5. Che ti prende?

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"Quindi fammi capire, devo venire con te a fare l'alba al mare per..?" mi chiede Alice assonnata.
"Questo te lo dico dopo, ora preparati e mettiti il costume che dobbiamo andare a prendere Luca e Riccardo." le dico divertita.

Il sonno mi è passato e sento che potrei correre una maratona. Sono circa le 3:00 del mattino e ho obbligato la mia amica a riprepararsi per passare questa ultima giornata con lei e i miei due migliori amici. Non le ho ancora detto che partirò per l'America perchè voglio dirglielo quando ci saranno anche i ragazzi a consolarla.

"Forza forza! Mia nonna è più veloce di te!" la invito scherzando.
"Cheryl, ti rendi conto del fatto che sei piombata a casa mia alle 3:00 del mattino per andare al mare a vedere l'alba senza un apparente motivo?" dice Alice ancora un po' infastidita ma con un tono di divertimento.

"Mh.. si, ne sono consapevole, ma ora non far diventare il mio tentativo di farti alzare invano!" le dico con fare teatrale.
Lei si limita a sorridere e inizia a prepararsi.

- - - -

Arrivate a casa dei due fratelli Rossi, io e Alice passiamo dalla finestra per evitare di vedere i loro genitori che, per quanto simpatici siano, ci maledirebbero per averli svegliati a quest'ora.

"Ok, questa è la camera di Riccardo, Ali, vai a svegliare Luca." le dico sussurrando.
Lei mi fa un pollice in su e sparisce nel lungo corridoio che divide le due stanze.

Io nel buio più assoluto cerco il comodino che sta di fianco al letto di Riccardo per accendere la luce, ma prima che me ne accorga, inciampo sul tappeto e cado come una pera cotta sul letto di Riccardo. O meglio, su Riccardo.

"Ahia!" il moro si lamenta e mi spinge giù dal letto. "Ahia lo dico io!" ribatto.

"Cheryl? Ma che cazzo?" sento il mio amico mugugnare e cercare a tastoni la luce, che dopo qualche secondo, trova.

"È questa l'accoglienza che dai ad una tua amica?" dico ridacchiando.
"Merda scusa, mi sono spaventato." dice stropicciandosi gli occhi.

Si mette seduto sul letto, lasciando che le coperte gli scivolino addosso, scoprendo il suo addome nudo, che avrò visto almeno un milione di volte in piscina e che quindi, non mi fa effetto.

"Perché sei qui?" mi chiede, voltandosi verso di me.
"Uhm, preparati perchè dobbiamo andare in un posto." dico sorridendo.

"Io e te?" chiede sorpreso.
"Io, te, Alice e Riccardo." puntualizzo.
"Ah." dice, ributtandosi nel letto.
"Che fai?" chiedo.
"Torno a dormire." dice lui, girandosi dall'altra parte.
"E il mio piano?" chiedo triste.
"Può aspettare."

"No che non può!" dico con un tono di voce leggermente più alto che sembra non fargli nessun effetto.

Sbuffo e mi avvicino verso di lui, vado sul letto, e mi metto a cavalcioni sopra di lui con il mento sulla spalla.

"Per favooore, è importante. Davvero tanto." dico facendo gli occhioni da cerbiatto.
Lui si gira e mi guarda con un occhio aperto e uno chiuso.

"Pff, va bene." dice alzando gli occhi al cielo.
"Grrrazie!" dico esaltata dandogli un bacio sulla guancia.

"E scusa per la partita." dice tornando serio.
"Nah, non preoccuparti, alla fine qualche pugno se lo meritava."

****

"Cheryl, ma sono le tre e mezza del mattino!" si lamentano Luca e Riccardo "Dove dobbiamo andare e perchè?" chiede quest'ultimo.

"Dai su, non fate i bambinoni, dobbiamo andare al mare." dico incrociando le braccia.

I MIEI NUOVI COINQUILINIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora