Life goes on.

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-Oh no, non posso farlo!! Scommessa annullata Cle- è la voce soave di un piccolo bruco che si sta per trasformare in farfalla che risuona dall'ingresso di quel vecchio autbus arancione.

-Oh si che lo farai. Non annulliamo nessuna scommessa. Hai perso e ora ti tocca la penitenza Je.-

-Eh va beh se proprio devo lo farò. Andrò da loro e chiederò se possiamo sederci.-

-..... scusate questi due posti sono liberi?- disse intimidita rivolta ad un gruppo di ragazzi che stavano seduti. Il piccolo bruco notò subito un ragazzo di quel gruppo. Era magro, non troppo alto, con due grandi occhi marroni ed i capelli anch'essi marroni che gli ricadevano sul viso. Aveva uno sguardo attraente, proprio quello che piaceva di più al nostro bruco.

-Si si potete sedervi- disse il ragazzo non troppo alto -Ah comunque piacere Emanuele- continuò lui porgendo la mano alle due amiche.

-Piacere Jessica- disse afferrandogli la mano

-E io sono Clelia, piacere mio- disse sorridendo.

Le due amiche amiche andarono avanti a parlare tra di loro con in sottofondo la musica che condividevano sin dal primo giorno in cui si erano conosciute. Infatti le due erano amiche da quando avevano 6 anni. Si erano conosciute il primo giorno di scuola elementare. Jessica entrò in quella classe enorme, con il suo zaino in spalla timorosa per la nuova avventura che stava per iniziare, e vide che in fondo all'aula una bambina tutta sola che non alzava lo sguardo dal pavimento. Così timorosa le disse ''Ciao.. posso sedermi qui vicino a te? Sai non conosco nessuno qui..''. ''Certo che puoi sederti. Io sono nuova di qui e non conosco nessuno nemmeno io.'' rispose quella bambina cicciottella. ''Io mi chiamo Jessica, e se vuoi puoi ascoltare la musica con me'' disse porgendole una cuffia. ''Ciao, io sono Clelia. Sei davvero gentile con me. Spero che diventeremo amiche.'' Ed ora eccole qui ad iniziare un nuovo capitolo della loro vita ancora insieme, inseparabile come sempre e unite più che mai. Arrivarono finalmente a scuola, scesere dall'autobus e imboccarono il vialetto che portava all'enorme struttura moderna che sarebbe stata la loro scuola per i prossimi cinque anni. Entrarono e subito furono smistate nella loro classe. A nessuna delle due le nuove compagne stavano molto simpatiche quindi rimasero tra loro per l'intera giornata. Uscirono dalla scuola e si diressero verso il loro pullman. Salirono e si sedettero davanti a Emanuele e un suo amico. Si misero gli auricolari e addio mondo. Tutte e due entrarono nei loro pensieri e si alienarono momentaneamente dalla realtà. Furono riportate al mondo da delle urla che provenivano da dietro di loro. Si voltarono e videro che i due amici stavano tirando delle palline di carta a dei ragazzi con cui stavano litigando che si trovavano poco più avanti. Una di queste palline lanciate da Emanuele colpì Jessica in testa.

-Scusami tanto, non volevo. Mi dispiace davvero tanto. Ti sei fatta male?- disse Emanuele mentre le appoggiava una mano sulla testa.

-No, no tranquillo non mi sono fatta niente. Ma di certo non sei un ragazzo aggrazziato.- disse con voce sprezzante allontanandogli la mano. Si voltò e scherzò un po' con la sua amica.

-Ciao belle, ci si vede- disse l'amico di Emanuele alle due amiche mentre scendeva dal pullman.

Arrivarono al loro paese e ognuna di loro si diresse verso casa propria. Quando Jessica arrivò a casa mangiò di tutta fretta e poi andò a fare un breve riposino. Al contrario la sua amica Clelia mangiò con molta calma e poi accese il computer ed andò su facebook. Vi trovò tre richieste di amicizia che accettò. Erano dei ragazzi del pullman. Dopo poco le si aprì una chat. ''Ciao, io sono Ahmed, ti ho vista oggi sul pullman.'' ''Ciao io sono Clelia, io non ricordo di averti visto'' ''Ah va beh. Comunque ti ho scritto per dirti che ti trovo carina, e se vuoi da domani tengo due posti sul pullman, uno per te e uno per la tua amica'' ''Va benissimo. Grazie mille.'' Era entusiasta all'idea di non dover più stare in piedi per un'ora. ''Ah.. al mio amico piace la tua amica.'' ''Quale tuo amico?'' ''Emanuele. Quello bassino'' ''Ah okk.. Ho capito. Ma non sono io a doverglelo dire.'' ''Hai ragione. Deve essere lui, ma ha paura visto come l'ha trattato oggi pomeriggio sul pullman.'' ''Allora vuol dire che non è poi così interessato!'' ''No. Ti sbagli. E' solo molto timido.'' ''Eh va beh. Problemi suoi.'' disse Clelia uscendo da Facebook irritata. La prima cosa che fa appena uscita da facebook è prendere in mano il suo telefono e mandare un messaggio all'amica.

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