Perdonami,iniziamo da oggi

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Tornammo tutti al nostro posto.
Era tutto perfetto.
I fiori.
La Chiesa.
La musica.
L'atmosfera.
Mancava solo lei...
Jaz.
Diedi le spalle alla porta.
Quando sentii la gente tacere e le porte aprirsi...
Capì tutto.
Il mio cuore perse un battito.
Lei era dietro di me.
Mi girai e la vidi a braccetto di suo padre.
L'abito bianco.
I suoi occhioni.
Stava piangendo.
E io non riuscivo a trattenermi.
Mi asciugai la lacrima che rigava il mio volto.
Quando lei e suo padre arrivarono sull'altale,ci guardammo,"Eccola a te Armie,ti lascio mia figlia,prenditi cura di lei",le diede un bacio sulla guancia,mi strinse la mano e ci lasciò soli.
Sorridemmo.
"Ciao".
Le presi la mano.
"Hola".
Disse mordendosi il labbro.
Ci girammo verso il prete,"Benvenuti ragazzi",ci disse sorridendoci.
Ci sedemmo e Jaz mi strinse la mano.
JAZ.
Vedere Armie sull'altare mi fece battere il cuore a mille.
Era bellissimo e stava piangendo anche lui.
"Ti ama",mi disse mio padre all'orecchio,"E io lui",risposi stringendoli la mano.

"Figliolo avete qualcosa da dire l'uno all'altra",io e Armie ci guardammo,presi coraggio,"Io sì!".
Armie alzò un sopracciglio,guardai i parenti e gli amici,strinsi i pugni lungo i fianchi.
"Ti odio".
Ed ecco che la gente iniziò a parlare.
"È questo quello che ti avrei detto mesi fa".
Armie sospirò.
"Ma col passare del tempo,ho capito quanto sei importante per me.
Ti sei preso cura di me.
Mi hai aiutata a crescere.
Abbiamo litigato,abbiamo riso,abbiamo viaggiato...
Ma in primis ci siamo amati.
Abbiamo imparato ad amarci e ad aiutarci.
Non volevo sposarti,ma ho capito che senza di te non so usare nemmeno il bancomat.
Quello che voglio dire è che...".
Presi fiato.
I suoi occhi erano pieni di felicità.
"...ti amo Armie Hammer e sì,voglio sposarti e avere un futuro con te".
Inizia a piangere,mi prese il viso con le sue mani caldi.
"Jaz...Iniziamo da oggi,una nuova vita.
Prete non serve che chieda,io Armie Hammer,prendo Jaz Mirando come mia sposa.
Nella buona e nella cattiva sorte.
In richezza e in povertà.
In salute e in malattia,sarai sempre mia moglie".
Sorrisi e risi.
"Lo stesso vale per me".
Armie ed io ci scambiammo le fedi che Markus,e per fortuna non ci furono problemi nel metterle,
"Bene adesso...Lo sposo può baciare la sposa".
Guardammo il prete che ci sorrise.
Armie ed io ci baciammo.
E la Chiesa si riempì di applausi e di complimenti.
Quel bacio.
Pieno di amore.
Pieno di voglia di ricominciare.
Pieno di noi.
Da oggi sarei stata Jaz Mirando Hammer.

Mi tocca tenerti a vita.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora