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Abbiamo parlato per più di mezz'ora.
O almeno, ha parlato lui.
Mi ha spiegato che Jacob ed i suoi scagnozzi dopo la sera della festa hanno continuato a perseguitarlo.
Lo insultavano, tirando in ballo anche cose su di me dato che sanno che sono il suo punto debole, e lo aggredivano.
Per questo dopo scuola tornava sempre tardi.
È rimasto così ferito psicologicamente che è impazzito, dato che non aveva il coraggio di parlarne con nessuno.
Almeno mi ha detto che Bryce questa volta non c'entra niente, e almeno qui sono sollevata.

<<sono dei coglioni lo sai, devi lasciarli perdere>> dico.
Abbasso lo sguardo
<<anche se so che è impossibile lasciar perdere>> commento.
Lui alza lo sguardo verso di me
<<imparerò a farlo>> dice lui.
Un sorriso spontaneo si forma sul mio viso, per poi svanire poco dopo.

Siamo seduti uno davanti all'altro a gambe incrociate sul letto.
<<in realtà di quello che dicevano su di me non mi interessava molto>> inizia e lo guardo con aria interrogativa
<<ma quando mettevano in mezzo anche te mi sentivo malissimo>> confessa e socchiudo le labbra.

Lui si gratta i capelli imbarazzato
<<è stato difficile realizzare che volevi essere a tutti i costi lontana da me>> inizia
<<e, per Dio, ora sono felice che tu e Bryce siate amici.
Perché nonostante tutto lui è una brava persona>> continua, guardandomi profondamente negli occhi
<<ma ero geloso, all'inizio... e arrabbiato, per questo ho fatto tutto quello che ho fatto>> spiega.
Giro leggermente la testa di lato
<<e ti volevo tutta per me, ma ho realizzato adesso che sono stato solo stupido ed egoista e...>> si ferma un attimo per sospirare
<<...mi dispiace>> si scusa.
Assottiglio le labbra
<<ma, sai... non mi sono mai sentito così... con nessun'altro...>> inizia e un sorriso si forma involontariamente sulle mie labbra appena vedo che non sa più come continuare.
<<e...>> inizia, ma dopo qualche secondo si mette a ridere, portandosi le mani sul viso
<<mi sento così in imbarazzo>> commenta, continuando a ridere.

Mentre ha ancora gli occhi coperti mi avvicino gattonando verso di lui.
Poso le mani sulle sue e le rimuovo dal suo viso.
Lo guardo qualche secondo negli occhi
<<ti amo anche io Finn>> dico a bassa voce.
Vedo gli occhi di Finn brillare dopo ciò che ho detto.
Uno strano verso esce dalla sua bocca, prima che possa dire qualcosa
<<tu... davvero?>> chiede incredulo
<<cioè... dopo tutto quello che ti ho fatto?>> chiede ancora.
Non gli rispondo e poso le mie labbra sulle sue.

Mi stacco poco dopo, guardandolo negli occhi.
Lui non dice nient'altro e si avventa di nuovo sulle mie labbra.
Porto le mie mani sul suo viso, avvicinandomi ancora di più a lui.
Lui mi stringe i fianchi e si sporge verso di me.

Si stacca dalle mie labbra.
Lo guardo negli occhi, per poi sorridergli e girarmi dall'altra parte a causa del suo sguardo troppo profondo
<<ora sono io quella in imbarazzo>> commento, sorridendo come un'ebete.
Lui ridacchia
<<siamo pari>> si limita a dire e torno a guardarlo.

Schiudo le labbra, prima di poter dire qualsiasi cosa.
Mi blocco
<<sto cercando di dire qualcosa, ma non mi viene in mente niente>> confesso e lui sorride
<<eppure avrei così tante cose da dirti>> continuo e lui alza le sopracciglia
<<ti metto in soggezione per caso?>> mi chiede e scuoto la testa.
Continua a guardarmi
<<ok forse un pochino>> mi correggo e lui scoppia a ridere.

Incrocio le braccia
<<non è colpa mia>> dico e lui sorride
<<sono io che ti guardo troppo? Che ci devo fare, è colpa tua se sei bella>> dice e sbarra gli occhi.
Io sento le guance in fiamme.
Me le copro con le mani
<<Finn!>>
<<mi è scappato, ma è la verità>> dice e accenno un sorriso.

Sto sorridendo da un'ora come un'ebete.

Lie To Me // ST & IT CastDove le storie prendono vita. Scoprilo ora