Incendio part.2

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Feci restare Emma a dormire a casa nostra,le chiesi di restare per aiutare Jaz e per prendersi cura di lei, così andai dai suoi genitori,ma trovai solo sua madre Rita.
"Oh mi dispiace che non ci sia anche mio marito,ma sai...Lavoro",ci acomodammo in salotto,"Non si preoccupi,io sono qua per parlare di Jaz",mi guardò titubante e le raccontai tutto.
"Vedi Armie...",mi prese la mano come fa una mamma per tranquillizzare il proprio figlio,"...Prima di venire al mondo,lei era come...un fuoco,che mi corrodeva.
Era così intenso, bruciava credo che sapessi anche allora che sarebbe stata fuori dal comune.
E poi.. quando l'ho tenuta in braccio per la prima volta.. cavolo, era come tenere in braccio una bellissima bomba.
L'energia era...insomma...Anche allora mi spaventava".
Delle lacrime caddero dai suoi occhi.
Si vedeva che amava sua figlia,alcune persone avevano detto che il nostro matrimonio era solo una scusa per liberarsi della figlia,ma non era così...

Tornai a casa a piedi.
Avevo bisogno di pensare,di schiarirmi le idee...
"Sono a casa",dissi una volta entrato,Emma venne da me,"Si è addormentata sul tuo letto,ha insistito per dormire là. Ti sta aspettando,va da lei",la ringraziai di tutto e andò via.
Mi tolsi le scarpe,la giacca e la maglietta,per poi andare in camera mia,Jaz era sotto il piumone,era bella da vedere,sembrava una bambina,mi infilai sotto le coperte accanto a lei,"Dov'eri?".
Mi chiese appoggiando la testa sul mio petto,le misi un braccio intorno al collo e la strinsi a me per farle sentire il mio calore,"Da tua madre",le risposi accarezzandole il braccio,"Non lasciarmi sola",disse bisbigliando,la guardai,quelle parole...
Quella frase mi fece sentire un sentimento strano dentro di me.
"Non lo farò mai".

Mi tocca tenerti a vita.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora