Number 13

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-Corsi via dall'hotel più velocemente possibile. La sua voce che mi rimproverava di "avergli staccato il cuore dal petto" rieccheggiava nella mia testa senza darmi pace. Lo amavo ma non potevo far altro, non in quelle condizioni. Passai la notte a riflettere, era vero non lo meritavo ma potevo migliorare me stessa per potermelo meritare. Mi convinsi che lo avrei rivisto a qualsiasi costo.
E così mi sono recata in polizia, mi sono fatta adottare da una famiglia canadese e mi sono iscritta alla sua stessa scuola, visto che devo recuperare gli anni di scuola perduti frequenterò i suoi stessi corsi. Fine della storia-
Mio fratello adottivo mi guardava stupito. Alex ha 22 anni ed inizialmente non era felice della mia adozione ma con il tempo ha imparato a sopportarmi.
-Quindi ora che sei una brava disegnatrice e non vivi più per strada conti di riconquistarlo?-
-Affermativo-
Io e Alex parliamo spesso in italiano come adesso.
Iniziamo a ridere.
-Domani vestiti bene per il tuo primo giorno di scuola-
-Tranquillo-
Stavo bene in quella famiglia, non stavo così bene da un pò di tempo.
Ormai avevo 18 anni, Aidan aveva interpretato Numero 5 nella seconda stagione di "The umbrella academy" e la terra continuava a girare, tutto nella norma.

Mi svegliai in orario, mi vestii e presi i miei occhiali e lo zaino.

Mi avvio con calma alla fermata dell'autobus, Toronto è una città stupenda

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Mi avvio con calma alla fermata dell'autobus, Toronto è una città stupenda. Salgo e mi siedo in fondo.
Due fermate dopo sale anche lui, è esattamente come lo ricordavo, forse leggermente più alto ma il suo sguardo e il suo modo di camminare sono gli stessi di sempre, faccio finta di non vederlo e poso i miei occhi sul mio cellulare (nuovo di zecca).
Il suo sguardo penetrante esamina subito tutti coloro seduti, compresa me. Ha le cuffiette nelle orecchie e un viso rilassato, ride e scherza con i suoi amici ma quando mi vide si ferma di colpo. Io sono leggermente diversa, avevo tagliato i capelli ed somo dimagrita ma sono pur sempre io.
Con un gesto della mano si allontana dai suoi amici e mi si avvicina, curva la schiena, si toglie le cuffiette e mette le mani in tasca.
-Isabella?- quasi lo sussurra mentre i suoi occhi incrociano i miei.
-Chi sarebbe questa Isabella?- nessuno mi chiama più così, ora il mio nome è Michelle Smith,  Isabella è acqua passata.
-Ti starai sicuramente confondendo Aidan Gallagher- dico accennando ad un sorriso innocente.
Lui si siede accanto a me e mi chiede come faccio a sapere chi sia se io non sono Isabella.
-Facile no? Sei famoso-

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