Gala.

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"Jaz Mirando,che onore conoscerla di persona",ed ecco la quarantesima persona che veniva da me,col sorriso stampato sulla faccia e la mano pronta a stringere la mia,che falsi...
Mi veniva il voltastomaco.
Armie era accanto a me,c'era tanta gente,per il momento non avevo ancora visto i miei genitori,troppi occhi che mi guardavano,mi strinsi nelle spalle e guardai a terra,"Hai bisogno di bere per farti coraggio?".
Chiese Armie passandomi il bicchiere sotto il naso, l'odore del vino era veramente dolce,"Voglio andare a casa", sbuffò,"Siamo qua da solo venti minuti.Abbi pazienza ragazzina",lo fulminai con lo sguardo,vidi che un gruppo di ragazze ci guardavano e bisbigliavano fra di loro,mi girai dando le spalle a quelle oche.
Sapevo perfettamente cosa pensava la gente di me,ero finita diverse volte nei guai per il mio lato selvaggio,ma ero così,figlia unica, cresciuta sola,dato che i miei genitori erano sempre occupati col lavoro,i gala e i viaggi di lavoro.
Sono cresciuta con le feste a scuola, l'erba,la musica e l'alcool...
Senza regole e senza freni.
Un caso disperato.
Guardai Armie,era sorridente,pieno di sicurezza,era veramente una bella figura da guardare,la nostra è una relazione di puro interesse,lui si scoperà mezza New York mentre io sarò alle feste,spero solo di non dover fare un figlio con lui...Non vedo l'ora di divorziare da lui e pensare che non siamo ancora sposati...
Andai in bagno,mi chiusi dentro e presi un bel respiro,"Mirando è fortunata!Sta con quel gran figo di Hammer!".
Ecco le solite ochette in calore,"Chissà com'è a letto Armie",risero,"Dicono che sia un vero stallone",mi stava salendo il vomito,"Ma lei è spesso alle feste e a bere e a drogarsi.Non dureranno nulla","Infatti...Beh mettiamoci in fila allora",spalancai la porta e feci girare le tipe,rimasero di sasso quando mi videro,"I cazzi vostri mai eh?!".
Uscì dando una spallata a una di loro,finte bionde...
E ora via.
Dovevo scatenarmi.
Mi fiondai al bar,mi sedetti e ordinai un Jack Daniel's.
ARMIE.
Jaz era sparita da mezz'ora, avrà trovato qualcuno di sua conoscenza,ma dubito dato che non siamo in discoteca,vidi che c'era gran movimento al bar, così andai a dare un'occhiata, c'era gente che puntava dei soldi,mi feci spazio fra la folla e...
Jaz stava facendo a gara di shot con un tizio,"Ho il fegato d'acciaio!".
Urlò lei buttando giù un bicchiere intero seguita dal tizio che era più in coma che in terra,"Dieci dollari su Mirando!".
"Impossibile che vinca! È una ragazza!".
Risi all'affermazione dell'uomo in cravatta che sventolava dei dollari in aria.
Al dodicesimo shottino,lo sfidante di Jaz crollò a terra,a differenza della ragazza che si mise a raccogliere il suo bottino,era veramente un osso duro,"Okay lo show è finito",mi avvicinai a lei,la quale stava sistemando i soldi nella borsetta,"Che fai?!".
Mi chiese,"Ti porto a casa",era ubriaca,"Pff.Mi rovini la festa!".
La presi a mo' di sposa e fra una protesta e un pugno la caricai in auto nei sedili dietro la legai,"Sei veramente uno stronzo!".
Durante il tragitto verso casa non smetteva di insultarmi e di tirarmi calci sul sedile,misi l'auto nel parcheggio sotterraneo, spensi il motore e mi misi a cavalcioni su di lei bloccandole le mani,dato che mi stava riempiendo di pugni e sberle,"MA SI PUÒ SAPERE CHE TI PRENDE?!".
"CHE CAZZO TE NE FREGA ARMIE?!".
Scoppiò in lacrime abbassando la testa,era la prima volta che la vedevo piangere,"Ti-ti avevo detto che non volevo andare al gala", tirò su col naso,mollai la presa e iniziò a tirarmi per la maglia,"Volevo restare a casa!Stronzo!".
Non smetteva di piangere.
Non sapevo come comportarmi.
"Calmati",stava singhiozzando,era un pianto nervoso e isterico,tremava,"Sei ubriaca",mi tirò una sberla,mi bruciava la guancia,la guarda,il suo sguardo era pieno di odio e tristezza,"Pe-Perché mi hai portato?! Tutti parlavano male di me!".
Mi sedetti accanto a lei,"Ci guardavano tutti",si strinse fra le braccia e vidi che si stava infilando le unghie nella pelle,le mancava il fiato,"Jaz",si girò e si chiude a riccio,"JAZ!".
La strinsi fra le mie braccia come fa una madre col proprio figlio.
Sua madre mi aveva confessato in segreto che Jaz soffriva di attacchi di panico e l'unico modo per tranquillizzarla era il contatto,un semplice abbraccio.
Non avrei mai pensato di dover fare questo.
Aiutarla...

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