Number 15

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Sono passati alcuni giorni da quando la scuola è iniziata, tutti maledettamente uguali: la mattina passata tra un corso e l'altro con lo sguardo fisso di Aidan su di me, torno a casa e studio insieme ad Alex che mi da ripetizioni, disegno un po' e poi vado a dormire.
Sono anche diventata popolare tra quelli del mio corso: insomma una ragazza che ha perso anni di scuola trasferitasi dall'Italia per di più bilingue attira le persone.
Inoltre mi sono creata la reputazione di ragazza attenta alla moda e sofisticata (il contrario di me) e dai buoni principi.
-Secondo me il tuo piano fallirà, scusami ma lui non ti ha detto che "gli avevi rubato il cuore dal petto", non credi che diventando un altra persona lui non ti voglia?- mi ripeteva Alex in continuazione ma io fingevo di non sentirlo.

Lunedì, prendo come al solito l'autobus e mi siedo in fondo, mi infilo le mie cuffiette e metto un po' di musica.
Due fermate dopo sale Aidan, il suo sguardo si ferma su di me per due secondi e poi si siede insieme al suo gruppo, per lo meno tutti i giorni tranne oggi.
-Ehi- dice sedendosi vicino a me
-Ehi- mi tolgo una cuffietta
-Ti andrebbe di marinare la scuola?-
-No- se fossi stata Isabella avrei detto si in un secondo ma non ero più lei o almeno cercavo di non esserlo.
Lui mi guardò e sorrise.
-Sicura? Non vuoi restare un po' con me, solo io e te?- disse con quel suo fare malizioso.
-Punto primo non ti conosco, punto secondo perché non marini la scuola con uno dei tuoi amici e punto terzo sei vuoi scopare puoi farlo benissimo con una delle ochette di questa scuola- "Cazzo! Questo lo avrebbe detto lei non la nuova me! Che ho detto!" penso maledicendomi. Aidan scoppia a ridere.
-Lo sapevo che non avresti resistito a questa falsa a lungo! Allora Isabella che dici di marinare la scuola?-
Lo guardo storto.
-Seriamente, vorrei parlarti-

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