Capitolo 9

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È mattina, ieri sera mi sono addormentata completamente nuda abbracciata a lui.
Mi guardo intorno ma lui non c'è, però al suo posto c'è un bigliettino.
"Buongiorno principessa, io sono a lavoro, tornerò nel primo pomeriggio, fai come se fossi a casa tua". Non ho nemmeno avuto il tempo di chiedergli che lavoro fa, quando tornerà glielo chiederó.
Decido di alzarmi e sistemare un po' la camera siccome ci sono ancora tutti i miei vestiti per terra e il letto è un completo disastro.
Nicole ancora non si è fatta sentire, la detesto quando sparisce così senza dire nulla, avrei così tanto da raccontarle, vabbè mi accontenterò di mandarle un messaggio.
Ormai è ora di pranzo ma non ho per niente voglia di cucinare o cercare qualcosa da mangiare, anche perché comunque non è casa mia e non posso fare tutto quello che mi pare.
Verso le due sento la serratura scattare e quando mi volto verso la porta compare lui.
Gli corro incontro e gli salto addosso felice di vederlo, sembro una bambina ma non m'importa.
Lui mi prende e inizia a ridere.
<<Bentornato Alex>>, si rabbuia, che cosa ho detto di sbagliato?
<<Io sono il tuo padrone, non ti è concesso chiamarmi per nome>>.
Io abbasso lo sguardo, avrei dovuto saperlo.
<<E quando ti parlo pretendo una risposta! Devi avere delle regole signorina>>.
<<Si, va bene >> continuo a tenere lo sguardo basso, sinceramente non so che fare, non ho mai avuto una relazione del genere, ma mi ci dovrò abituare.
<<Allora non ci siamo capiti! Si cosa Natalie? >>
Sta perdendo la pazienza e lo capisco, mi sento così imbranata.
<<Si, padrone>>.
<<Ora si inizia a ragionare, hai mangiato? >>
<<No>>. Lo dico senza nemmeno rifletterci ma solo dopo capisco di aver dimenticato qualcosa.
<<Natalie!!>> urla, è incazzato, gli sto mancando di rispetto, però non l'ho fatto a posta, cerco di rimediare al mio errore.
<<No padrone... Scusa>>, lui sospira e cerca di calmarsi.
<<Mi farai impazzire prima o poi, perché non hai mangiato? >>.
<<Non avevo molta fame>>.
<<Quando sono a lavoro te mangi, non importa se non hai fame, qualcosa la devi mangiare comunque, sei magra come un chiodo non voglio che ti senti male.
Ora mettiti in ginocchio e continua a guardare il pavimento, per oggi sarò clemente perché è tutto nuovo per te, ma la prossima volta che mi risponderai in modo inadeguato ti puniró in altro modo e ti posso assicurare che non sarà piacevole come ieri sera, ci siamo capiti? >>.
Non trovo giusto che lui debba decidere anche quando devo mangiare ma decido di non dirglielo.
<<Si padrone>>, m' inginocchio lì davanti la porta continuando a tenere lo sguardo basso, intanto lui è sparito in cucina.
Tutto questo mi fa eccitare però allo stesso tempo sono un po' timorosa, ieri quando mi sono lasciata andare è come se mi fossi consegnata a lui e ancora non so fino a che punto tutto questo può arrivare.
Arriva dalla cucina con un piatto di pasta in mano e lo appoggia sul tavolino davanti al divano.
<<Vieni a mangiare>>, faccio per alzarmi ma lui mi blocca.
<<Non ti ho detto di alzarti>>, tutto questo è umiliante ma cerco di assecondarlo e gattono fino al tavolino.
Mi inginocchio davanti al piatto, per fortuna il tavolino è alla mia altezza, lui mi guarda dal divano, è incazzato ma allo stesso tempo divertito.
Io inizio a mangiare con estrema lentezza, mi sento a disagio ad essere guardata mentre mangio.
<<Posso farti una domanda? >>.
<<Certo dimmi pure>>, lui si sporge in avanti incuriosito.
<<Che lavoro fai? >>.
<<Sono un avvocato>>, mi aspettavo di tutto ma avvocato no, mi viene da ridere.
<<Cos'è che trovi tanto divertente? >>.
<<Bhe io studio giurisprudenza >>.
<<Bene allora diventeremo colleghi>>.
Mi guarda divertito.
<<Se riuscirò a superare tutti gli esami si, tra due settimane ho l'esame di diritto costituzionale, ma non ho ancora studiato nulla>>, me lo sono proprio dimenticata che sbadata, lui mi manda in pappa il cervello.
<<Vuol dire che da domani inizierai a studiare, se hai bisogno di una mano ti farò da insegnante, ma sappi che  ho i miei metodi, quindi sarà meglio che svuoti la mente e non ti perdi in sciocchezze>>, sono felice di poter avere un avvocato come insegnante, con lui sarà tutto più facile, quindi accetto volentieri il suo aiuto e finisco di mangiare.

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