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Ci sediamo ad una fontana.
Mi racconta tutto quello che è successo, da quando è arrivato a quando siamo arrivati al parcheggio.
<<Bryce è veramente patetico>> commenta infine
<<cazzata>> ribatto io
<<è vero>> dice, facendo dondolare le gambe.

Rifletto per qualche secondo
<<non posso credere che tu l'abbia fatto>> commento, ma lui non risponde.
Sono arrabbiata con lui per essersi ridotto in questo modo, ma allo stesso tempo mi sento una merda, perché è colpa mia se lo ha fatto.

Lo guardo e mi verrebbe voglia di stringerlo a me.
Mi dispiace vederlo così.

Si gira verso di me
<<ne vuoi una?>> mi chiede, porgendomi il pacchetto di sigarette.
Ne prendo una
<<grazie>> gli dico, e se ne prende una pure lui.
La porta alla bocca, la accende e fa un tiro.

Geme e si porta una mano alla mascella.
<<fa male?>> gli chiedo
<<non preoccuparti>> mi dice girandosi verso di me, cercando di accennare un sorriso.

Non ce la faccio a vederlo così

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Siamo costretti a tornare a casa a piedi, dato che io sono venuta in macchina con Jacob e lui in macchina con Chosen.

Stiamo camminando da un quarto d'ora ormai, o almeno, Finn sta oscillando, e per arrivare a casa nostra ce ne vogliono altri cinque.

Finn inizia a cantare qualcosa a squarciagola
<<Finn la gente dorme!>> gli dico, ma lui continua.
È ubriaco, c'è poco da fare.

Dopo qualche minuto di agonia, arriviamo a casa ed in fretta entriamo.
Lo porto verso il bagno
<<tu inizia a sistemarti, io ti vado a prendere dei vestiti puliti>> dico e scatto il camera.
Prendo una maglietta e dei semplici pantaloni della tuta trovati su una sedia.

Torno subito in bagno, ma appena lo vedo mi immobilizzo.
È pieno di lividi, graffi e ferite ovunque.
Poso i vestiti sul lavandino e mi avvicino
<<vuoi una mano?>> chiedo, prendendo già un po' di cotone
<<Chloe, ce la faccio>> risponde, prendendomi delicatamente il cotone dalle mani.

Lo guardo negli occhi
<<ce la faccio>> ripete e mi allontano.
Mi metto sulla soglia della porta ad osservarlo.
Si pulisce un po' dal sangue e poi cerca di curare le ferite.
Appena il cotone con il disinfettante toccano la prima ferita, lui sobbalza dal dolore gemendo.

Mi sento veramente una merda, davvero tanto.
Non riesco a vederlo così per colpa mia, e mi dispiace veramente troppo che si sia ridotto così per me.
Una lacrima scende dal mio occhio ma la asciugo subito.

Finn sembra accorgersene e si gira verso di me
<<stai piangendo?>> mi chiede e scuoto la testa
<<no... no sto bene>> dico con voce tremante.
Un'altra lacrima bagna il mio viso e Finn si avvicina a me.
Mi stringe
<<mi dispiace, è colpa mia>> dico
<<no, non è colpa tua>> risponde lui accarezzandomi i capelli.

Mi stacco
<<ti prego posso aiutarti?>> gli chiedo, ormai in lacrime.
Lui tentenna un po'
<<se vuoi>> dice infine e torniamo vicino al lavandino.

Dopo quasi un quarto d'ora riusciamo a curare tutte le varie ferite presenti.
Usciamo dal bagno e andiamo verso la sua stanza.

Lui si sdraia a letto ed io mi siedo di fianco a lui.
Lo guardo ancora preoccupata
<<stai bene adesso?>> gli chiedo.
Lui ridacchia
<<sì Chloe sto bene>> risponde e sorrido un po'
<<bene>> dico e mi alzo dal letto.

Faccio per andarmene, ma mi ferma.
<<Chloe>> mi chiama e mi giro
<<sì?>>
<<puoi restare qui... stanotte?>> mi chiede.
Accenno un sorriso.
<<certo, vado a cambiarmi e arrivo>> rispondo ed esco dalla stanza.

Dopo poco sono già di ritorno.
Mi sdraio di fianco a lui e lo guardo.
Ha l'occhio un po' gonfio
<<spero di non ricordarmi di nulla domani>> commenta e sorrido.
Ci guardiamo per qualche secondo
<<buonanotte Finn>> dico, girandomi dall'altro lato.

Lo sento muoversi.
Mi stringe a se.
Sobbalzo
<<buonanotte Chloe>> sussurra, addormentandosi subito dopo.

Lie To Me // ST & IT CastDove le storie prendono vita. Scoprilo ora