Prova abito.

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"Puoi tornare sobria per una sera?!".
Armie mi stava portando in auto da mia madre,"Ma sta zitto",mi faceva male la testa,"Sei un disastro",sorrisi,"Lo so".
Scesi dall'auto sbattendo la portiera,avevo dei collant rotti,i miei stivaletti, pantaloncini corti che potevano mostrare il sedere e una canottiera che arrivava fino alla pancia e dei bracciali,"Jaz! Non dovresti sbattere la portiera",mia madre sbavava per Armie,"L'auto non è tua,dobbiamo andare o facciamo notte?".
Le dissi,"La vengo a prendere quando avete finito,signora",i due si salutarono,mi davano il voltastomaco.
Quando entrammo,la commessa mi guardò male,"Che vuoi?".
Le dissi guardandola male a mia volta,mia madre sospirò,"Buongiorno,siamo qua per provare alcuni abiti",la commessa sorrise a mia madre,"Ma certo signora,mi dica il cognome","Jaz Mirano".
E pensare che avrei preso anche il cognome di quel coglione di Armie.

Il salone era pieno di ragazze,con le loro amiche o con le loro madri,erano ridicole,si mettevano a piangere per un abito bianco,"Ecco signorina,se viene con me la accompagno in camerino, là avrà già i vestiti pronti da provare",guardai la ragazza bene vestita davanti a me,"Non dovrei essere io quella a scegliere i vestiti?!".
Mia madre si schiarì la voce,"Io e Armie,abbiamo scelto alcuni abiti per te",mi misi a ridere,"Perché non vi sposate voi due?!".
Andai in camerino,vedere quegli abiti da sposa mi sembrava una presa per il culo,dovevamo sposarci per affari,non per amore,ma intanto l'amore è solo una fregatura...Provato una volta,basta e avanza.
ARMIE.
"Ho finito,vieni a prendermi".
Non mi diede nemmeno il tempo di risponderle che mi chiuse la chiamata,la solita iena.
Quando arrivai fuori dal negozio la vidi sola che fumava,mi vide e spense la sigaretta,"L'hai trovato?".
Le chiesi non appena entrò in auto,"Il tuo neurone? No,non c'era",si girò e mi sorrise,"Stasera esci?".
"Esco sempre,lo sai".
Il traffico della città,le sue luci,mi fece tornare in mente la mia ex fidanzata,con lei era durata tre anni,una serata tornai da un viaggio di lavoro,non le avevo detto niente,doveva essere una sorpresa,rose e anello di fidanzamento,ma la trovai a letto con un suo collega...
"Mi ascolti?!".
Mi girai verso Jaz,"Cosa c'è ragazzina?".
Sbuffò,"Ti ho chiesto se potevi cucinarmi del riso con le uova",disse guardando fuori dal finestrino,"Jaz tu mi odi così tanto?".
Fece spalline,eravamo bloccati nel traffico,"Lo prendo come un si".
"Pensa quello che vuoi...Hammer".
Era impossibili dialogare con lei.
Ma cos'era che l'aveva resa così?
Aveva una bella famiglia,i suoi non le avevano fatto mancare nulla...
I suoi amici erano sempre al suo fianco.
Era libera di divertirsi ogni sera.
Eppure...qualcosa l'aveva resa così...

Mi tocca tenerti a vita.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora