Bullismo: uno sguardo in più e cosa fare

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Bene. Ad essere sincera, non pensavo che voi (amici stretti su Instagram e non solo di lì) avreste scelto questo argomento così presto, ma è bene rispettare la vostra scelta (e poi ne parlo anche volentieri).

Per chi non lo sapesse, per bullismo si intendono violenze fisiche e psicologiche persistenti nel tempo. In questi tempi il fenomeno si è diffuso notevolmente e, con lo svilupparsi delle nuove tecnologie, si sta parlando anche di cyber bullismo. Le cause possono essere molteplici: discriminazioni, problemi del bullo,...  Alcune volte non c'è neanche una scusa per essere trattate così.

Cosa fare? Fare ciò che tutti ci tartassano di fare: parlarne con più persone possibile tra cui insegnanti, parenti, amici e preside. Ma funziona davvero? Alcune volte no e ve lo dico perché questa cosa l'ho vissuta sulla mia pelle.

Alle medie avevo problemi coi compagni perché mi prendevano in giro e, se l'aria era delle peggiori, mi dicevano le peggio cose mai sentite. Tutto era partito da un semplice scherzo: un giorno, usciti dal laboratorio di musica, mi presero il giacchetto rosa e cominciarono a correre e a passarselo. Fortuna che c'era il professore che dava le pacche alla Cannavaciolo: smisero subito. Pensavo che fosse uno scherzo fatto su due piedi (povera illusa che ero). Continuarono col diario durante a lezione, poi le offese,... Si arrivò alle umiliazioni in pubblico, come una condanna al rogo per stregoneria nel Medioevo. Mi ricordo un episodio in particolare: ultimo anno, ora di arte; ebbi finito di pulire dei pennelli, erano diventati pulitissimi come non mai. Uscii dall'aula per un'ora per un lavoro nel corridoio. Entrata, li trovai sporchi peggio di prima. Uno incominciò a offendermi per la mia "pigrizia" e "malavoglia", gli altri a seguirlo a ruota. Ed io lì, a piangere, a dire che erano tutti ciechi, senza cuore, senza empatia. Dalla disperazione mi rimisi a lavarli, piangendo, ma il professore di arte mi bloccò subito e mi fece uscire con due mie amiche. Cosa accadde dentro non lo so. Parlarne ha funzionato? No. I miei parenti non sapevano che fare dato che parlare coi genitori degli aguzzini significava ricevere risposte del tipo: -Mio figlio non fa questa-, -Vostra figlia si inventa le cose, è lei da punire-, -Non sappiamo come gestire nostro figlio: gli abbiamo sequestrato cellulare e console, ma continua a fare così-; la preside sapeva, le ho detto tutto, ma non ha punito nessuno finché i professori hanno minacciato di fare chissà cosa (e, per di più, decise di punire anche chi non c'entrava nulla; fu l'unica volta che mi difesero, come se per comprarmi bastasse rispondere male a un'autorità); parlarne coi bulli era troppo tardi ormai. Il bullismo mi cambiò troppo: ho così tanto rabbia in me che non so come gestirla. Alcuni sono giorni così storti che me la prendo coi miei nuovi amici e non so neanche io perché. Certe volte odio me stessa per questo, ma ripeto ogni giorno che è colpa sua, di lui, del suo stupido odio. Sono arrivata a crederci adesso, pensavo che fosse colpa mia e del mio essere diversa. Ora mi sto vendicando: vado avanti meglio di loro e sventolo i miei risultati sulla loro lurida faccia. C'è grande soddisfazione nel vederli rosicare per la tua grandezza mentre il loro obiettivo era quello di abbatterti come un albero marcio.

Quindi, cosa fare per non finire nella spirale dove sono caduta? Prevenire. Prevenire, alcune volte, è la soluzione più vantaggiosa. Appena vedi che ti fanno tre scherzi, parla subito con loro e metti chiaro le cose: -Non vi sto simpatica? Bene: io ignoro voi, voi ignorate me e festa finita-. Siete già nella spirale? Difficile uscirci, dovete parlare ed essere forti per sopportare e ignorare. Lo so, facile a dirsi, ma è ciò che rimane da fare; può essere utile qualsiasi cosa che possa indurirvi il carattere (come un corso di arti marziali). Se soffrite di bullismo fisico o cyber bullismo, siete fortunati perché la legge è dalla vostra parte e dovete raccogliere prove e denunciare.

Mi scuso se non ho usato le solite battutine allegre, ma non prendo questo argomento alla leggera e spero che questo articolo possa avervi aiutato o sensibilizzato sull'argomento. Vi ricordo che, se volete consigli in privato o fare una semplice chiacchierata, sono disponibile. Fatevi sentire e alla prossima domenica!

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