The last werefox 2 ~ Sterek

Cap 2

«Sì, certo» rispose Derek distogliendo lo sguardo, aveva sempre sospettato di avere un legame particolare con Stiles, la conferma era stata il lupo, ma non pensava potesse essere il suo mate.
O forse lo aveva sempre saputo e aveva sempre fatto finta di niente.
«Facciamo una prova» disse Erica arricciando un labbro.
«Eh?» chiese Derek soprappensiero.
«Vediamo se ho ragione io o se invece hai ragione tu» continuò Erica abbastanza sicura di sé.
«Che hai in mente piccola vipera?» la punzecchiò Derek con un sopracciglio alzato.
«Prova a sentire Stiles, prova a rintracciarlo. Se ci riuscirai, significa che siete davvero mate e quindi ho ragione io. Se non ci riuscirai, avrai ragione tu» spiegò Erica gesticolando un po' troppo. Quella era l'influenza di Stiles.
«Ma cosa vai blaterando? E poi come dovrei fare?» rispose Derek acuendo la voce di un paio di toni.
«Oh andiamo, non fare l'ingenuo con me, sai che non ti riesce» adesso era lei a guardarlo con un sopracciglio alzato.
«Ok va bene, rendiamo le cose più interessanti» continuò Erica.
Stava provando a stuzzicare il desiderio del maggiore e in questo, Erica era la più brava a farlo.
«Se vinci tu, tornerò a essere una tua beta e la stessa cosa varrà per Boyd, non mi lascerebbe mai da sola».
«Se invece vincessi io...» disse e gli occhi di Derek si accesero per un attimo di rosso, come un guizzo, la sua indole di Alpha era pur sempre una parte importante della sua vita e l'idea di riavere dei beta lo stuzzicava non poco. Anche adesso che non era più a contatto con la sua parte mannara.
Questo era uno degli svantaggi di essere nato lupo, qualsiasi cosa tu faccia, non riuscirai mai a liberarti totalmente della tua parte mannara
«...dovrai esaudire un mio desiderio» concluse avvicinandosi pericolosamente al suo viso e abbassando la voce in un sussurro.
Derek deglutì rumorosamente.
«Non esiste» rispose secco ma non proprio sicuro.
«Oh andiamo, se pensi di avere ragione, cos'hai da perdere?
Male che vada dovrai soltanto esaudire un mio desiderio, sai quanto sono superficiale e frivola. La cosa peggiore che posso chiederti, è di andarmi a comprare un paio di scarpe» provò a dissuaderlo, acuendo la voce e facendo la parte dell'oca giuliva.
Un brivido percosse la colonna vertebrale di Derek.
Sapeva che Erica era tutt'altro che un'oca superficiale, però pensandoci, l'idea di avere finalmente una conferma sul suo legame con Stiles era una cosa che lo spingeva ad accettare.
«E va bene, cosa dovrei fare?» chiese Derek infine, sbuffando.
«Perfetto» disse Erica con fare sinuoso.
«Devi soltanto sederti a terra con le gambe incrociate e chiudere gli occhi. Concentrati e visualizza Stiles nella tua testa, visualizza i ricordi che condividi con lui, cerca di sentire il suo cuore che batte» spiegò con fare molto calmo. Non era una pratica facile da attuare e se voleva avere successo doveva metterlo totalmente a suo agio.
«Come fai a conoscere questa cosa?» chiese Derek perplesso, andandosi a sedere su un pezzo di terreno sgombro di foglie.
«L'ho letto da qualche parte» fece la vaga lei.
Non voleva dirgli che aveva chiesto consiglio a Deaton per capire se Boyd fosse il suo mate.
«Va bene» acconsentì infine.
«Bene, concentrati» disse Erica, iniziando a disegnare un pentacolo magico tutto intorno a Derek.
Per ogni punta, esclamava una parola e Derek entrava sempre più in uno stato di trance.

«Aria» disse, marcando con un ramo la prima punta.
Alcuni ricordi di Stiles si fecero largo nella mente di Derek ma quello che si consolidò di più nella sua mente fu uno: quando aveva provato a fermarlo al campeggio e Stiles lo aveva aggredito usando il suo potere sull'aria intorno a sé.
Ripensandoci, Stiles era solo preoccupato per il lupo, la sua controparte animale, incredibile come per salvare Derek stesse per ferire Derek.
Questa cosa lo fece sorridere.

«Acqua» ed ecco la seconda punta.
E un altro ricordo si materializzò nella mente di Derek.
Era un ricordo recente tanto quanto quello di prima.
Quando entrambi erano rimasti bloccati, l'uno sopra l'altro, nascosti dietro la fontana per non farsi vedere dalla professoressa Argent.
Una cosa tanto imbarazzante quanto piacevole.
Loro due, completamente a contatto, intenti a guardarsi l'un l'altro con occhi colmi di desiderio.