Bonus: 80. How do you sleep?

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*La canzone parte al decimo secondo*

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*La canzone parte al decimo secondo*

RIELE
Tre mesi. Sono passati tre dannati mesi dalla rottura della mia relazione con... Pronunciare il suo nome fa un male così atroce.

La stessa sera, con le settimane seguenti, dalla fine di tutta la nostra felicità, dei nostri baci, delle nostre carezze, dei nostri abbracci e del nostro amore è stato sfigurante. Non facevo altro che inzuppare il cuscino di lacrime e strappare tutto ciò che trovavo di primo tiro.

Le mie routine erano così demoralizzanti che faccio fatica a soffermarmi. L'inizio universitario è iniziato nei peggiori dei modi possibili tra: ritardi, distrazioni, pensieri assillanti e rimproveri da parte delle insegnanti e dai miei genitori che ci mettono tutta la loro anima per farmi continuare con gli studi.

I miei non sapevano nulla di ciò che avevo fatto e si preoccupavano molto per la mia salute emotiva che stava decadendo. Mia madre cercava in ogni modo di farmi rivelare cosa c'è che non andasse in me, ma io appena ci pensavo scoppiavo in un pianto privo di controllo. Non accettavo in nessun modo la fine della nostra storia e mi maledivo per averlo concluso.

Non è facile quello che stiamo attraversando, io e lui

Nel secondo mese non accennavo a migliorare, ero ridotta ad uno straccio. Mettevo quintali e quintali di trucco per nascondere le brutte occhiaie e le borse dalle mie inarrestabili lacrime.

Non rispondevo a nessuna telefonata da parte di mia sorella, Lizzy ed Ella. Non facevo neppure entrare la mia migliore amica di infanzia Rylee e la mia stravagante cugina Joanna. Volevo rimanere sola nel mio circolo agonizzante.

Per quanto riguarda al mio rendimento universitario, arrivavo a stento alla sufficienza. So che stavo deludendo i miei genitori con i loro sacrifici, eppure per il mio cuore infranto quel pensiero era minore.

E dunque arriviamo al terzo mese, il mese della 'rinascita' si fa per dire, in cui sono adesso. Ho deciso di svelare la vicenda a Rylee e Joanna avendo bisogno di un supporto morale. Mi hanno confortata più che potevano e ciò nonostante non sono rinata come speravo, ma almeno sto migliorando il mio percorso scolastico.

Ella, Lizzy, Reiya e i miei genitori sono ancora all'oscuro di tutto e per non franare ho occultato la mia afflizione, reggendomi alla scusa del mio affaccendato universitario. Così facendo avrebbe coperto abbastanza, le telefonate senza risposta degli scorsi mesi.

Perciò eccomi qui nella mia stanza, precisamente sul mio balcone, ad osservare i tetti delle case con l'alba che spunta. Fa ancora un po' freddo ma l'aria di primavera si inizia a sentire essendo già il 21 aprile.

Socchiudo gli occhi tenendo stretto la tazza di tè al riflettere che lo scorso 21 marzo era il suo ventunesimo compleanno. Non ho avuto il coraggio di fargli auguri.

Prendo un respiro profondissimo e stringo i denti.

"Riele ti sei ripromessa di non crollare nuovamente" mi dico mentalmente sorseggiando la bevanda.

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