Vado a sbattere contro qualcuno e il caffè si rovescia su tutta la mia maglia "Hey, guarda dove vai!" dice il ragazzo davanti a me.
Alzo la testa per rispondere e noto solo ora che è il moro che usava il cellulare in fondo alla classe.
Come si chiamava?
Robinson, giusto?"Non è colpa mia se mi segui, Robinson!" dico, cercando di sembrare seria.
"Oh andiamo, non penserai mica che io sia uscito per venire da te. È il prof che mi ha detto di cercarti." dice sogghignando.
"Pf, non credere che ci tenga!" dico alzando gli occhi al cielo "Ora, se non ti dispiace, vado a cambiar-"Il moro mi interrompe, levandomi il bicchiere del caffè, ormai vuoto, dalle mani e facendomi indietreggiare verso il muro, mettendo le sue braccia ai lati della mia testa.
Il suo corpo è a pochi centimetri dal mio e mi provoca un brivido lungo tutta la schiena.
"Non.." soffia sulle mie labbra "Non alzare gli occhi al cielo quando sei con me."Il mio respiro inizia a diventare irregolare e sento le guance andare a fuoco.
Oddio ma che problemi ho?
Anzi, che problemi ha lui?Annuisco e faccio per andarmene, ma lui non mostra la minima intenzione di volersi spostare.
Cheryl, riprenditi!"Ci siamo capit-"
"Sì, ho capito, ho capito!" lo interrompo io sta volta "Ma ora lasciami andare, devo trovare qualcosa da mettermi, dato che qualcuno non si è neanche preoccupato di pulire il disastro che ha combinato!" dico furiosa, spingendolo lontano da me.Lui boccheggia. Non sa cosa dire. Adoro quando ho l'ultima parola e adoro sapere i punti deboli delle persone. Nel caso di questo ragazzo, alzare gli occhi al cielo.
Lo farò più spesso.
Non ho paura di lui.Dopodiché mi allontano ancora di più dirigendomi verso il bagno per provare a levare la macchia di caffè che ho proprio all'altezza del seno.
Giuro che se si è macchiato anche il reggiseno lo uccido..Quando sto per togliermi la maglietta, sento una porta aprirsi e una voce familiare chiamarmi "Cheryl, sei qui?"
"Jake! Il mio salvatore!" tiro un sospiro di sollievo "Non è che hai qualcosa da darmi per cambiarmi la maglia?" dico ad alta voce per farmi sentire da dietro la porta del bagno."Uhm sì, torno subito!" dice per poi riavviarsi in classe.
Cavolo, sarebbe andato tutto alla grande se fossi rimasta in America con lui..Sento un'altra porta aprirsi e un'altra voce chiamarmi.
Ma cos'è oggi?
La giornata 'Prenditi cura di Cheryl'?"Lyl! Chi era quel figone che ti è venuto addosso?" dice Alice, più emozionata di una bimba che ha visto un negozio di caramelle.
"Un idiota Alice, un idiota. Ed è americano, quindi non provarci neanche che tanto torneranno tutti la in una settimana." dico, forse un po' troppo dura.
Lo faccio per il suo bene, non ce la vedo in una relazione a distanza.
E poi uno come lui, la tradirebbe ogni due minuti.Lei non parla, ma sussulta quando la porta del bagno si apre e Jake entra, porgendomi una maglietta "Uhm q-questo è il bagno delle r-ragazze.." dice, evidentemente imbarazzata.
Jake le lancia uno sguardo interrogativo, probabilmente non ha capito nulla, perciò spiego ad Alice la situazione mentre mi cambio per poi tornare in classe.
Il prof mi farà il cazziatone in 3.. 2.. 1.."Cheryl Jones!" Merda.. mi ha chiamata per nome e cognome.. non è un buon segno. "Se non mi da una motivazione valida per non punirla entro 10 secondi, le assicuro che non la passerà liscia!" dice facendo ammutolire tutti i presenti nella classe.
Anche Robinson, o come si chiama, seduto in fondo ha smesso di guardare il cellulare e ha iniziato a guardare me. Con degli occhi che mi stanno facendo una radiografia. Oltretutto sembra piuttosto divertito dalla situazione.
Ah ti diverti uh?
Ride bene chi ride ultimo.
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I MIEI NUOVI COINQUILINI
RomanceCheryl Jones è una ragazza semplice e apparentemente timida, ma basta poco per conoscerla e per scoprire il caratterino che ha. Nacque in America, ma, a causa del divorzio dei suoi genitori, si trasferì in Italia assieme a sua madre quando aveva so...