76. Una cenetta romantica

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JACE
Il tragitto verso il luogo dove festeggeremo il nostro giorno speciale non dista molto.

«Finalmente ti posso rivelare il luogo in cui andremo a celebrare questa data incredibile» prendo parola.

La scorgo annuire.

«Per festeggiare il nostro primo mese, ti porterò a mangiare in un ristorante a poche miglia da Lakewood e ci sarà una fantastica sorpresa alla fine» le preavviso.

È stato difficoltoso aver accesso alla sorpresa che alla fine della serata le riserverò, tuttavia dopo mille modi e suppliche l'ho resa disponibile solo per noi due.

«Non vedo l'ora, sono così elettrizzata» mi comunica esaltata.

Quest'oggi Riele è talmente favolosa da avermi causato una paralisi nel corpo. Il mio cuore stava pulsando all'impazzata e non riuscivo a riprendermi, fino a che non ha nominato quel carciofo ingrato.
La rabbia mi ha svegliato.

Fortunatamente a disconnettermi da quest'istante di irritazione è una interessante richiesta che Riele mi ha appena posto. Me lo stavo chiedendo anch'io, finché ho chiesto direttamente all'interessata.

«Perché tua zia mi considera sua suocera?» mi domanda divertita.

«Perché dal primo impatto le sembri una brava ragazza e ti trova una promettente suocera. Percepisce inoltre una forte chimica tra noi dal momento in cui ci ha incontrati» le replico.

Lo so potrebbe essere una risposta un po' senza senso verso certi lati, ma che ci posso fare. Arrivati alla località, le apro come prima la portiera e lei mi ringrazia.

«Eccoci arrivati» la informo, presentando il ristorante.

Scende dal veicolo reagendo con stupore e meraviglia.

«Wow!» esprime a corto di parole vedendo l'imponente struttura.

Ho scelto un ristorante italiano situato in cima ad una collina ed è circondato dalla vegetazione ben curata, che adorna incredibilmente l'ambiente. I profumi dei fiori e degli uccellini sui rami rendono meraviglioso il luogo.

Il punto di forza è la terrazza posizionata al terzo piano del locale dove c'è una vista torreggiante sul lago di Lakewood, da provocarti una bellissima sensazione sulla pelle.

Devo ringraziare mia madre per avermi consigliato questo posto. È decisamente perfetto per dedicare una serena serata al nostro mesiversario come coppia.

Poso una mano sulla schiena della mia ragazza, sussurrandole:

«Andiamo?»

Lei acconsente prendendo il braccio che avevo sulla sua schiena per intrecciare le sue mani nelle mie.
Le sorrido baciando le nostre mani e ci dirigiamo verso la scia iridescente causati dai piccoli fari ai lati della stradina colma di pietre ben sterrate.

Saliamo sui quattro gradini dell'ingresso e apro il portone. Come immaginavo dalle immagini delle recensioni raccolti sul web, l'interno del ristorante è assai spazioso e ci sono un buon numero di clienti.

Veniamo accolti dal maître.

«Buonasera, vi diamo i benvenuti al Nuvola Restaurant. A che nomi di prenotazione siete?»

«Jace Norman e Riele Downs» gli rispondo.

Lui cerca nel tablet la nostra prenotazione, fino a darci il via libera.

«Prego signori, il vostro tavolo è al piano superiore. Da questa parte» ci guida con un'intonazione professionale.

Lo seguiamo nel lungo corridoio sino alle scale per poi giungere alla sala secondaria. Durante la camminata i clienti ci rivolgevano uno sguardo stupito misto al curioso. Diciamo che li comprendo in parte: questo ristorante è frequentato da gente con una certa età e vedendo dei giovani come noi, sono rimasti allibiti.

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