Number 10

907 45 0
                                    

Se ne stava lì, con le sue grandi mani in faccia, era carino anche così.
Non aveva risposto alla domanda né aveva intenzione di farlo in futuro.
Mi stesi anche io e mi avvicinai al suo fianco, presi delicatamente una delle due mani e l'allontanai dal volto, ormai rosso di rabbia e tristezza, per stringerla.
Ci addormentarmo così.
Quando ripresi coscienza erano le cinque(>.<) di pomeriggio, lui stringeva la mia mano ma il suo volto erano rivolti al lato opposto. Sorrisi all'idea di aver dormito con lui, me ne stavo innamorando e lo sapevo ma non gli avrei concesso nient'altro che un'amicizia, ero troppo poco per lui.
Mi rivestii, poasi la camicia nell'armadio e tornai sul letto.
-Aidan-
Nulla.
-Aidan sono le 5.00-
Lo scossi leggermente.
-AIDAN!-
Si svegliò di colpo.
-Ma sei scema?!-
-Sono le 5.00 e tu non ti svegliavi-
Era ancora amareggiato, si vedeva dall'inarcatutura delle sopracciglia.
-Ti sei rivestita-
Disse prima di stropicciarsi i furiosi occhi.
-Si, non sono più stanca-
-Beh se è così puoi anche andartene e non tornare mai più-
"Cavolo" era davvero arrabbiato.
-Seriamente?-
-Si-
-Sicuro? Non è che dopo te ne penti?-
-Sicuro-
Mi alzai ed infilai le scarpe, aprii la porta e uscii.
Una volta fuori dall'hotel aspettai che si pentisse, mi misi dove ci scontrammo la prima volta e aspettai. 2 minuti. 5 minuti. 10 minuti. Niente.
Non potevo perderlo, non volevo perderlo! Per uno stupido scherzo per giunta! Dovevo rimediare. Mi alzai e feci per tornare indietro. Ma appena svoltasi l'angolo lui era lì.
-Ehi!-
-Ehi-
Si appoggiò alle ginocchia e respirò affannosamente, aveva corso si ma aveva anche combattuto con la sua mente.
-Dolores... io..-
Lo abbracciai.
-Isabella- gli sussurrai all'orecchio.
-Eh?-
-Il mio nome-
Non rispose, si limitò a ricambiare l'abbraccio. Non ero mai stata così bene prima, avrei voluto restare lì così per sempre, ma dovevamo essere solo amici.
-Ora devo andare- dissi prima di staccarmi dal suo corpo.
Lui non disse niente, aveva come sempre lo sguardo fisso su di me e aspettò che girassi l'angolo prima di tornare da dove era venuto.
Io vagavo, non sapevo cosa fare ne tanto meno dove andare. Sapevo solo di desiderare ardentemente il corpo, la voce, Aidan in tutto il suo essere e perciò me ne allontanavo.

Give me five!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora