Addio | Ti Amo.

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Jungkook premette con le dita sul petto di Lay e si staccò da quel bacio.
Gli occhi colmi di lacrime, il cuore in frantumi.
"VATTENE! NON DOVEVI BACIARMI!"
Gli urlò come un pazzo Jungkook.
Un sorrisino si fece spazio sul viso di Lay,
"Credo che qui sia tu quello che non doveva farlo, ci sei restato parecchio sulle mie labbra."
poggiò una mano sulla sua morbida guancia accarezzandola
"E hai apprezzato molto."
Schioccò sfacciatamente le labbra e uscì da quella camera, ormai spenta.

Un soffio di vento gelido penetrò dalle fessure della finestra riempendone la stanza.
Le candele poggiate sul tavolo si spensero, e così calò tutt'intorno a Jungkook buio fitto.
Le sue gambe cedettero e Cadde in ginocchio provocando un tonfo che echeggiò in quella insignificante stanza.
Non trattenne più le lacrime, ormai sconfitto, si lasciò andare in un pianto disperato.
"Ho bisogno di Hoseok, perché l'ho fatto. PERDONAMI! IO HO BISOGNO DI TE! IO AMO TE! AMO SOLO TE!"
parole insignificanti che riempirono inutilmente quella camera ormai vuota.
Poggiò le mani sul freddo pavimento, intento nel trovare calore ma sotto le sue mani percepì altro.
Uno scatolino di velluto rosso.
Si asciugò lentamente gli occhi ancora colmi di lacrime e lo prese in mano come se fosse un pulcino appena nato.
"Cos'è questo.. No. Non dirmi.."
Testò con le dita il tessuto, lasciò andare alcune lacrime che percorsero le sue guance cadendo su quel piccolo cofanetto.
Un lampo diede luce alla camera per una frazione di secondo, il tempo in cui Jungkook riuscì a vedere cosa tenesse tra le mani.
"AAAHHHHH"
Scoppiò nuovamente in lacrime, non credeva a ciò che aveva distrutto con le sue stesse mani.
Era tutto finito ormai, Hoseok gli avrebbe mai dato un'altra opportunità? No, impossibile.

Si alzò con difficoltà e percorse lentamente la camera buia, illuminata solo da un filo di luce bianca proveniente dal lampione in lontananza. Inciampò in qualcos'altro, quando cercò di raccoglierlo da terra capì che fossero rose.
Le odorò lentamente, qualcosa gli diceva che erano bellissime, proprio come la persona che gliele doveva regalare.
Da una mano strinse il cofanetto, dall'altra il fascio di rose rosse, ancora spinato in certi punti.
A passi pesanti si diresse fuori.
Un lampo poi un tuono, la pioggia. Prese a correre senza mai fermarsi, lui e la pioggia erano quasi una sola cosa, le lacrime che scendevano sul suo viso erano ormai fuse alle gocce di pioggia fredda, quindi impossibile da capire se stesse piangendo o meno, ma gli occhi rossi tradivano il tutto.

Arrivò in casa.
Il respiro pesante, il corpo del tutto bagnato,
la mano destra dove aveva le rose era insanguinata a causa delle spine pungenti, ma lui non ci faceva caso, il dolore che provava era nulla in confronto al dolore che provava al petto.

Quelle rose bagnate erano ormai del tutto senza petali,
quei petali rosso fuoco,
proprio come l'amore che ardeva nei loro cuori.
Quell'amore ormai perso.

Camminò a passi lenti nel corridoio che portava alle camere da letto, strinse la mano dove manteneva il cofanetto al suo petto e insieme ad essa aggiunse l'altra con le rose.
Alcune spine penetrarono la camicia pungendo il petto e lasciandogli colare delle gocce di sangue che macchiarono il tessuto sottile bianco e puro.

Le sue orecchie percepirono un lamento, una voce a lui molto conosciuta che si disperava.
Era Hoseok.
Si lasciò guidare da quel pianto, ogni volta che sentiva Hoseok piangere le sue lacrime affioravano involontariamente.

Arrivò davanti camera di Yoongi, la porta era aperta, esitò.
Il respiro ancora affannato, il cuore che batteva così forte, paura o amore? Era ciò che non capiva, ma in quel momento era la paura a riempirgli l'anima, l'ansia di ritrovarsi davanti alla persona che ama e non riuscire più a dire nulla, tutto ciò che voleva dirgli era solo..
"VATTENE!"
Un urlo lo fece sobbalzare, Hoseok, era lì sulla soglia della porta, chissà da quando.
Lo Fissava con uno sguardo mai usato prima. Per un istante Jungkook sentì la testa girargli, quello sguardo lo aveva distrutto già prima di sentire ciò che stava per pronunciare Hoseok.
"Grazie."
Disse.
"G-Grazie?"
Chiese Jungkook che fece poi un passo in avanti.
Aveva una nuova opportunità?

"Grazie per la tua poca fedeltà, grazie per avermi mostrato cosa sei davvero, grazie per avermi mentito e tradito, ti ringrazio davvero!"
"Hoseok! Ascoltami! Ti preg-"
La mano di Hoseok si poggiò sulle soffici labbra di Jungkook facendolo tacere.
"Shh.."
Inclinò il suo viso verso quello dell'altro facendo sfiorare i loro nasi.
"Ti ringrazio per avermi aperto gli occhi prima, così che non avessi commesso l'errore più grande della mia vita."
La sua voce era calma ma tremante.
Prese dalle mani di Jungkook il cofanetto rosso e lo aprì, lo porse verso di lui e tra le lacrime disse.
"L'errore più grande della mia vita, quello di volerti sposare."
Prese l'anello e lo lanciò con rabbia in terra facendolo rotolare nel corridoio buio finché non si vide più.
Un passo indietro, ancora un altro, altri due, indietreggiò fin dentro la stanza.

"Addio Jungkook."

La porta di camera si chiuse davanti a Jungkook.
Le parole di Hoseok toccarono il fondo della sua anima.
Riempirono le orecchie come un fischio assordante, gli occhi come quando guardi il sole di mezzogiorno e il suo cuore tremò di una sensazione amara, mai provata prima.
Le gambe cedettero, Jungkook cadde sul pavimento senza forza, ormai distrutto, ormai sfinito.

Riuscì a pronunciare con un filo di voce rauca solo due parole, prima di riprendere a piangere disperatamente.

"Ti amo."

Fine
?


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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 17, 2019 ⏰

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