~Illusion~

10. Il primo episodio

Mi siedo al mio solito posto, notando che questa volta sopra al tavolo c'è un copione con su scritto:

Lo studente dello scambio culturale

Se non mi sbaglio, l'avevamo interpretato l'altro ieri senza approfondirlo.

«Ehi, dove sono Riele e Amarr?» mi chiede Michael seduto tra Sean ed Ella.

Ah già.

«Ehi Mike, Riele ha detto di avvisarti che arriveranno fra un po', perché vuole far finire di vedere l'edificio al nuovo arrivato.»

Il regista annuisce comprensivo e iniziamo a leggere il primo episodio della seconda parte dell'ultima stagione di Henry Danger.

Come inizio, gli eventi accadono nella scuola di Henry, Charlotte e Jasper dove quel giorno nella sede scolastica avviene una festa dedicato al nuovo studente venuto per lo scambio culturale.

Il nuovo studente, da quanto letto qui sopra si chiama:

«Beh, è proprio da cattivo il nome Kelvin Johnson, non male» afferma Cooper.

«Bene, come avrete letto ci sarà questa festa di benvenuto nella Swellview High School dove arriverà Kelvin Johnson uno studente spagnolo di origine jamaicane che darà del filo da torcere a Charlotte, per via della sua innata intelligenza. Sempre nello stesso episodio ci sarà una piccola gara tra le varie materie, dove Kelvin sconfiggerà Charlotte e lei ci rimarrà male tuttavia si concluderà con le scuse del ragazzo da parte della ragazza» riassume in breve saltando dei pezzi che riguardano anche l'invidia di Henry verso il ragazzo.

«Perché non hai accennato delle impressioni di Henry su Kelvin?» domanda Ella analizzando il testo.

Intanto che Mike spiega, guardo verso la porta.

È da più di quindici minuti che siamo qui e non sono ancora arrivati. Più non li vedo e più mi agito.

Che staranno combinando?

RIELE
Devo dire che inizialmente la situazione tra me e questo nuovo attore è stato pressoché imbarazzante, visto che eravamo entrambi timidi e impacciati.

Eravamo rimasti prima che incontrassimo Jace, in silenzio per tutto il tragitto verso le varie aule.

Si qualche domandina lo faceva, ma niente di particolare diceva solamente 'Ah', 'Ok', oppure 'Interessante', insomma non siamo mai partiti con una vera e propria conversazione.

Però poi mi sono decisa di rompere finalmente il ghiaccio, non potendone più del suono dei nostri passi.

«Allora... Quanti anni hai?»

«Diciott'anni già compiuti, te?»

Abbiamo la stessa età.

«Anch'io, quando e dove sei nato?» dico incuriosita incamminandoci verso la sala da pranzo non ancora allestita.

«Sono nato il 21 febbraio 2001, a Washington» risponde «Dimmi di più su di te, sono attirato.»

Per cui è nato qui negli Stati Uniti.

«A differenza tua sono nata l'8 luglio 2001, in Canada» sorrido ripensando alla mio amato paese.

Ah Toronto, quanto mi manchi! Fa un sorrisino compiaciuto.

«Immagino che ti manca davvero tanto il tuo paese natale? Ma ti sei trasferita qui con i tuoi o con qualcun'altro?»

Altro che se mi manca, non ci ritorno da anni.

«Non sai quanto...comunque ero venuta qui insieme a mia sorella maggiore ad alloggiare nella casa dei miei zii» gli espongo indicando la sala da pranzo.