capitolo 3.

390 16 2
                                    

mi porta in bagno e chiude la porta.
<ma che vuoi cazzo!> dico.
<te!> dice baciandomi il collo.
gli tiro uno schiaffo.
<mi piacciono le ragazze che vogliono dominare la situazione.> dice lui facendo una faccia perversa e scende con le mani e mi palpa il culo e le tette.
cerco di liberarmi senza riuscire.
lui prende la mia mano e la mette sul suo membro..io la tolto schifata e urlo dando colpi contro la porta.
mi tappa la bocca e mi gira di schiena, si tira giù i pantaloni e poi i boxer e si avvicina a me..
<oh bella fammi un pompino, una sega.> dice.
<sei da scopare forte sappilo.> aggiunge.
<mhh.> fa.
sento qualcuno che entra nei bagni e sente dei rumori.
<che succede?> fa una voce maschile.
<aprite! carabinieri.> dice.
nessuna risposta..
sfonda la porta e vede la scena..vede che sto piangendo.
<signorina..> dice il carabiniere.
<mi stava per violentare.> piango.
<ha messo le mani ovunque mi baciava il collo che schifo..> dico piangendo.
<zitta troia! che ti piaceva.> dice il ragazzo.
il carabiniere lo porta via e mi raggiunge sofia.
<che è successo?> dice.
gli racconto tutto.
<quel ragazzo mi ha distratta..> dice lei.
<tranquilla si saranno messi d'accordo.> dico piangendo.
sofia mi porta fuori..
<hai bisogno di qualcosa?> dice.
<un'abbraccio.> dico.
mi abbraccia forte.
<andiamo a fare le foto.> dico.
<sicura?> dice sofia.
<si!> dico decisa.
si sono una ragazza così, non mi ferma nulla..non voglio che ciò mi fermi, ora quel carabiniere farà il suo lavoro con quel coglione che mi voleva violentare. menomale che è arrivato in tempo..
andiamo a comprare i palloncini con i numeri in un chiosco vicino al parco e poi andiamo al parco e faccio degli scatti.
poi prendiamo un gelato.
<grazie.> dico.
<di nulla potrai contare sempre su di me lo sai.> dice lei abbracciandomi.
.
nel frattempo si vanno le diciannove e torno a casa.
<ciao.> mi fanno i miei.
<ciao.> dico io.
<papà.> corro ad abbracciarlo.
<piccola.> dice lui.
mi abbraccia forte, cazzo mi mancava erano tre mesi che non lo vedevo e avevo bisogno di un suo abbraccio.
<sono fiero di te, mamma mi ha detto tutto.> dice dandomi un bacio sulla guancia.
sorrido.
<grazie papi.> dico.
ci stacchiamo.
<vi voglio dire una cosa.> dice papà.
<partiamo per rimini.> aggiunge  sorridendo.
<in vacanza.> dice guardandoci.
oddio cosa?
non ci posso credere.
<non siete felici piccole?> dice mamma.
agnese salta per tutta la stanza.
<cazzo si papà, non vedo l'ora.> dico abbracciando.
erano due anni che non facevamo più una vacanza tutti assieme.
<quando?> chiede agnese.
<dopo cena.> dice papà.
sorrido.
che bello starò con la mia famiglia.
<vado a preparare la valigia.> dico.
<è già tutto pronto piccola.> dice mamma.
<come?> dico.
<sisi ho già fatto io.> mi risponde mamma.
<ma io devo comprare nuove cose.> protesto..
<prenderai a rimini.> dice papà.
<ok.> dico sorridendo.
<a tavola dai!> dice mamma.
ci mettiamo e mangiamo, poi sistemiamo e laviamo tutto e partiamo.
dopo qualche ora di viaggio arriviamo al hotel verso le ventitré e venti.
alla reception.
<siamo in quattro.> dice papà.
<stanza sei.> dice il ragazzo dietro al balcone.
saliamo nelle stanza e sistemo tutto.
con tutte le cose successe non ho manco avvisato sofia..prendo il cellulare e...
batteria scarica merda! lo metto sotto carica e mi vado a lavare e mi cambio per poi andare a dormire.

ti amo ti odio/sespo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora