Cap 10

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«Dove sono?» chiese un Liam  decisamente disorientato.
«In camera tua, nel loft» rispose Theo uscendo dal bagno con solo un asciugamano alla vita.
«T-tu che ci fai qui?» balbettò quello soffermandosi un po' troppo sulla tartaruga scolpita del biondino.
«Mi assicuro che tu stia bene, dopo lo spavento che mi... ci hai fatto prendere» rispose ancora quello, con il suo solito sorriso.
«Ah già» disse soltanto Liam, ricordando solo in quel momento di essere quasi morto annegato. Anzi, lui era morto. Per qualche minuto, vero, ma pur sempre morto.
«Ti ringrazio» disse poi in un sussurro.
«E di cosa?» chiese Theo, come se non fosse importante.
«Per avermi tirato fuori dall'acqua» specificò il ragazzo.
«Dovere» minimizzò Theo sorridendo.
«Credevo che ci sarei morto la sotto» continuò Liam con diversi brividi pronti a percorrergli il corpo. La sensazione di star annegando era ancora vivida nei suoi pensieri, e il non poter fare niente a causa delle braccia rotte, era ancora più snervante.
«Non lo avrei mai permesso» rispose sicuro Theo, aveva uno sguardo duro adesso, come se il solo pensiero lo dilaniasse dall'interno.
E istintivamente, avvicinò il suo corpo a quello di Liam, facendolo solbazzare un poco.
«Liam...?» sussurrò Theo e il ragazzo ebbe altri brividi, sta volta di piacere, amava sentir pronunciare il suo nome dal biondo.
«Si?» rispose avvicinandosi anche lui un poco.
Ormai i loro visi erano a pochissimi centimetri di distanza e i loro fiati caldi si mescolavano, infrangendosi sulle loro bocche.
«I-io...» balbettò Theo.
«Si?» ripetè Liam in estasi, quel ragazzo gli faceva davvero uno strano effetto.
«I-io ho davvero voglia di baciarti...» sussurrò ancora, sfiorando le labbra del ragazzo per un secondo per poi tirarsi indietro.
«...Dio, perdonami» concluse Theo alzandosi di scatto e dandosi dello stupido per quel che stava per fare.
«Ti chiedo perdono» disse poi dirigendosi verso la porta per uscire.
«Aspetta!» lo supplicò Liam in confusione.
«Che cosa è successo?» chiese poi, sempre più confuso. Stava andando tutto bene, perché era finita così.
«Io stavo per baciarti Liam... e non potrei mai perdonarmi, se ti costringessi a fare qualcosa che non vuoi» spiegò velocemente, stringendo la maniglia della porta, pronto per girare e andarsene.
«Costringermi?» chiese Liam troppo piano.
«Cerca di riposare» disse il ragazzo, ruotando il polso e uscendo dalla porta semiaperta in gran velocità.
«THEO!» urlò Liam con quelle poche forze che aveva. Non si era ancora ripreso del tutto.
«Cosa?» chiese titubante il ragazzo, senza però riaprire la porta.
«Torna dentro, ti prego» lo supplicò Liam, era ancora seduto in mezzo al letto, con gli occhi lucidi. Si sentiva così confuso, non riusciva a capire.
«Va bene» rispose soltanto Theo, riaprendo la porta per tornare nella stanza di Liam.
«Puoi venire più vicino?» domandò come un cucciolo bastonato. Dando due pacche sul letto, per indicargli di sedersi la.
«Cosa c'è?» chiese Theo, senza però guardarlo negli occhi. Il cuore gli batteva forte, vedere Liam in quello stato gli faceva ancora un certo effetto.
«Mi spieghi cosa intendevi poco fa?» fece poi il minore, avvicinando una mano al suo viso, per spostare il suo sguardo su di sé.
Theo sembrò bloccarsi un attimo, aveva gli occhi un po' più spalancati, forse non si aspettava un gesto simile da Liam.
Poi però la sua espressione cambio, diventando più rilassata e calma.
E Liam poté giurare di averlo visto annusargli la mano.
«Ecco... io... io stavo per baciarti ma... ecco, a te non piacciono i ragazzi e dubito fortemente che comunque, potrei avere qualche speranza con te» iniziò a balbettare frasi sconnesse, gesticolando troppo e distogliendo lo sguardo dagli occhi di Liam, che invece stava iniziando a perdere la pazienza.
«Okok ho capito, ma adesso mi spieghi perché hai questa idea di me?» chiese poi abbastanza seccato, come se Theo lo stesse offendendo.
«Semmai a te non piacciono i ragazzi... e anche se fosse io sarei molto in fondo alla lista per i tuoi canoni» disse poi Liam, abbassando la voce e il capo. Aveva improvvisamente perso tutta la sicurezza di prima ed era tornato quello impacciato che era sempre stato.
«Cosa? E perché pensi questo?» chiese poi Theo quasi offeso.

The last werefox 2 ~ SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora