Cap 5

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Da quella chiamata, passarono poche ore.
Stiles non aveva nemmeno avuto il tempo di parlare che il cellulare si era praticamente rotto, dopo qualche squillo.
"Tutto normale" aveva pensato.

«Sono felice che tu mi abbia chiamato» fece la voce del vecchio, con un sorriso soddisfatto stampato sul volto.
«Io un po' meno» rispose Stiles in un sussurro. Il lupo lo guardò preoccupato.
«Allora, vedo che le scorte di cibo che vi ho dato, sono state utili» continuò il vecchio con il suo sorriso.
Nel frattempo in lontananza Stiles aveva notato un ombra nera con dei luminosi occhi gialli, ferma sotto un albero.
La creatura era ancora lugubre e raccapricciante. Con i lembi di pelle cadenti lungo il corpo, che facevano intravedere i muscoli marci e le ossa rotte.
Anche se questo pareva impossibile, la creatura sembrava messa ancora peggio di come Stiles se la ricordasse.
«Si, utilissime» fece Stiles con un gesto della mano e un tono di voce alquanto infastidito.
Non voleva arrivare a tanto ma sembrava che quell'uomo sapesse più di quanto Stiles ricordava, e se voleva salvare il lupo, doveva fare tutto il possibile.
Poi Stiles guardò quest'ultimo e illuminando gli occhi, assunse uno sguardo preoccupato.
"Lo faccio solo per il tuo bene" sembrava dire.
Anche il lupo fece lo stesso, illuminando gli occhi e pregando Stiles di cacciare l'uomo e la creatura con i denti d'argento.
«Ma ora mi dica come posso curare il mio lupo» cercò di dire Stiles, restando il più calmo possibile.
Non aveva paura dell'uomo, con i suoi poteri poteva sottomettere un intero branco e questo lo aveva constatato personalmente.
Non aveva neanche paura della creatura, anche se quegli occhi e quei denti. lui li aveva già visti. Più ci pensava e meno ricordava dove li aveva visti, per adesso era solo riuscito a ricordare un immagine sfocata di due occhi gialli e qualcosa d'argento appena sotto di loro, che sbucavano da un cespuglio. O almeno credeva fosse un cespuglio. L'immagine, oltre a essere molto sfocata, era anche molto buia e lui non sapeva nemmeno se fosse un ricordo reale o un sogno.
L'unica cosa che sapeva, era che quell'essere gli metteva i brividi e ogni parte del suo corpo gridava "allarme", ogni volta che si trovava nei paraggi.
«Dritto al punto, mi piaci» fece il vecchio sorridendo ancora di più.
Stiles strinse i denti.
«Ti aiuterò...» aggiunse poi.
«...ma?» chiese Stiles, che già sapeva a cosa stava andando incontro.
«...ma nulla si fa per niente» concluse la frase.
«Ovviamente» fece Stiles, che aveva previsto tutto.
Nessuno arriva in modo così losco e sicuro, offrendoti il suo aiuto... senza chiedere niente in cambio.
Perfino la Fata Turchina, aveva chiesto a Pinocchio di non dire bugie, per dargli in cambio la vita.
Sapete com'è, era solo un pezzo di legno.

«In realtà, vorrei soltanto che tu ci guarissi con i tuoi poteri, ma non adesso, sta tranquillo» rispose con fare innocente.
«Soltanto?» chiese Stiles per nulla convinto.
«Soltanto» ripeté dolcemente il vecchio.
Come se stesse rispondendo a un commerciante che gli chiedeva, se volesse altro, oltre quello che aveva già preso.
«E sia» disse Stiles, pentendosi subito dopo di quella risposta.
«Bene» rispose l'uomo in un sorriso bianco come il latte.
Stiles ebbe i brividi.
«C'è un incantesimo che puoi usare per guarire il tuo lupo, ma richiede molto potere e non credo tu ne abbia a sufficienza» fece il vecchio sedendosi su di un tronco. Sembrava volesse provocarlo, ma Stiles conosceva bene l'intensità dei suoi poteri e sapeva di poterlo sostenere.
«Tu non preoccuparti se ci riesco o no, parlami soltanto dell'incantesimo» sbottò Stiles, non voleva essere sgarbato ma stava iniziando a perdere la pazienza.
«Non so se dovrei farlo» fece l'uomo toccandosi il mento. Stava seriamente provocando Stiles, o meglio, il desiderio di Stiles.
«Questo potere ti sembra abbastanza?» ringhiò Stiles illuminando gli occhi e facendo spuntare le code dal fondo della sua schiena, agitandole in modo incontrollato e facendo illuminare ognuna di loro con un cerchio magico diverso.
La prima era verde, come la foresta intorno a loro. La seconda era rossa, come il fuoco che bruciava all'interno di Stiles. La terza era blu, come l'acqua con cui aveva curato il lupo. La quarta era bianca, come l'aria nei suoi polmoni e la quinta era nera, come l'oscurità che stava crescendo dentro di lui, lentamente e inesorabilmente.
Ebbene sì, il desiderio di salvare il lupo, era talmente forte, da avergli fatto crescere un'altra coda per avere maggiore potere.
«Tranquillo, ci credo» fece il vecchio alzando le mani in segno di resa.
Girando poi la testa, di poco, verso la creatura in lontananza e sorridendo.
Anche l'essere sembrò ricambiare quello sguardo.
Ma Stiles era troppo impegnato a mantenere il controllo per accorgersi di quello che stava succedendo in quel momento.
«Ok, ti dirò cosa devi fare per guarire il tuo lupo» disse l'uomo annuendo.
«Bene, adesso parla» ruggì Stiles quasi completamente ripreso, ma senza calare la guardia.
«Il rituale è abbastanza semplice ma, come ti ho detto, richiede molto potere e concentrazione» spiegò l'uomo avvicinandosi a Stiles.
Il ringhio del lupo si fece pian piano più forte, ma Stiles aveva tutta l'intenzione di salvarlo e quindi decise di aspettare.
«Il lupo, sta male e la ferita non guarisce, ma tu stai benissimo e la tua rigenerazione è molto buona, giusto?» chiese retorico.
Stiles corrugò la fronte pensieroso.
«Quindi, ti basterà usare il tuo potere rigenerativo, sul lupo...» iniziò a spiegare l'uomo gesticolando con una mano.
«...per fare ciò, mi basterà legare la mia vita a quella del lupo» concluse Stiles, pensando ad alta voce.
«Sei proprio il genio che mi aspettavo, in questo modo, il lupo non solo avrà la tua rigenerazione ma avrà anche la tua forza e il problema sarà risolto» disse sorridendo, e una strana scintilla si accese nei suoi occhi.
«Ma cosa comporterà questo? Cioè, voglio dire, se mi lego al lupo... saremo un unica cosa... il che significa che se io muoio...» provò a dire Stiles, deglutendo.
«...il lupo morirà insieme a te, vero. Però questo è un dettaglio trascurabile pur di salvargli la vita, non credi, ragazzo?» domandò l'uomo avvicinandosi ulteriormente.
Stiles ebbe un brivido. L'ennesimo.

The last werefox 2 ~ SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora