"Avevo bisogno di sentire questo profumo di vaniglia..."

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22 Maggio
Hermione aprì gli occhi lentamente. Una scena appannata le si presentò dinnanzi.
La prima cosa che vide furono cinque paia di occhi puntati di lei.
Il primo soggetto aveva i capelli scurissimi e gli occhi di un verde smeraldo, occhiali tondi e una benda sulla testa: Harry.
Accanto a lui riconobbe una testa rosso fuoco e un naso allungato, era Ron. Al suo fianco Ginny, gli occhi celesti e i capelli identici a quelli del fratello.
Poi una carnagione olivastra, bocca carnosa e occhi nocciola, era David.
Per ultimo, un viso affilato con degli occhi dal colore freddissimo, ma che in quel momento erano stracolmi di calore: Draco.
Una mano, che Hermione riconobbe come quella di quest'ultimo, le accarezzò il mento. Le dita scivolarono verso la soffice bocca e la sfiorarono dolcemente, poi la mano si ritrasse.
-Ragazzi...-
Ginny era visibilmente emozionata.
-Hermione! Come ti senti?-
Lei cercò di tirarsi su, ma un dolore lancinante le prese il petto e si rigettò giù.
-Non sforzarti, riposa. Ti spiegheremo, anzi Ginny ti spiegherà, che è successo.- fu Ron a parlare, con un tremolio nella voce.
Ginny si schiarì la voce.
-Ehm...Dopo che Bellatrix ti ha uccisa la battaglia si è come placata. Lei è caduta a terra in preda al dolore. Tutti i mangiamorte hanno smesso di combattere e sono accorsi da lei. In preda alla paura si sono smaterializzati e hanno lasciato Bellatrix lì, svenuta. Dopo poco è spuntato Silente, ci ha spiegato che le cause del suo ritardo erano molte, che aveva dovuto combattere con Voldemort perché lui gli aveva sbarrato la strada.
Poi ha guardato Bellatrix. Ci ha spiegato che era stata la tua forza a sconfiggerla, che prima di morire avevi sprigionato tanto amore per noi, per i tuoi amici, che la sua crudeltà era venuta meno. Noi eravamo contentissimi, ma lui ci ha poi dato la cattiva notizia: non era certo che ti potessi svegliare. Disse che avrebbe fatto il possibile. Fece portare tutti ad Hogwarts. Tutti stavano male. Luna era stata schiantata, Neville anche. Harry aveva un taglio che partiva dalla testa e finiva alla spalla, io e Ron diversi arti rotti.
David e Draco erano stati cruciati come te. David da parte di Greyback, Draco da parte di...- si girò verso di lui, compassionevole
-Suo padre.-
Hermione ebbe un sussultò e le venne naturale prendere la mano a Draco.
-È stata Narcissa che, insieme a Silente, vi ha medicati. Tu e Draco eravate particolarmente gravi. Abbiamo sperato tanto, abbiamo pregato, ed è servito.- Le brillarono gli occhi di gioia. Si avvicinò all'amica e le baciò la guancia.
-Ora hanno preso Lucius e Bellatrix e sono rinchiusi ad Azkaban, Silente dice che senza di loro Voldemort sarà sicuramente più debole. Abbiamo liberato i nati babbani che avevano rinchiuso, tutto grazie a te.-
Tutti si guardarono e sorrisero.
-Ora riposa.- disse David congedandosi.
Rimase sola, sola a pensare a quanta fortuna aveva avuto. Era incredula: il suo amore aveva sconfitto Bellatrix? Non poteva essere...
Ma cosa importava? Era felice, gioiosa e aveva una voglia matta di stare con Draco, di baciarlo.
E come per magia...ecco spuntare lui.
-Draco!-
-Hermione, mi mancavi.-
Lui le si avvicinò e tirò fuori una boccetta dalla forma familiare: il suo profumo alla vaniglia.
Glielo spruzzò al collo e rise di gusto.
Era la prima volta che dopo tempo ridevano insieme. Avevano fatto tanto, avevano sconfitto il male... insieme.
-Avevo bisogno di sentire questo profumo di vaniglia...- Hermione arrossì.
-Draco, cosa farai con tuo padre?-
Lui strinse la mascella.
-Oh, non volevo urtarti.-
-No, no. Non è per te. Mi ha fatto tanto, troppo male, non voglio più vederlo. Deve marcire ad Azkaban.-
Hermione carezzò la guancia di Draco.
-Ti amo.-
-Anche io ti amo, Hermione. Ti amerò per sempre.-

Ho bisogno di sentire quel profumo di vanigliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora