72. Relax

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Lasciati guidare dalle tue sensazioni

«Vuoi provare?» mi chiede gentilmente.

Malgrado la penombra, un barlume di luce si colloca sul suo viso rilassato e i suoi occhi color ebano luccicano.

«Sì» accetto liberando i polmoni.

Con delicatezza e lentamente, mi accarezza le guance conducendomi con voce pacata ma molto profonda.

Sarà normale che i miei battiti cardiaci sembrano scoppiarmi nel petto?

«Rilassati» mi sussurra e i miei muscoli si rilassano seduta stante.

Chiudo gli occhi concedendo alle mie percezioni di trasportarmi e schiudo le labbra inconsciamente. Avverto il fiato fresco e avvolgente di Jace a breve distanza dal mio viso, fino a quando posa le sue labbra sulle mie e li chiudiamo insieme.

Il ritmo è fragile ma leggero e man mano che procediamo l'armonia del bacio si intensifica. Jace introduce una leggera punta di lingua nella mia bocca, e se non fosse per il mio volere proseguire, arrivati a questo punto mi sarei allontanata.

Con timidezza ricambio il gesto, e le nostre lingue si incastrano e il bacio diventa appassionato. I nostri respiri si complicano e inizio a tremare per i miei battiti sbilanciati.

Sto prendendo fuoco più di prima
È dirompente questo bacio.

A corto di fiato mi stacco, ansimando e ci osserviamo in silenzio. È stato breve ma irruente. Pazzesco e coinvolgente.

«Come ti senti?» mi domanda respirando a fatica.

«Benissimo» replico stordita, toccandomi le labbra «Tu invece?»

«Alla grande» mi sorride apertamente.

«Lo rifarei nuovamente» mi confessa leccandosi le labbra. Ha lo sguardo annebbiato in me.

La lieve luce lunare percorre nelle sue iridi scure, e noto le sue pupille estremamente dilatate.

Gli faccio davvero io quest'effetto?

Ingoio rumorosamente la saliva, non riuscendo a tenere la temperatura corporea bassa. Passo lo sguardo tra le sue pupille e le sue labbra sottili ma piene. Senza alcun tipo di controllo e con movimento disinvolto, riaggancio le sue labbra con suo stupore.

"Riele resta lucida."

Mi sono ribadita mentalmente di smetterla e di andare a dormire prima che finisse male. Non faccio in tempo a staccarmi che il bacio si implica.

Nel momento in cui mi ero distaccata tralasciando un minimo spazio, Jace lo richiude e come paventavo ci ribaciamo. Le nostre gesta perdurano più di prima e finisco con lo smarrire la mia sanità e il mio autocontrollo, stessa cosa accade a lui.

Sospiro contro le sue lucide labbra, provocando uno schiocco tra le nostre lingue affiatate. Circondo un braccio intorno al suo collo e con la mano destra percorro il suo dorso, la sua spalla fino a giungere al suo pendolo e scendere sul suo torace vulnerabile ma ferreo mentre lui mi bacia con maggior intensità, mordicchiandomi la bocca.

Mi arrivano delle scariche pazzesche, come se avessi preso in pieno una folgorata ad alto volt

Jace avvolge la mia vita, facendomi avvicinare molto di più al suo petto; perdiamo l'equilibrio e finisco sopra di lui. La mia perdita di controllo svanisce appena la sua mano finisce sotto il mio pigiama salendo verso... Allargo gli occhi sospingendolo.
Ma che cavolo?!

«Oh no, no, no» emetto scendendo dal letto.

Stavamo per... Oh merda!

«Jace» lo interpello mettendomi il palmo delle mani sulle tempie «Stavamo andando oltre e diamine no!»

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