20. Stessa scena, persone diverse.

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Una volta fuori faccio dei respiri profondi per cercare di calmarmi.
'E avrei vinto la scommessa'
Le sue parole mi rimbombano in testa e quando sento la porta dietro di me riaprirsi, mi viene voglia di urlare.

"Cheryl che succede?"
"Che succede? Davvero Alec?" sbotto girandomi verso di lui. "Sai che c'è? Questa scommessa non ha senso. Punto uno, la perderesti e punto due, sei fidanzato e non sarò io a mettere fine alla vostra relazione."

Dopo aver detto ciò, per la prima volta, quella che sembrava una barriera impenetrabile, si spezza e guardandolo negli occhi vedo tutta la confusione che ha dentro.

"Punto uno devi calmarti, Elena non è la mia ragazza." lo guardo confusa, ma decido di non interromperlo. "Punto secondo, lo sapevamo entrambi che ci eravamo posti una scommessa e io stavo cercando di vincerla, qual è il problema?" mi dice come se la mia scenata non avesse un minimo senso.
"Pensavo che- Io.." provo a dire qualcos'altro, ma sono troppo arrabbiata anche solo per pensare.

Alzo gli occhi al cielo senza rendermene conto e a quel punto, sbotta anche lui "Cristo Cheryl smettila con quei cazzo di occhi!"

Rimango per un attimo spaventata da questa sua reazione e indietreggio fino a toccare il muro del corridoio con la schiena.
Mi sono stancata di questa storia.

"Ascoltami bene Alec, perchè non lo ripeterò una seconda volta." mi fermo per prendere fiato e continuo "Tu non sei nessuno per dirmi cosa non posso fare con i miei occhi! Oltretutto senza un effettivo motivo! Bryan è venuto da me avvisandomi di non farlo e dicendo che la spiegazione me l'avresti data tu, ma lo vedo impossibile dato che con te non si può avere un dialogo!" mi sorprendo delle mie stesse parole e sento un enorme bisogno di andare via da lì, perciò gli lancio quello stupido telo e mi allontano velocemente, tornando in camera.

La prima cosa che vedo è la faccia della mia amica sorridente mentre scorre le foto del mio cellulare, ma diventa immediatamente seria quando alza lo sguardo.
Sono messa così male?
Alla fine non mi importa di lui.
Solo che pensavo.. oddio quanto posso essere stupida.

"Hey Lyl cosa è successo?" mi chiede alzandosi.
"Uhm nulla." Andiamo Cheryl, sa mentire meglio una bimba di nove anni.
"Non mi sembra." dice lei "Vieni qui." continua poi dandomi un abbraccio.
"Ti devo raccontare una cosa."

****

Sono davanti allo specchio con il portatile a fianco aperto sulla schermata della chiamata con Alice mentre mi provo l'ennesimo jeans.
- Questo ti sta benissimo! -

Il problema di scegliere i vestiti con lei è che ti dice che ti sta bene qualsiasi cosa. Potrei mettermi un sacco della spazzatura addosso e direbbe comunque che mi sta d'incanto.

"Ok non importa, metto questi perchè non ho voglia di cambiarmi di nuovo."
- Abbinali con la maglia rossa. -
"D'accordo. Grazie Ali, ci sentiamo domani. Ti voglio bene e salutami anche i ragazzi."
- Ti voglio bene anche io, ciao Lyl. -

Dopo la litigata con Alec, ho cercato di evitarlo fino ad oggi: è la sera della festa e Madison mi ha praticamente obbligata ad andarci.
È stato abbastanza difficile vivere nella stessa casa e cercare di evitarlo, ma mi ha dato una mano uscendo il più possibile.
Sarà stato tutto il tempo con Elena.
Buon per lui.

Mentre aspetto che arrivi Madison, scrollo la home di Instagram finché non sento bussare.
"Avanti."
"Hey scusa se ti disturbo." ad entrare è Peter.
Oddio gli avevo detto che saremmo usciti.

"Nessun problema. Senti, pensavo che potremmo andare domani da Starbucks, questa settimana sono.. uhm stata impegnata." dico cercando di rimediare.
Lui abbassa lo sguardo imbarazzato mentre annuisce.

I MIEI NUOVI COINQUILINIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora