Non ho dormito tutta la notte...sono triste, arrabbiata, scocciata, infastidita, irritata, incavolata, depressa e tutte le emozioni più orribili che potrei provare in questo momento. Ho la nausea e il solo pensiero di incontrare Antoine mi faceva aumentare il senso di vomito che avevo nello stomaco e che piano piano saliva per la mia gola, ma che io tentavo di mandarlo giù il più possibile.
Quel giorno non riuscii a concentrarmi a lezione...la mia mente era padrona dell'immagine che avevo fissa nella testa, Julie e Antoine che si baciavano.
Andai in bagno e iniziai a vomitare. Quando mi ripresi completamente mi lavai la faccia e le mani. Presi a camminare verso il distributore per prendere una bottiglietta d'acqua. Inserii la moneta, e quando mi chinai per prendere la bottiglia quando qualcuno lo afferrò prima di me. Me la porse e quando alzai lo sguardo vidi il bellissimo sorriso di Antoine illuminarsi.
"Grazie..." dissi in modo freddo prendendo la bottiglia e girandomi dall'altra parte per andarmene. Lui mi prese la mano e portò il mio sguardo verso il suo. "Dimmi ti ho fatto qualcosa? Da quando te ne sei andata l'altra sera non mi parli più, mi eviti e rispondi freddamente a qualsiasi cosa che io dica o faccia." le mie guance stavano diventando rosse...abbassai la testa per non far notare il colore bordeaux e con voce bassa gli risposi: "No...non ce l'ho con te...è solo che..."
"È solo che?"
"Perché ti interessa così tanto come sto se passi il tuo tempo a stare incollato a Julie?!" Esclamai con la rabbia che si sostituiva all'imbarazzo.
"Julie?" Disse ridacchiando sotto i baffi.
"Si Julie...so tutto di quello che è successo...ma non sono affari miei, quindi se vuoi scusarmi..." Mi allontanai con passo deciso e lui mi corse dietro.
"Fra me e Julie non è successo niente!" Disse avendo ormai raggiunto il mio passo.
"Allora come lo spieghi il bacio?"
"Bacio? Quale ba...ohhh..." Restammo in silenzio per qualche secondo, quando ad un certo punto lui riprese il discorso: "Julie ti ha detto che è stata lei a baciarmi?" Chiese.
"Si..."
"E ti ha anche detto che io l'ho subito respinta?"
"No..."
"Adesso ho capito tutto! Tu non mi hai parlato perché sei gelosa!" Scoppiò in una sonora risata ed io in un profondo imbarazzo.
"Io...bhè...no...cioè...si...ma..." non riuscii più a dire niente. Mi prese il mento tra le dita e si avvicinò ancora di più a me...pochi centimetri mi distaccavano dal suo viso...ci guardammo negli occhi...eravamo usciti dall'università, dal caos degli studenti...eravamo io...lui...e basta. Si avvicinò ancora di più e quando le sue labbra toccarono le mie...il mio pensiero tornò a Julie...lei si era innamorata di Antoine...ed io...ero li...con lui...e ci stavamo baciando...era una sensazione bellissima ma anche piena di rimorsi per la mia amica che provava i miei stessi sentimenti per lo stesso ragazzo...a quel punto mi distaccai da lui. "Scusami non posso farlo..." corsi verso la mia bicicletta e lui rimase li fermo a guardarmi.
Dovevo chiarire tutto con Julie. Dirle cos'era successo con Antoine e capire quali erano i suoi sentimenti veri per lui...se era solo un'avventura o una cosa seria. La faccenda andava risolta.
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Una ragazza a Parigi
RomanceElisa ha appena finito il liceo e decide di trasferirsi a Parigi per frequentare l'università. Questo la aiuterà a diventare indipendente e a capire che cosa vuol dire essere adulti e ad avere le proprie responsabilità. Purtroppo Parigi è grande ed...