe conosciuto i miei genitori...stava diventando una cosa seria, ma non so se sono pronta per questo...voglio dire, stiamo insieme da qualche mese e ci amiamo, ma l'idea di impegnarmi seriamente mi incuteva un po' di paura.
Mamma e papà avevano mandato un taxi per prenderci e portarci a Messina.
Quando salimmo su questo diventavo ancora più nervosa e vedevo che anche Antoine non aveva l'aria molto rilassata.
Il viaggio sembrò eterno, ma quando vidi casa mia...non rammentavo solo ricordi tristi...ma anche belli. Più che altro la tristezza tornava quando pensavo a Lorenzo...a Chiara...e a quello che avevano fatto.
Ma di casa mia e dei miei genitori non potevi avere ricordo più bello.
Suonammo al citofono e mamma e papà aprirono il portone con molto entusiasmo. Salimmo le scale e quando la porta di casa si aprì mamma mi saltò addosso in lacrime.
"TESORO SEI TORNATA! SIAMO VERAMENTE FELICI DI VEDERTI!" Dissero mamma e papà.
"Anch'io!"
"E tu devi essere Antoine" disse mamma spostando il suo sguardo su Antoine.
"Si, molto piacere signora." Salutò anche mio padre e poi entrammo in casa.
"Vi abbiamo preparato la camera di sopra." Avevo capito bene!? Camera per entrambi?! Nel senso che avremmo dormito nello stesso letto?! Le mani iniziavano a sudare e divenni tutta rossa in viso.
Mi sembrava stano anche che i miei genitori pensassero che io e lui...io e lui...avevamo...rapporti intimi, ma non era assolutamente così!
Bhè alla festa per il mio compleanno ci eravamo un po' lasciati andare...ma non è successo niente.
Io e lui ci guardammo per un momento...imbarazzati per quel piccolo equivoco.
"Bhè...papà...a noi..." Balbettai.
"A voi?"
"A noi va benissimo!" Disse Antoine prima che io potessi aprire bocca.
"Perfetto, allora potete riposarvi e sistemarvi. Antoine, fa come se fossi a casa tua!" Papà gli rivolse un gran sorriso, Antoine ricambiò ed entrano nella stanza.
"Perché hai detto che andava bene?" Chiesi a lui.
"Mi dispiaceva. Ci ha preparato la camera e non mi sembrava molto cortese."
"Mmh...hai ragione."
"Forza dai, iniziamo a disfare le valigie." Mi aiutò a sollevare la mia sul letto e poi man mano sistemai tutto nei cassetti.

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Una ragazza a Parigi
RomanceElisa ha appena finito il liceo e decide di trasferirsi a Parigi per frequentare l'università. Questo la aiuterà a diventare indipendente e a capire che cosa vuol dire essere adulti e ad avere le proprie responsabilità. Purtroppo Parigi è grande ed...