7. Scommessa.

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"Ok, ok, non volete aiutarmi, ma almeno mi passate un fazzoletto? Perdo sangue." dico sperando che prima o poi Alec mi metta giù.

"Che cosa le hai fatto?" chiede Riccardo con un volume un po' più alto del normale.
"Io?" chiede il moro indicandosi "Niente, ma è evidente che il genio del male si sia tagliata con dei coltelli. Ci penso io."

Prima che possa dire qualcosa, quest'ultimo fa retro front e ci avviamo all'infermeria.
"Robinson, sai che so camminare con le mie gambe?" puntualizzo infastidita.
"Jones, lo sai che non me ne frega niente?" dice cercando di trattenersi dalle risate.
Quando finirà questa situazione dove lui fa il finto simpatico per poi tormentarmi?

"Quanto man.."
"Eccoci qua." finalmente decide di mettermi giù e torno ad essere come una nana affianco ad un grattacielo.
E il punto è che io non sono neanche tanto bassa..

"Bene, ora se non ti dispiace, faccio da sola, torna dagli altri." dico dandogli le spalle per cercare un cerotto e del disinfettante.
"Jones, come mai non cadi ai miei piedi come tutte quante?" mi chiede sedendosi sul lettino.

"Perchè, primo, io non sono 'tutte quante' e, secondo, preferirei convivere con i dinosauri, piuttosto che stare per più di 24h con te." rispondo aprendo tutti i cassetti che ci sono.

"Ma.."
"Trovati!" lo interrompo e mi avvicino al tavolo dove mi medico.

Non lo sento parlare per qualche istante e, proprio quando immagino che sia andato via, sento un brivido lungo la schiena, mi giro di scatto e mi ritrovo a pochissima distanza da lui.

"Uhm, qualche problema?" dico cercando di tenergli testa.
"No.. a dire il vero si. Tu sei il mio problema. Facciamo una scommessa: in meno di un mese, non potrai fare a meno di starmi vicino."

"Hai già perso, Robinson. Io cosa ci guadagno?" chiedo incrociando le braccia per delimitare quel poco spazio che ci separa.
"Se vinco io, mh, deciderò poi, se vinci tu.. smetterò di darti fastidio."
"Bene, allora inizia a farci l'abitudine." dico per poi rigirarmi.

"A cosa, Jones?" si piega per avvicinarsi al mio collo facendomi sentire il suo respiro.
"A s-" deglutisco velocemente "smettere di darmi fastidio."

Il mio petto si alza e si abbassa velocemente.
Dio Cheryl, calmati.

Non avevo mai provato una sensazione del genere prima d'ora, ma è anche vero che, oltre al mio primo ed unico fidanzato, non ho mai avuto a che fare con i ragazzi.

"Mhh.. vedrò cosa riesco a fare, anche se io voglio te." dice con una voce profonda e scostandomi i capelli da un lato. Subito dopo lo sento ridacchiare e capisco che sta solo facendo finta.

"Alec s-smettila." dico trattenendo il fiato.
So e sono sicura che sta facendo così per la scommessa.
Preparati Robinson, perchè non cederò così facilmente.

"Ragazzi, di la abbiamo finito e.. uhm, interrompo qualcosa?"
Alice entra nella stanza con un sorrisetto e, prima che possa dire altro, mi scosto da quell'energumeno e la prendo a braccetto portandola via.

"Uhm Cheryl mi spieghi cos-"
"Non. Una. Parola." dico io cercando di non ridere.

- - - -

Finito di pulire la palestra siamo tutti tornati alle proprie case per prepararci: sta sera andremo a ballare per chiudere in bellezza.

"Mamma i'm home!" urlo appena chiudo la porta.
"Honey come è andato l'ultimo giorno?" mi chiede con un velo di tristezza.
"Benissimo! Ho degli amici stupendi e mi hanno organizzato una festa a sorpresa e c'eravamo tutta la scuola! Addirittura anche chi non conosco."  le racconto.

I MIEI NUOVI COINQUILINIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora