Bad Love || Deku Villain || Izuocha

4

Ci ritroviamo all'improvvuso in un bar dove dietro il bancone si trova una specie di uomo.

«Lui è Kurogiri e sarà il nostro warp gate.» Mi spiega il ragazzo con la mano sul viso. «Mentre io sono Shigaraki Tomura, colui che ideerà tutti i piani...» Comincia a dire sedendosi su una sedia e grattandosi il collo. «Tra poco entreremo dentro la Yuuei per far capire agli eroi che esistiamo e che non sono al sicuro. Se ti stavi chiedendo come facevo a sapere il tuo nome...» Mi lancia poco dopo un fascicolo dove c'è il mio nome, la mia foto e il risultato che ho ottenuto al test d'ammissione, sia quello scritto che pratico.

Scopro con sorpresa che al test scritto sono andato vicino al voto massimo, ma ormai non conta più. Non posso e non potrò mai entrare allo Yuuei.

«Tu... saresti prezioso per noi. Ragioni in fretta e ti adatti alle circostanze, giusto?» Mi chiede voltandosi a guardarmi togliendosi quella strana mano dalla faccia.

Annuisco.
«In effetti con un po' più di tempo forse sarei riuscito a distruggere un robot... e oltre a questo, a causa degli altri partecipanti, tutti i miei bersagli venivano sempre distrutti prima dai loro quirk quindi credo che sia anche per questo motivo se non ho passato il test.»

«Non importa.» Mi dice lui sorridendo. «Potrai benissimo vendicarti... di tutti quelli che ti hanno sempre deriso...» Comincia a dirmi mentre io stropiccio i fogli preso da un'improvvisa rabbia. «Di tutti quelli che non hanno mai creduto in te... di tutti quelli che non ti hanno reputato adatto a diventare un eroe!»

A sguardo basso comincio ad accennare ad una piccola e malsana risata avendo già in mente chi potrà essere la mia prima vittima...

«Allora Shigaraki... quando attacchiamo?» Chiedo elettrizzato guardandolo con un sorriso psicopatico.

Lui ricambia la mia espressione e mi dice immediatamente la data in cui entreremo alla Yuuei.

«Però prima dovrei lavorare anche io ad una tecnica per poter attaccare.» Dico cominciando a rifletterci subito su con un sorriso. «Non ho alcun quirk quindi lavorerò utilizzando delle armi: coltelli, spade, pugnali, non mi importa. Potresti procurarmene alcuni?» Chiedo mentre lui annuisce.

«Certo.»

Mi rimetto lo zaino sulle spalle ed esco.
«Ritornerò domani allora.»

Esco da quell'edificio e ritrovando subito l'orientamento mi dirigo verso la mia scuola.

Dopo tutto questo tempo finalmente potrò mostrare a tutti di cosa sono capace.