VI

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Bad liar- Imagine Dragons

I dubbi continuarono a gridare nella testa del biondo per tutta la notte e per l'alba del giorno a venire. Il suo letto per la prima volta dopo mesi o anche anni era stato vuoto, o meglio a vegliare su esso vi era solo il suo effettivo proprietario.
Roger era riuscito stranamente ad addormentarsi a differenza del nero che invece era rimasto sveglio tutta la notte ed era caduto nel sonno solo due ore prima che arrivasse l'orario in cui dovette alzarsi. Erano le nove e mezza, praticamente era l'alba per il cantante ma Paul non poteva venire in altri orari. Egli aveva infatti un appuntamento con prenter per questioni lavorative. Doveva fargli sentire una nuova canzone,avevano finito il quarto album ed ora stavano lavorando al quinto. Brian aveva già composto ottime tracce come ad esempio "Tie your mother down" e "Teo Torriatte". Freddie invece si era impegnato più che mai su una sola traccia: " somebody to love". Era probabilmente la sua canzone preferita composta da lui, era tecnicamente complicata e aveva milioni di armonizzazioni o comunque più di quante ce ne fossero in Bhoemian rhapsody. Non era però quella la canzone che voleva far sentire a Prenter.
Si alzò a malavoglia dal letto, isterico come al solito per aver dormito poco, non era colpa sua, le ultime parole del biondo, pronunciate il giorno prima lo avevano completamente stregato. Ogni volta che si trattava di Roger, il cantante, perdeva il buon segno e diventava come una ragazzina con la sua prima cotta al college. E sentirsi dire certe cose da lui certamente non rendeva più facile per Freddie nascondere ciò che provava.
Prese dei jeans ovviamente a cavallo alto ed una camicia con i primi due bottoni sbottonati. Si fece forza pensando ancora a Roger e gli si stampó un sorriso sul viso, scese poi al piano di sotto e si preparò un caffè.
Il biondo bel frattempo si era anche lui già svegliato e aveva già in mano carta e penna erano due o tre giorni che stava anche lui lavorando ad un pezzo per l'album. Doveva solo rifinire l'ultima parte, il titolo era "Drowse". A dirla tutta lui in realtà voleva scrivere un testo d'amore. Perché? Non lo sapeva nemmeno lui, voleva scriverlo, tutto qui. Ma man mano che buttava giù parole il tema della canzone cambiava completamente. Aveva il cestino pieno fino all'orlo di bozze di vari tentativi che però non lo aggradavano. Diede una veloce rilettura alle righe precendenti, sembrava che tutto quadrasse, provó a cantarla, sembrava andasse tutto bene, non c'erano acuti che gli massacracavano la gola e siccome l'intonazione l'aveva scelta lui aderiva perfettamente col suo timbro. Si avvicinò al cassetto sempre col figlio in mano, mentre continuava a leggerlo e leggerlo e leggerlo, aprì il cassetto senza neanche guardarlo e vi tirò fuori il solito pacco di sigarette, ne prese una e la accese cercando di fare attenzione al figlio col testo. Fece un tiro e provó dinuovo a canticchiarla, sbaglió però una nota

Roger: ma porca vacca!
John: buongiorno anche a te Rog

Il bassista era appena entrato nella stanza del biondo, si stava annoiando dato che il chitarrista era chiuso nella sua stanza a scrivere e il cantante bè...lui era nella sala prove con Prenter.
Già, Paul era arrivato nella temporanea abitazione della band e si era già chiuso nello studio col cantante che gli stava facendo sentire al piano la sua canzone.
Premeva con forza i tasti del pianoforte e cantava con tutta la passione che aveva in sé...non c'era bisogno per lui di concentrarsi o di leggere il testo o le note. Tutto ciò che aveva scritto era uscito liberamente.

Paul: è bellissima...
Freddie: lo so...è mia
Paul: ripetimi solo un secondo il nome my dear
Freddie: you take my breath away
Paul: poesia

Il cantante sorrise mentre rileggeva il testo.

Paul: è dedicata a qualcuno di preciso?

Freddie distolse lo sguardo dal foglio, era ovvio che quella canzone non era semplicemente frutto di un secondo di ispirazione, o forse in parte lo era ma l'altra parte gridava a squarciagola "Roger".

Freddie: no
Paul: no?
Freddie: mi è...solo v-venuta in mente e...ho detto...Perché no?
Paul: sicuro dear?
Freddie: perfettamente.
Paul: se lo dici tu...

Il cantante fece un sospiro,
- per nessuno? Si...per nessuno che si accorga di ciò che provo. Mi è bastato passare con te poche ore da soli e mi è venuto in mente tutto questa sorta di testo. Roger cazzo guardami un faccia quando parli con me. È impossibile non notare come io arrossisca o come io senza motivo inizi a ridere anche per sciocchezze, sempre mettendomi la mano sulla bocca nel timore che tu possa provare ribrezzo nei confronti dei miei denti.
Però no, questa canzone non è per nessuno, o almeno è meglio che gli altri pensino ciò. -

Intanto il biondo era al piano di sopra nella sua stanza che esattamente come il nero cercava qualcuno che approvasse il suo pezzo, quel qualcuno si era presentato alla sua porta facendolo anche sobbalzare e adesso gli stava rubando una sigaretta nel mentre che Roger gli spiegava i passaggi musicali che aveva intenzione di eseguire con la sua traccia.

Roger: ma almeno mi ascolti??
John: si ma non sono io che decido se un pezzo può essere nell'album o no
Roger: si invece
John: per me può andare Roger
Roger: perfetto
John: ma sai benissimo a chi devi chiedere per essere sicuro di poterla registrare...
Roger: Brian?
John: no
John: ...
John: anche
Roger: allora chi?
John: Rog, siamo in quattro in questa band, se non devi chiedere a me e neanche a Brian...a chi mai dovrai chiedere??
Roger: Freddie?
John: mah, tu dici?
Roger: si è Freddie.
John: è già in sala prove adesso, vai a chiedergli se lo approva
Roger: buona idea

Il biondo fece per uscire ma si fermò davanti alla porta poco  prima di mettervi un piede fuori. Si voltò verso il bruno

Roger: ah John...
John: si?
Roger: mi devi una sigaretta
John: e tu 350 dollari spesi in scommesse automobilistiche.
Roger: ...
Roger: puoi tenerti le sigarette
John: certo che posso.

Disse mettendosele nella tasca dei jeans. Il biondo poi uscì e andò verso la sala prove.

Il nero cercava ancora di provare la canzone, voleva capire quale fosse la migliore intonazione da usare, forse un tono basso? O uno alto? O entrambi?
Certamente chi non era interessata alla traccia era chi stava costantemente fissando il cantante intento a lavorare.

Paul: Freddie...
Freddie: si?
Paul: credo che tu sia un pessimo bugiardo ( frase non assolutamente messa per far centrare la canzone col capitolo. No. Toglitelo dalla testa. )
Freddie: perché?
Paul: perché mi sembra ovvio che questa canzone sia dedicata a qualcuno.
Freddie: e invece no, fidati tesoro

Il baffuto si alzò di scatto avvicinandosi al pianoforte e di conseguenza al cantante. Anch'egli, confuso sulle sue intenzioni, si alzò in piedi. Fece per allontanarsi dallo strumento ma Paul poggió la propria mano sulla sua, poi la prese e la strinse leggermente.

Freddie: che stai facendo?...
Paul: shhh...

Sempre con la presa della mano tirò a sé il cantante facendo unire i loro colpi, il cantante non ebbe tempo di proferire parola o di separarsi da quella presa che le labbra del baffuto erano sulle sue. Lo avvolgeva in un bacio possessivo e consapevole di essere bravo.
Nell'angolo, alla fine delle scale però a guardare la scena vi era colui che per quante volte potesse dire che Freddie era solo un suo amico non poteva non soffrire come un cane a guardare quella scena.
Roger...

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Ma salve a tutti, tecnicamente dovevo postare ieri ma a causa di problemi tecnici e familiari e ovviamente anche lavora- no ok non ho avuto voglia di continuare.
😊
Però sono molto felicia perché sto convincendo gente a scrivere le froger. ( ehi tu, si tu! Proprio tu che stai leggendo, lo si che vuoi scrivere una froger, fallo! Lo so che lo vuoi!)
Vi vi bi


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