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Passa circa una settimana da quella notte ma nessuno dei due ha il coraggio di affrontare l'argomento, stanno andando avanti come se quel bacio non fosse mai avvenuto, così anche Valeria si sta convincendo che loro due non potranno mai stare insieme e cerca di non ci pensare e continuare a vederlo come amico. Come ogni mattina i ragazzi vanno a scuola insieme, passa la mattinata e si ritrovano alla fermata, Daniele è particolarmente sorridente "ehi Vale, com'è andata la mattinata?"
"Ehi, tutto bene, tu?"
"Tutto bene, senti oggi pomeriggio ci saresti?"
"Si, non ho niente da fare"
"Perfetto allora verso le 16 vieni da me, ti porto a divertirti un po'"
"Va bene"
I ragazzi tornano a casa, Valeria mangia, fa una doccia e si prepara per uscire, indossa un paio di jeans attillati con qualche strappo e una maglietta di pizzi nera, si trucca leggermente e va da Daniele che la aspetta al portone di casa, la abbraccia e si incamminano verso casa di un suo amico, entrano e vengono pervasi da un forte odore di alcool. Daniele presenta Valeria ai suoi amici e passano una parte del pomeriggio insieme finché il ragazzo non si allontana per andare da una ragazza e Valeria, mentre lo cerca, si imbatte in un ragazzo alto, abbastanza muscoloso che le porge un sorriso "ehi, tu sei Valeria giusto?"
"Si sono io, hai visto Daniele?"
"Sarà dietro a qualche ragazza, ti va di stare un po' con me? Sai hai attirato la mia attenzione da quando sei entrata in questa casa"
"E come mai?"
"Perché hai una bellezza e sei lineamenti così particolari.. si vede che non sei come le altre ragazze qui dentro"
"In cosa sarei diversa..?"
"Perché sei così dolce, vera, indifesa.."
"Grazie.. ma io non so ancora come ti chiami..."
"Ah giusto, io sono Alessandro"
"Ok, piacere.. Ti va di andare in giardino che qui l'aria inizia ad essere pesante?"
"Si certo" I due vanno in giardino, si siedono sull'erba e Valeria si guarda intorno alla ricerca di Daniele finché non sente il braccio possente di Alessandro che le avvolge la schiena e le appoggia una mano sulla vita, allora rivolge lo sguardo a lui "non ti meriti di soffrire a causa sua.."
"..ma io non riesco a non pensare a lui..."
"Lo vedo.. ma fidati, è solo uno stronzo"
"Senti.. ce l'avresti una sigaretta?"
"Si certo" il ragazzo le porge la sigaretta, lei la accende e inizia a fumare, lui la guarda "sai che sei ballissima mentre fumi?"
Lei arrossisce leggermente e lui inizia ad avvicinarsi fino a baciarla. Quando si allontana dal suo volto lei guarda l'orologio "oddio è tardissimo, devo trovare Daniele"
"Ehi ehi calma.. prima mi lasci il tuo numero"
Lei annuisce, scrive il numero sul cellulare del ragazzo e poi cerca Daniele finché non lo trova con una ragazza, si avvicina lentamente "Dani scusami posso parlarti un minuto?"
Il ragazzo si alza e insieme si allontanano dal rumore "dimmi.."
"Io dovrei tornare a casa, inizia ad essere tardi"
"Va bene, saluto e andiamo"
La ragazza annuisce e dopo poco si trovano fuori dalla casa diretti verso casa. "Dani.. Io ti devo dire una cosa"
"Dimmi Vale"
"Prima alla festa.. ho baciato un ragazzo..."
"Ti ricordi come si chiama..?"
"Si.. Alessandro"
"Vale fai quello che ritieni giusto, solo.. per favore... stai attenta"
"Certo, tranquillo"
Daniele la accompagna fino al portone di casa, lei lo abbraccia "grazie" ed entra in casa dove trova un biglietto del padre che dice 'stasera sono con Federica, dobbiamo finire un lavoro per l'ufficio, torno tardi, non mi aspettare sveglia' dopo averlo letto va in camera e si mette a letto.
Passa qualche giorno e per ora di Alessandro nessuna traccia, finché un sabato mattina, mentre Valeria sta studiando, il cellulare inizia a vibrare, il numero non è salvato in rubrica, la ragazza esita un po' ma poi risponde "pronto.."
In risposta sente una voce familiare e sorride "ehi bellissima"
"Ciao Ale.. come stai?"
"Tutto bene, senti ti va di uscire oggi pomeriggio?"
"Va bene, dove andiamo..?"
"Dove vuoi tu"
"Mm.. potremmo andare al parco, è una bella giornata"
"Va bene, allora ti aspetto lì alle 16"
"Perfetto allora a dopo"
Il ragazzo chiude la chiamata e Valeria inizia a pensare a cosa mettersi, la mattinata passa velocemente, verso le 15 la ragazza fa una doccia, si mette un paio di jeans stretti con il risvoltino, una maglietta bianca a maniche corte e la giacca di pelle, si trucca leggermente e alle 16 va al parco dove Alessandro la aspetta "Ehi bellissima"
"Ciao"
"Allora.. andiamo a fare un giro?"
Lei annuisce e i due iniziano a camminare e parlano un po' per conoscersi meglio. Quando Alessandro inizia a parlare della propria moto da cross gli occhi della ragazza si illuminano "Non è che me la faresti vedere? Mi piacciono da morire le moto"
"Certo.. se vuoi ci facciamo un giro"
"Sarei felicissima di farlo"
Il ragazzo la porta dove ha parcheggiato la moto e le porge il casco, poi vi salgono, lui mette in moto e fanno un giro fino ad arrivare nel luogo in cui lui fa le gare, si ferma da una parte e scendono. La ragazza si guarda intorno incredula "Non ci posso credere.. sono veramente su un circuito da cross?"
"Si ma ti piace così tanto?"
"Stai scherzando? È una vita che lo sogno"
"Allora perché non te la fai comprare una moto?"
"Beh.. per ora non le so guidare"
"Ti posso insegnare un po' io"
"Davvero lo faresti?"
"Si dai sali, tanto qui di giorno non c'è nessuno"
Il ragazzo le mostra tutti i comandi e le spiega come funziona, lei indossa il casco e sale sulla moto, da un po' di gas e inizia a guidare, mentre viaggia, prende una curva un po' troppo stretta e cade. Alessandro corre da lei e solleva la moto, poi si Avvicina alla ragazza "ehi bella, tutto bene?"
"Si.. Mi fa solo un po' male la caviglia perché mi è caduta la moto addosso e il braccio perché ci sono caduta sopra" lui la prende in braccio e la fa sedere su una panchina, lei appoggia la tasta sulla sua spalla e lui le accarezza la guancia "ehi, ti sei spaventata?"
"Solo un po'.. ma non è niente"
Lui le solleva leggermente il volto con una mano e la bacia, lei non si muove, lo lascia stare e si rende conto in quel momento che sta bene, sta bene davvero. "Piccola, tu mi piaci"
Lei lo guarda stupita "io.. non so ancora bene cosa provo... sono un po' confusa"
"Hai tutto il tempo che vuoi.. però ti avverto che sarà difficile staccarmi da te" detto questo le da un altro bacio.
Il sole inizia a calare, Valeria guarda l'ora "io adesso dovrei tornare a casa"
"Ti accompagno vieni"
I due salgono in moto, Alessandro la accompagna a casa, le da un ultimo bacio e lei torna a casa. "papà sono a casa"
"Bentornata" Ma a risponderle è una voce femminile, va in cucina e trova Federica ai fornelli "c..ciao..."
"Come stai Valeria?"
"Bene.. tu?"
"Tutto bene, stasera rimango a cena qui con voi"
"Ah va bene, io vado a cambiarmi e poi ci sono" la ragazza va in camera, si toglie le scarpe notando che la caviglia è un po' gonfia ma cerca di non farci caso e si cambia, poi torna in cucina e mangia con suo padre e Federica. Dopo aiuta a sparecchiare e torna in camera dando la buonanotte, si butta sul letto e manda un messaggio a Daniele
V:ehi
D:ehi Vale, com'è andata?
V:tutto bene.. finché non sono tornata a casa
D:che è successo a casa?
V:c'è Federica a casa che ha preparato la cena e credo che rimanga qui
D:vuoi che venga a farti compagnia?
V:si.. per favore
D:arrivo
Passano circa due minuti e Daniele si presenta davanti sul balcone da Valeria, lei gli apre la porta e lo abbraccia, lui la stringe a sé e le dà un bacio sulla fronte. Si sciolgono dall'abbraccio ed entrano in casa, lui si precipita sul letto e mentre lei lo raggiunge lui nota che sul suo volto c'è una smorfia di dolore e gli cade l'occhio sul piede gonfio. Allora si alza, la prende in braccio e la aiuta a mettersi sul letto "Ehi ma che hai fatto a questo piede"
"Non ho fatto niente, mi fa solo un po' male"
"Vale per favore dimmi che è successo?"
Lei abbassa lo sguardo "ci è caduta la moto sopra.." afferma con un filo di voce e tutta d'un fiato, lui spalanca gli occhi e rimane a bocca aperta "e quando ci sei salita sulla moto?"
"Oggi pomeriggio.. con Alessandro"
"E perché non sei andata ad un pronto soccorso? Lo vedi come stai"
"Ma non serve, basta un po' di ghiaccio"
"No vale, adesso andiamo a farti visitare"
"E come lo dici a mio padre?"
Daniele esita un attimo "Vai da lui e gli dici che sei caduta.. vedrai che come vede in che stato è il tuo piede ti porta anche lui"
"Dai ma non è niente, guarda" la ragazza si tira su e si alza ma come appoggia il piede per terra cade, lui la aiuta ad alzarsi "Ti prego, per una volta, puoi smettere di essere orgogliosa e chiamare tuo padre?"
"Ma così tu te ne devi andare"
"Io sarò a casa ad aspettarti e non vado a dormire finché non mi dici che sei tornata a casa"
"Mm.. va bene"
"Allora vado"
Daniele le lascia un bacio sulla guancia, apre leggermente la porta e poi esce dalla finestra. La ragazza si mette a sedere e chiama il padre "papà.. Puoi venire un attimo...?"
Il padre si affaccia alla porta un po' scocciato "tesoro noi stiamo lavorando che c'è..?"
Lei lo guarda con gli occhi lucidi per il dolore "papà mi puoi accompagnare al pronto soccorso?" indicando la caviglia. Lui prende velocemente una giacca, le chiavi della macchina, aiuta Valeria ad alzarsi e la porta al pronto soccorso dove un'infermiera le fa fare una tac e, quando le arrivano i risultati torna dalla ragazza "Allora dalla tac risulta che non c'è niente di rotto, il gonfiore è dato dalla botta e dalla posizione del piede quando essa è avvenuta, l'unica cosa che possiamo fare è mettere questa crema tutti i giorni la mattina e la sera e stare a riposo" l'infermiera lascia la ricetta della crema e Valeria torna a casa con il padre, si mette sul letto e crolla subito per la stanchezza.
La crema è molto efficace e il gonfiore sparisce in pochi giorni, dopo circa una settimana il padre di Valeria passa un weekend fuori per lavoro e lei invita Alessandro a passare del tempo a casa sua. Quando lui arriva lei lo abbraccia "ma ciao bellissima"
"Ciao Ale come stai?"
"Potrei stare meglio se tu mi dessi una risposta e potessi stare con te una volta per tutte"
Lei lo guarda e lo fa zittire con un bacio lungo e dolce, lui le mette le mani sui fianchi e la avvicina a sé. Quando si staccano si guardano negli occhi "questo è un si?"
"Decisamente si"
Lui le sorride e si mettono sul divano a guardare un film con pop corn e patatine.

Io per te ci sarò sempre Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora