Capitolo Quindici

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Devo incontrarlo. Voglio incontrarlo. Non credo di farcela a continuare così. Penso sempre a lui. Mi sento come se stessi per bruciare. Ho passato tutta la giornata con un nodo allo stomaco, ed è inutile, perché non è legato a nulla di reale. La verità è che sono solo parole su uno schermo. Non so nemmeno il suo nome. Mi sa che sono un po' innamorato di lui.

Durante la riunione della radio fisso Niccolò, sperando che per sbaglio mi dia un indizio. Caccia fuori un quaderno dallo zaino e spero di trovarci degli spartiti. Ma è solo il quaderno di matematica.

Sono sempre più convinto che sia lui Crisalide. Crisalide mi ha detto che suonava ma non specificando lo strumento. Niccolò suona il pianoforte. Deve essere lui. È anche carino. Okay basta fissarlo sennò si accorgerà che lo sto fissando.

"oggi Filippo farà la puntata, la settimana prossima Giovanni con Emma" annuncia Sana. Giovanni e Emma si danno il batticinque e si scambiano dei sorrisi.

Filippo parlerà della comunità LGBT. Sono in ansia. Devo calmarmi, sono troppo agitato.

"hey tutto okay?" dice Eleonora poggiando una mano sulla mia spalla e guardandomi.

"perché non dovrebbe?"

"ti vedo un po' agitato" cazzo, allora è vero che si accorge di tutto.

"sto bene" dico solo, lei annuisce e apre la porta per far entrare suo fratello.

"ciao ragazzi!" esclama Filippo entrando nella sala, tutti lo salutiamo.

Si siede accanto a me prima dell'inizio della puntata.

"hey Marti tutto okay?" dice accanto a me.

"certo, perché non dovrebbe?" ripeto.

"sembri agitato" dice alzando le spalle e capisco che sono davvero i fratelli Sava.

Dopo cinque minuti inizia la puntata e Sana intervista Filippo.

Elia lo guarda e gli sorride come per dargli conforto.

Eleonora lo stesso.

Passa mezz'ora e l'intervista è quasi finita. Mi sento in colpa per non aver ascoltato la sua storia. Ma a mia difesa stavo pensando a Crisalide mentre con la coda nell'occhio guardavo Niccolò fare gli esercizi di matematica.

Volevo chiedergli se gli servisse una mano ma l'idea che lui potrebbe essere Crisalide mi bloccava.

"cosa diresti a chi giudica il tuo modo di essere solo per il tuo orientamento sessuale?" chiede Sana attendendo una risposta da Filippo che sospira e pensa a cosa dire.

Si capisce che ha avuto molte esperienze su queste cose, su questa specie di omofobia.

"vi voglio dire un paio di cose su queste persone che usano Grindr e che vi fanno così schifo" inizia a dire guardandoci. "voi adesso guardate i miei capelli, guardate il mio tatuaggio, ma non vi rendete conto che io domani vado a prendere l'autobus e potrei essere massacrato di botte dal primo fascista di merda" non smette di guardarci, ma sembra che guardi me, questo discorso sembra rivolto a me.

"voi pensate che questa roba siano scelte frivole, così:le camice, il tatuaggio colorato, il pride, ma non c'è niente di frivolo nel rischiare anche la vita ogni volta che si esce di casa" sospira e abbassa lo sguardo sul microfono. "e vi dirò di più:queste persone che a voi fanno schifo preferiscono morire piuttosto che fingere di essere quello che non sono"

"voi ce l'avete questo coraggio? Secondo me no, non ancora" e tu Martino? Ce l'hai questo coraggio? "e allora dovreste stare attenti a giudicare le persone che vanno al gay pride, le persone che lottano per i loro diritti e anche per i vostri diritti, anche se non ve ne rendete conto" conclude rialzando lo sguardo.

love, MartinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora