Number 9

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Passò un'ora e mezza ed io finii per addormentarmi sul serio.
Mi svegliò il suo bassare alla porta, non aveva la chiave... ops
Aprii la porta e mi godetti lo spettacolo.
Sgranò gli occhi che fino a qualche secondo prima fissavano la porta. Mi esaminò nella mia interezza per qualche secondo e poi ricordandosi che chiunque passasse di lì mi avrebbe vista mi spinse con una mano mentre con l'altra richiedeva la porta alle sue spalle.

*parlano in inglese*

-È... è-
Continuava a guardare il mio corpo e a quanto pare non ragionava granché.
-I miei occhi sono qui-
Dissi fingendo di essere seccata dal suo comportamento.
-È la mia camicia?!-
Feci spallucce e mi diressi verso il letto per ristendermi.
Lui resto lì, inebetito, ma i suoi occhi verdi non si perdevano un mio movimento, sentivo il suo sguardo alle mie spalle e ne gioivo. "Bene!"
-Vestiti!-
Piagnucolava e urlava allo stesso tempo.
-Nah, sto bene così-
-Vestiti ho detto-
Non si avvicinava, sapeva che gioivo della sua reazione, aveva capito.
Mi sedetti e lo osservai innervosirsi, frenarsi, stringere le gambe per tenere a freno l'erezione.
Sorrisi e decisi di provocarlo ancora pi più.
-Perché altrimenti che fai bimbo? Mi stupri?-
Appena senti questa frase lui si gettò su di me, mi prese per i polsi e mi spinse sul letto.
I suoi occhi erano desiderosi della mia carne ma la sua coscienza lo fermava.
-Esattamente-
-Non mi fai paura- dissi ridendolo in faccia.
Mi calmai lentamente, e lo guardai passando dagli occhi alle labbra ai suoi capelli. Non potevo muovermi. Lui stringeva. Non mi faceva male ma non lasciava la presa.
Mi girai di scatto facendolo finire al mio posto ed io mi ritrovai al suo. I suoi occhi erano ora sorpresi e spaventati ed  ora rabbiosi. Mi avvicinai leggermente prima con i seni e poi con la testa al suo busto, quando i nostri petti si scontrarono delicatamente sussurrai al suo orecchio.
-Te l'ho detto-
Sentivo il suo respiro affannoso.
-Io non sono tua.-
Lui manteneva ancora i miei polsi e non aveva intenzione di lasciarli.
Si rigirò e ci ritrovammo come prima: io sotto e lui sopra.
-Credevo fossi venuta qui per dormire non per stuzzicarmi- mi lasciò  lentamente i polsi mentre si metteva seduto.
-Stavo dormendo... mi hai svegliato tu- dissi soffocando una risata, poi gli buttai le braccia al collo da dietro, lui si irrigidì di colpo come suo solito.
-Smettila di mentire-
-Uh?-
-Tutto questo! A te non ti interessa! Io non ti interesso!- Si alzò con gli occhi furiosi.
-Ti stai divertendo vero! Era questo che volevi! Approfittarti di me!-
Io ero calma, non era la prima volta che qualcuno saltava sulla difensiva appena provava dell'interesse fisico o tanto meno che mi urlava conto. Mi misi in una posizione comoda e aspettai che lui si calmasse.
-Tu menti! Da sempre! Non vuoi che io sappia niente di te! E la cosa mi da sui nervi!- detto questo si lasciò cadere al mio fianco a pancia in su.
-Finito?-

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