Non ti azzardare

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Il mattino seguente mi risvegliai nel letto di casa,come ci fossi arrivata non so,non so nemmeno se fosse mattina.
Andai in cucina,"Ben svegliata,sono le 15".
Guardai Armie,ero ancora assonnata e avevo la vista annebbiata,"Stai bene?".
Mi chiese prendendomi il viso dolcemente,"S-si credo di sì".

Passammo il resto della giornata a casa,a guardare la televisione,eppure non riuscivo a concentrarmi,mi mancavano pezzi della serata e mi sentivo il corpo strano,"Jaz?".
Mi girai di scatto,"Eh".
"Sicura di star bene? Hai una strana cera".
Guardai Armie e dentro di me sentii un vuoto,feci una cosa che mi venne spontanea,appoggiai la testa sulla sua pancia e lo abbracciai,"Zitto e non guardarmi",dissi nascondendo il viso nella sua maglia,"D'accordo,continuo a guardare il documentario".
Ma perché l'avevo fatto?
Oddio sembravo una bambina...
ARMIE.
In serata ricevetti l'invito per un gala,"Jaaz domani sera usciamo!".
Le urlai dalla camera,"Dove andiamoo?".
Urlò dal bagno,"Gala! Probabilmente ci saranno anche i tuoi!".
Corse da me con l'accappatoio,"Non ho un abito",sorrisi,"Andremo a fare shopping!".

La trascinai per alcuni negozi eleganti,ma non c'era verso di farle provare un abito,"Piccola cara è tenera Jaz,fra tre ore abbiamo il Gala...Puoi scegliere un abito?".
Mi stavo per inginocchiare in mezzo al negozio quando,con un sorriso perfetto mi guardò,"Resta qua.Vado a caccia".
Mi sedetti e aspettai...
Per mezz'ora...
"TADAAAN!".
Ed eccola uscire dal camerino con un abito blu notte,era da togliere il fiato,"Sei incantevole",le strappai un sorriso,un dolce sorriso,"Ti piace?".
Si guardò allo specchio,"Non è il mio stile ma si,a te piace Armie?".
Mi chiese guardandosi bene,"Mi hai rubato il cuore con questo abito,farai un figurone stasera!".

Quando entrammo nel salone,tutti gli occhi automaticamente,caddero su di noi,ma in particolare su Jaz,mi avvicinai al suo orecchio e le sussurrai,"Te l'avevo detto. Tutti ti stanno guardando",mi strinse la mano,"Osa lasciarmi come la prima volta e ti lancio un calcio in mezzo alle gambe....Tesoro",mi disse guardandomi dolcemente negli occhi.
Molta gente venne a parlare con noi,anche se avrei preferito passare l'elegante serata solo con lei.
Fra la folla vidi anche Louis,"Che ci fa lui qui?".
Mi chiese la ragazza quasi nascondendosi dietro di me,"Non ne ho idea...", sembrava spaventata,"Vado in bagno",mi disse dandomi il suo bicchiere.
JAZ.
Quando vidi Luois anche lui al gala,mi venne da vomitare,corsi in bagno e lo feci,vomitai. Ma perché?
Avevo come paura di lui...
Mi bagnai un po' la faccia per rinfrescarmi,guardandomi nello specchio mi venne in mente una cosa della sera prima.
Io e Louis in una camera da letto.
Sentii le gambe cedermi.
Mi stava tornando tutto in mente.
Mi aveva drogata e avevamo fatto...
"Sesso".
Dissi tutto ad Armie,lo portai nel giardino della villa,avevo bisogno di aria e lui non doveva incazzarsi davanti a tutti,"Jaz quello là ti ha praticamente violentata!".
"Ti prego Armie,lascia stare".
I suoi occhi stavano diventato rossi per la rabbia,vidi il suo corpo irrigidirsi,"Domani mattina chiamo il mio avvocato",questa volta fui io a prendere il suo viso,
"Armie guardami,sto bene okay?
Facciamo finta che non sia successo nulla e torniamo alla festa,siamo venuti per divertirci..",mi prese le mani e le baciò per poi tornare dentro.
Mi lasciò sola un minuto ed ecco Louis accanto a me,"Principessa,ti va di rifare la stessa cosa di ieri sera?".
Mi toccò il labbro con l'indice,"Mi hai drogata e violentata?!".
Dissi a bassa voce,"Ti è piaciuto,tu senza le droghe e il sesso non ti diverti,piccola",il suo viso era sempre più vicino al mio...
"Scusami!".
Louis venne colpito dritto in faccia da Armie,il gesto fece girare tutti gli invitati verso di noi,"ARMIE!".
Mi fiondai su di lui per fermarlo,"Sei un lurido bastardo! Osa toccare la mia fidanzata un'altra volta e giuro che ti faccio pentire di essere nato!".
Armie mi prese per la vita e mi portò via da là.
In quel momento mi sentii protetta e amata.

Eravamo fermi sul ciglio della porta,Armie cercava le chiavi,"Grazie",dissi appoggiando una mano sulla sua spalla,si girò e ci guardammo,ma in maniera diversa dal solito,"È mio dovere proteggerti".
I nostri visi si avvicinarono.
Il silenzio del palazzo era perfetto...
Ci baciammo.
Ma non era un bacio dato tanto per dare,era carico di voglia,avevo voglia di lui.
Avevo voglia di Armie.

Mi tocca tenerti a vita.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora