IV

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Demons- Imagine Dragons

Il biondo ed il nero erano ancora sui lettini, il sole colpiva tramite i suoi raggi entrambi il loro corpi, quello del batterista era liscio senza troppe scolpiture, non aveva certamente un brutto fisico, tutto il contrario, il cantante invece aveva pettorali e addome ricoperti di peluria e le sue forme erano molto simili a quelle del biondo. Roger non si era ancora deciso ad andare in casa per prendere gli occhiali, non voleva rovinare tutto. Stava bene con Freddie, era il suo migliore amico e poteva fare qualunque cosa davanti a lui. Poteva ruttare e sarebbe stato ricambiato da una fragorosa risata da parte del nero, poteva fare battute a sfondo sessuale ed essere seguito a coda da una battuta sempre dell'amico, l'unica cosa che non era in grado, o meglio non aveva il coraggio, di fare era raccontargli dei suoi dubbi, mostrarsi vulnerabile. Voleva provarci però, buttò fuori il fumo che aveva appena aspirato....

Roger: sai Fred...
Freddie: dimmi

Il cantante era un po' agitato ma soprattutto curioso, c'era stato un momento di silenzio prima che il biondo lo interpellasse durante il quale ,sapendo di non essere visto, aveva passato il tempo a studiare il viso ed il corpo del batterista. E se si fosse sbagliato? E se ne fosse accorto?
Lui sarebbe stato perso, cosa gli avrebbe detto per scusarsi??

Roger: io ho...
Freddie: si tesoro?

Disse tentando di sembrare il più calmo possibile ma se solo lo avesse guardato il biondo avrebbe visto l'amico sudare freddo dall'ansia.
Roger aprí la bocca per dire " io ho paura di morire solo " ma qualcosa glielo impedì, qualcosa non materiale, non di concreto...un qualcosa di astratto ...Il suo orgoglio.
Perciò...

Roger: io ho sonno.

Il nero rimase sollevato, ma allo stesso tempo un calore provocato dalla rabbia gli attraversò il petto, aveva sonno...forse perché aveva passato la notte a fare sesso con un'altra ragazza. Il nero passò dall'essere completamente infatuato dal biondo e dalla scena all'essere geloso e furibondo contemporaneamente.

Freddie: come si chiamava?
Roger: chi?
Freddie: la ragazza.
Roger: quale ragazza?

Il cantante rimase scioccato, a lui non importava neanche di chi si portava a casa, e peggio no si ricordava neanche di averlo fatto. Forse stava fingendo, ma era molto difficile dato che si vantava sempre di ciò che faceva con le ragazze.
Le ragazze...già...erano la sua passione, insieme alle macchine, a volte le univa facendosi le ragazze in auto. Ma erano comunque ragazze, quando pensava a questo il nero sentiva lo sconforto riempirlo. Forse tutto ciò di cui si preoccupa era inutile, forse era tutto tempo perso. Roger non dava mai segno di essere omosessuale o anche solo di poterlo diventare. Per Freddie sarebbe bastato un Roger bisessuale, dopotutto anche lui lo era, al contrario di come molti pensavano non aveva completamente cambiato sponda, era rimasto nel mezzo. Certo sarebbe dovuto essere geloso sia degli uomini che delle donne, e lui era uno molto geloso, questo discorso lo stava infastidendo infatti è non poco.

Freddie: quella che è corsa via piangendo.
Disse secco
Roger: ooh...ehm...Mi pare...
Freddie: ti pare?? Non sei nemmeno certo del nome??
Roger: non me lo ricordo! Datti una calmata non è mica di vitale importanza.
Freddie: non puoi fare sesso con sconosciute!

Il nero stava praticamente facendo una scenata di gelosia senza accorgersene.
Senza rendersi conto da quale pulpito venisse la predica.

Roger: tu vieni a dirlo a me?! Ti fai inculare ogni notte e vieni a dire a me di non fare sesso con sconosciute??
Freddie: ...

Rimase immobile, si sentiva trattato come una delle sue tante conquiste, aveva davvero usato un linguaggio molto volgare...cosa che non avrebbe mai potuto infastidire Freddie se non fosse per il fatto che lo aveva detto con un certo tono di disprezzo tale da far quasi bagnare gli occhi del cantante con diverse lacrime. Lui però si riprese subito, se c'era qualcosa che non piaceva a Freddie era perdere in un discorso, o perdere in generale...insomma gli dava molto fastidio.

Freddie: sai hai ragione, anzi mi chiedo perché sono qui con te adesso.
Roger: scusa?
Freddie: già, ho voglia

Prese il telefonino dalla camicia che era gettata ai piedi del lettino e compose un numero, portò poi l'aggeggio all'orecchio aspettando che l'interlocutore rispondesse.

Roger: chi chiami?
Freddie: Paul.
Roger: prenter??
Freddie: si
Roger: attacca.
Freddie: perché dov-
Roger: FREDDIE ATTACCA!

Il batterista detestava prenter, influisca troppo sulla vita di Freddie. Era come se lui potesse decidere perfettamente tutto sulla vita della cantante, come doveva fare qualcosa e quando, senza dirgli perché e ovviamente senza che lui lo capisse, per Freddie, a parere di Roger, tutte le decisioni che prendeva erano sue ma non era affatto così. Aveva anche il sospetto che fosse stato lui a fargli venire dubbi sulla sua sessualità. Litigava molto spesso con lui e come per conseguenza la discussione si estendeva a Freddie. Quando loro due erano in " disaccordo " scoppiava un enorme casino, era impossibile pensare che se Roger e Freddie litigavano tutti gli oggetti della casa sarebbero rimasti al loro posto, insieme agli insulti infatti volava anche qualunque cosa potesse essere utilizzate come possibile arma. Questo faceva male al nero, litigare con l'uomo che amava e poi tirargli addosso le più mali parole che gli venissero in mente era orribile per lui.
E anche a Roger, per quanto lo negasse, sul momento gridava come un pazzo e faceva uscire tutta la rabbia che aveva dentro, ma una volta chiuso da solo in camera non desiderava altro che fare pace con l'amico.
Adesso ad esempio non ci vedeva più dalla rabbia, prese il telefono dalle mani del cantante e lo lanciò tra le piante.

Freddie: ma sei serio??
Roger: non ti azzardare a chiamare più quel coglione.
Freddie: è un mio amico, non chiamarlo così.
Roger: lui non è tuo amico!
Freddie: si che lo è
Roger: non farai sesso con lui.
Freddie: Non volevo farlo con lui!
Roger: oh
Freddie: ma lui mi avrebbe aiutato a trovare qualcuno.
Roger: te lo puoi trovare da solo, non ti serve lui
Freddie: scusa?
Roger: guardati, sei bello alto e anche bello magro, e grazie ai tuoi pantaloni si può notare che sei anche ben dotato.
Freddie: ....

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Quarto capitolo, vogliamo parlare dell'amore di Roger nei confronti di Prentmerd- volevo dire Prenter.( no non è vero volevo esattamente dire merd.)

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