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La Ghiacciaia era sempre stato un punto di ritrovo per Jaeden e gli altri. In se per sé la Ghiacciaia era solo un piccolo pozzo dove anticamente veniva tenuta la carne al gelo, buttando prima del ghiaccio sul fondo, ma il punto nella quale era situata era ottimale per giocare a nascondino o costruire fortini. Ora che erano tutti cresciuti quel punto del bosco era buono per starsene in santa pace a chiacchierare, era sempre stato il loro posto segreto. Infatti Jaeden rimase senza fiato quando Wyatt lo portò lì in silenzio. Il passo del moro era incerto, quello di Wyatt era morbido e sicuro.

-Aspetta. Come fai a sapere dell'esistenza della Ghiacciaia?- chiese Jaeden affrettano il passo per raggiungere il ragazzo riccioluto. Quest'ultimo non smise di guardare davanti a sé ma sorrise

-Non ricordi? Molto tempo fa vivevo quí.-

-Ah... giusto scusami.-

Tacquero entrambi per un po', fino a che Wyatt non parlò di nuovo.

-Ti spavento così tanto, Jaeden?- chiese con pura curiosità nella voce. -Ti comporti in modo strano... e mi spii, eppure non hai paura nel rimanere nel bosco da solo con me-

Jaeden rimase spiazzato, quasi inciampò per colpa della piccola distrazione.

-Cos...? No aspet... Io non... ehm... Non ho paura di..-

Fece un respiro profondo prima di continuare.

-No, davvero. Come posso avere paura di te? Sei così...- ed ecco che si bloccò di nuovo nella disperata ricerca di un aggettivo adatto.

Com'era Wyatt? Che cosa gli faceva provare?

Nel frattempo avevano finalmente raggiunto la Ghiacciaia e Wyatt, con un sguardo raggiante, si mise a correre fermandosi solo quando la raggiunse. Aprì le braccia, portò la testa all'indietro chiudendo gli occhi ed iniziò a girare piano su se stesso. Sembrava così felice di essere lì, come se si stesse godendo la fresca brezza ed il cinguettio degli uccelli che si nascondevano tra i rami.

Vedendolo in quel modo, con le braccia aperte e gli occhi chiusi, Jaeden ebbe la conferma che sì: Wyatt era già stato in quel posto e lo aveva amato con tutto sé stesso. La sua risata bassa e gioiosa, pian piano, fece effetto al moro.

Sorrise anche lui.

-Venivo quí tutti i giorni, prima.- disse Wyatt abbassando piano le braccia e socchiudendo gli occhi. -Mio padre non adorava molto questo posto, diceva che era...-

-...Infestato- lo interruppe Jaeden guardandolo -Ti capisco, anche la mia famiglia me lo dice spesso.-

-Ecco io stavo per dire pericoloso.- disse Wyatt girandosi verso di lui con un sorriso strano, forse più triste che gioioso. Jaeden non ci fece tanto caso e diventò paonazzo.

-Oh, se é per quello a me lo dicevano da piccolo, quando ancora ero abbastanza curioso da cadere dentro la Ghiacciaia come uno stupido. Quando sono diventato più grande mi hanno lasciato fare ma hanno cominciato a raccontarmi ogni volta la storia del ragazzino... sai, quel ragazzo che molto tempo fa era caduto nella Ghiacciaia senza riuscire a risalire ed era infine morto di freddo. Dicono che quando ritrovarono il corpo la sua pelle era diventata... -

-...Blu.-conluse Wyatt annuendo, liberando un sospiro molto leggero.

-Giá, ma credo che sia solo una leggenda. Io e miei amici da piccoli venivamo quí a cercare il fantasma, ma non abbiamo mai visto niente.-

-Oh beh, forse é un fantasma timido- disse il riccio con tono giocoso, facendo ridacchiare Jaeden.

-Non avete mai provato ad arrampicarvi sul nocciolo ansiano? Te lo giuro da lassù c'é un tramonto bellissimo!- Wyatt corse verso un possente albero antico e ne accarezzò delicatamente la corteccia.

-Cosa? Davvero lo hai fatto? Nessuno di noi é mai riuscito a scalare quell'albero!- disse Jaeden sorpreso, raggiungendolo

-Certo! É un gioco da ragazzi! Basta seguire lo schema che ho imparato per quanto riguarda i diversi appigli-

Detto questo Wyatt iniziò a scalare l'albero, usando delle cavità del tronco molto piccole. Tuttavia fece il tutto senza sforzarsi molto e prima che Jaeden se ne potesse rendere conto il riccio era già arrivato in cima.

-Tadá!- rise Wyatt facendo rimanere estasiato Jaeden

-Fighissimo! Ma ora come fai a scendere? -

Il ricciò fece un sorriso furbo. Si mise accovacciato su un ramo e, dopo aver contato fino a tre, lasciò andare le braccia.

-Prendimi!-

Jaeden non ebbe neanche il tempo di capire quello che Wyatt aveva fatto, aveva solo visto il ragazzo cadere all'albero e si era spontaneamente spostato per riprenderlo. Si aspettò di venire schiacciato, invece Wyatt fu pronto per farsi prendere in braccio senza fargli male. Il moro guardò come si era ritrovato a tenere Wyatt sollevato, con una mano sotto la schiena e un'altra sotto le ginocchia del riccio.

Sì guardarono per un secondo e poi scoppiarono a ridere.

-Scusami!- rise senza fiato Wyatt ma Jaeden non riuscí a rispondere, neanche a lasciarlo andare.

Fu così che si dimenticò per la prima volta di Blue.

Spazio me

Che cosa? Un capitolo lungo quasi mille caratteri? Ma davvero? No Vabbé questo passaggio é abbastanza strano e ho la paura che non abbia reso o che non si sia capito niente quindi, nel caso, ditemelo senza problemi.

Oh e soprattutto ho pubblicato una nuova storia sul Loser Club abbastanza... particolare. Passate a dare un'occhiata se vi interessa

Rex_Valdez

Ink //Jyatt//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora